Imprenditore, editore e banchiere. Componente del consiglio d'amministrazione del gruppo bancario Capitalia, Angelucci è un navigatore di lungo corso nella giungla della sanità privata (grazie anche al lavoro del padre Antonio, il fondatore della dinastia) ma anche un appassionato di giornali. La passione per l'editoria è così forte che gli consente di essere trasversale agli schieramenti politici: è stato azionista dell'Unità e oggi è al tempo stesso azionista di controllo di Libero e del Riformista. Il singolare identikit corrisponde all'imprenditore Giampaolo Angelucci, 35 anni, romano, diplomato in scienze umanistiche alla Augustinian Academy, il tycoon romano è stato arrestato ieri nell'ambito di un caso giudiziario esploso nella regione Puglia. Giampaolo Angelucci è il presidente della Tosinvest Sanita (che controlla diverse case di cura nel Lazio e in Lombardia. Attraverso la Spe, società di partecipazioni editoriali, la Tosinvestpossiede il 100% di Libero e dal marzo di quest'anno controlla anche la società editrice del Riformista, fondata da Claudio Velardi. Mentre prima del 2001 la società aveva una partecipazione, poi ceduta, nell'editrice dell'Unità. «Siamo entrati in tante imprese ma nell'editoria l'ho fatto con entusiasmo», spiegò nel 2003 in un'intervista a Prima Comunicazione. In quell' intervista, Angelucci disse di essere interessato al business dei giornali non per una questione di potere, ma perchè sono un buon affare: «Per quanto mi riguarda, personalmente cerco i giornali perchè mi piacciono, mi interessano - spiegò - e posso anche dire che con i giornali non ci ho mai rimesso». Sempre nel 2003, il Gruppo Tosinvest cercò di acquisire il Corriere dell'Umbria, ma in quel caso la trattativa con l'editore Alberto Donati non andò a buon fine. Al gruppo Tosinvest si è attribuito più di una volta anche un interesse per l'acquisto della Roma da Franco Sensi, sempre smentito proprio da Giampaolo: «Houna passione per il calcio, anche se non sono particolarmente tifoso - dichiarò in una di queste occasioni. Da imprenditore posso dire che la Roma è certamente un grande marchio». Giampaolo ha ereditato l'impero delle cliniche dal padre, Antonio, fondatore della Finanziaria Tosinvest spa: è lui che ha creato un vero e proprio «network» di cliniche e strutture per la riabilitazione in tutta Italia particolarmente concentrate tra il Lazio e la Puglia. La Tosinvest dispone di strutture sanitarie accreditate presso il Sistema Sanitario Nazionale che garantiscono in totale 3000 posti letto. La società gestisce inoltre il Presidio Ospedaliero di Ceglie Messapica, Residenze Sanitarie Assistenziali (5 nel Lazio ed 11 in Puglia) ed attività di lungodegenza. Da Giampaolo Angelucci dipende anche il San Raffaele di Roma divenuto Irccs (istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) sotto la giunta Storace.da Il Manifesto
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