Napoli, le mani della Camorra sui terreni attorno alla nuova discarica
 











Annunziato Vardè le considera solo “notizie giornalistiche”. Eppure, se le indiscrezioni dovessero risultare vere, il commissario straordinario incaricato di individuare nuove discariche in provincia di Napoli sarebbe costretto a rivedere i suoi piani già prima di cominciare, cancellando la cava del Castagnaro dall’elenco degli invasi dove per i prossimi quattro anni saranno sepolti i rifiuti partenopei. Secondo Luigi Rossi, avvocato e presidente del Comitato antidiscarica, i clan flegrei si sarebbero infatti già fiondati sui terreni attigui all’enorme area al confine tra Pozzuoli e Quarto, provando ancora una volta a fare cassa con la monnezza.
Dai documenti in suo possesso, dice, c’è la prova di compravendite sospette delle aree vicine all’invaso, ettari di terreni abbandonati per anni e acquistati in tutta fretta nelle scorse settimane. Gli stessi che potrebbero servire per costruire strade abbastanza larghe da permettere ai tir carichi dirifiuti di raggiungere la cava.
Solo ipotesi, per ora. I fatti sono i danneggiamenti all’auto di Rossi e le minacce telefoniche che l’avvocato ha ricevuto nei giorni scorsi. Vicende di cui oggi non vuole parlare, impegnato com’è a organizzare il corteo antidiscarica previsto per sabato pomeriggio e al quale si aspetta partecipino centinaia di persone.
Perché camorra o no, quell’invaso a Quarto non lo vuole nessuno. “La cava – dice – è a meno di un chilometro da Pianura, dove negli anni si è sversato di tutto, e a poco più di un chilometro da Marano, dove ancora c’è una discarica. Dicono che qui porteranno compost fuori specifica, che molti esperti considerano altamente inquinante e che rischia di compromettere le falde acquifere che passano sotto i terreni. Insomma, una vera e propria bomba ecologica”.
Non la pensa così Vardè. Lui, che i comitati non vuole incontrarli e attacca: “Sono troppo arrabbiati e animati da pregiudizi”. Difende i rifiuti ‘stabilizzati’ perché, a suodire, non provocherebbero danni all’ambiente. Ma basta parlare degli Stir, gli impianti che dai rifiuti dovrebbero tirar fuori compost, per far vacillare le certezze del commissario. “Quelli campani non sono attrezzati, ma i tecnici mi hanno assicurato che bastano pochi accorgimenti per adeguarli”, dice laconico.
Nessuno però sa se e quando i lavori saranno effettuati e quanto costeranno. Neppure l’Europa, preoccupata solo che entro giugno il nuovo piano rifiuti campano sia già partito, discariche comprese, e che lo spettro delle montagne di sacchetti per le strade della città sia definitivamente spazzato via. È per questo che da Bruxelles nessuno ha mosso obiezioni al decreto del governo Monti, il secondo del 2012 dopo quello sulle liberalizzazioni, che riconosce al commissario alle discariche deroghe ai vincoli esistenti in materia ambientale, paesaggistica e di pianificazione del territorio. Di fronte alle scelte di Vardè e della conferenza dei servizi non avranno voce neanche isindaci. I cittadini, però, sono pronti a farsi sentire.
E non solo a Quarto. A Chiaiano, dove la vecchia discarica è ancora sotto sequestro, è bastato solo accennare alla possibilità di aprire un nuovo invaso per risvegliare gli abitanti, che ieri hanno violato la zona militare liberando in cielo delle lanterne con la scritta ”Mai più”. A pochi chilometri di distanza, a Giugliano, sono pronti alle barricate: lì, oltre alla discarica il piano regionale prevede anche la costruzione di un gassificatore. A Nola la protesta contro l’apertura di nuove discariche ha già riunito sindaci e cittadini, mentre a Terzigno, a un anno e mezzo dai violenti scontri antidiscarica, i cittadini si sono ritrovati e hanno di nuovo bloccato per qualche ora la rotonda che porta alla discarica. A loro avevano detto che sul Vesuvio sarebbero finite solo seicentomila tonnellate di tal quale, ma ad oggi i rifiuti ammassati a due passi dal cratere sono almeno il doppio. E al posto dei boschi e dei parchipromessi continua a crescere, minacciosa, una enorme collina di sacchetti nauseabondi.Andrea Postiglione-ilfattoqupotidiano









   
 



 
12-08-2015 - Sblocca Italia, nel decreto del governo 12 nuovi inceneritori in 10 regioni
06-03-2015 - Tonnellate di amianto e rifiuti speciali tombati a Santa Fara, scatta l’inchiesta
16-02-2015 - Gli oceani, una immensa discarica di plastica
04-01-2015 - Emergenza rifiuti a Genova, maiali e spazzatura in strada durante le Feste
22-12-2014 - Vibo Valentia, sequestrata discarica interrata di 6 km quadrati
11-12-2014 - Quanto sei sporca Roma: il malaffare dell’Ama e l’emergenza immondizia
05-12-2014 - Discariche, i Comuni messi all’angolo dall’Ue: ecco la mappa dei siti da bonificare in Abruzzo
04-12-2014 - Rifiuti, Ispra-Federambiente: “Discarica preferita in regioni a rischio ecomafie”
02-12-2014 - Rifiuti, Corte di giustizia Ue condanna Italia: sanzione di 42,8 milioni ogni sei mesi
20-11-2014 - Troppe di discariche in Italia
18-11-2014 - Dubbi sulla raccolta dei rifiuti, blitz della Digos al Comune di Brindisi
12-11-2014 - Rifiuti Campania, in Lombardia la maggior parte dell’export di “monnezza”
11-11-2014 - Varese, rifiuti pericolosi e amianto fra i boschi: sotto sequestro 5 discariche abusive
07-11-2014 - Calabria, percolato dalla discarica di Celico
06-11-2014 - Rifiuti, stop della Corte di giustizia Ue ai Fondi europei

Privacy e Cookies