Grillo se la prende anche con Vendola “Spara supercazzole in televisione
 











Continua lo scontro a distanza tra Nichi Vendola e Beppe Grillo. Al presidente pugliese che lo aveva definito un ’fenomeno mediatico’, Grillo ha mandato a dire: ’Vendola va in televisione a dire delle supercazzole, per lui la politica è l’arte della complessita’. E pensare che lo abbiamo aiutato alle regionali e dovrebbe ringraziarci, anche se poi ha fatto il contrario di cio’ che aveva promesso in campagna elettorale’.
"Li accuso di aver portato il paese alla fame. Per questo dobbiamo fare un processo pubblico per fare in modo che riportino tutti i soldi che si sono mangiati, fino all’ultima lira". Lo ha detto, riferendosi ai partiti italiani e ai loro leader, Beppe Grillo durante un comizio elettorale a Borgomanero, nel Novarese. "Dobbiamo fare una piccola Norimberga - ha aggiunto facendo riferimento ai processi ai criminali nazisti che si tennero nella citta’ tedesca dopo la seconda guerra mondiale - al cui termine vedremo quale lavorosocialmente utile fargli fare".
Piu’ tardi, rispondendo a una domanda dei giornalisti, il leader del movimento 5 stelle, ha precisato di parlare seriamente. "Ci vuole - ha spiegato - un processo pubblico. Si tirera’ a sorte una giuria di cittadini incensurati e determineremo come farci ridare tutti i soldi che hanno rubato e come indirizzarli a qualche lavoro sociale".
"Siamo - ha spiegato il leader del Movimento 5Stelle - alla resa dei conti. Loro non si rendono conto di questo. Mi guardano, parlano di un affabulatore che convince le folle, ma abbiamo 800mila persone su Facebook che hanno 100 amici a testa: sono 43 milioni di persone che ci seguono. Loro non hanno queste cose, non riescono nemmeno a concepirle. Usiamo i social network da 5 o 6 anni e non sono io che ho le idee, ma le mettiamo insieme in rete, con i ’work in progress’ con le piu’ belle menti del mondo. Perche’ la rete e’ il mondo, ci scrive Stiglitz che e’ un premio Nobel e ci scrivono l’elettricista el’idraulico: cittadini che entreranno nei Comuni, nelle Regioni e spazzeranno questo Parlamento che non serve a nulla".
Gli esponenti del governo "devono andarsene immediatamente, subito" ha detto Grillo. Riferendosi ai partiti italiani, il leader del movimento 5 stelle ha aggiunto che "sono terrorizzati da un comico pazzo e da voi (rivolto alle circa mille persone che lo ascoltavano, ndr). Secondo loro siamo la terza forza politica del Paese. E ci chiamano ’partito’ per offenderci fino in fondo. Stanno studiando una soglia di sbarramento al 10 o al 12 per cento per lasciarci fuori, ma se fosse per me la vorrei, perche’ rischiano di non entrare neanche loro".
 "Dobbiamo rifarci Stato, i cittadini devono diventare istituzioni. Non si pu’ mettere una croce su un simbolo e poi stare a guardare. Qualcosa bisogna rischiare tutti". Cosi’ Beppe Grillo, durante un comizio elettorale a Borgomanero, nel Novarese, ha sintetizzato lo spirito che anima il MoVimento 5 stelle nellaprossima tornata di elezioni amministrative. "Siamo un’alternativa - ha aggiunto - ma nei sondaggi non ci considerano. La politica, oggi, sono i soldi, e noi non li vogliamo e non li prendiamo. Chi parla di antipolitica e mi definisce un miasma o un demagogo e’ di fronte a qualcosa che non capisce. Non ha capito che non combatte contro un buffone o degli improvvisati, ma contro la potenza della tecnologia e della rete. Adesso i cittadini hanno una scelta: tra un piccolo salto nel buio mettendo la croce sul nostro simbolo e impegnandosi a cambiare un po’ la propria vita e un suicidio assistito votando gli altri". Presentando un candidato consigliere comunale di 19 anni, il leader del movimento 5 stelle ha descritto ironicamente i molti giovani che aderiscono al movimento: "Sono inesperti, non sanno come rubare ne’ come fare un falso in bilancio...".
"Non applaudite, brutti leghisti...! Non sapete che cazzo fare, eh...?". Con queste parole, e con un tono semiserio, Beppe Grillo haammonito i suoi sostenitori durante un comizio elettorale a Borgomanero. Grillo, ironizzando sulle vicende giudiziarie che stanno riguardando la Lega Nord, parte del cui elettorato deluso potrebbe ingrossare, nella prossima tornata amministrativa, le file del MoVimento 5 stelle, non ha risparmiato un cenno al governatore leghista del Piemonte, Roberto Cota, "che alle elezioni - ha detto - e’ stato appoggiato da una lista con 27mila firme false su 29mila". Secondo Grillo, inoltre, la Lega avrebbe dovuto "essere eliminata 10 anni fa, quando e’ entrata anche lei nel sistema dei partiti".









   
 



 
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