2012, la lista è pazza
 











Dal Faro per Como all’Ape di Cassano Magnago. Da Ritorno al futuro al partito delle Nuvolea. Fino alla Lista utile per il miglior sindaco, che ha un progetto chiaro: «Noi crediamo in chi crede in Noi». E’ il fai-da-te della politica nel 2012, effetto collaterale della sfiducia nei partiti tradizionali, che da a chiunque la speranza di farsi eleggere. Con il trucco di Cetto La Qualunque: «Basta dire due cazzate e ti votano».
Quel Faro sul lago di Como
«Sto(p)per candidarmi». Palla al piede, si gioca. Pietro Vierchowod campione del mondo nella Spagna dell’82 e d’Italia con Roma e Sampdoria, scende in campo e si candida sindaco di Como. Del resto proprio qui lo ’zar’ esordì in serie A. Il suo Faro per Como illuminerà una formazione con tanti atleti e persino l’ex compagno di squadra Silvano Fontolan. Certo su entrambi i rami del lago di Como, un faro non s’è mai visto; ma al campo di calcio ne hanno trovato uno. L’ex stopper roccioso dovràsfidare la squadra di ’Forza Como’, che riunisce ex forzisti ed ex leghisti.
Vola vola vola l’Ape
Hanno avvistato un’Ape e ronza in terra padana. Non si tratta del movimento di Rutelli sotto mentite spoglie dopo l’effetto Lusi: il simpatico insetto, rappresentato nei simboli dall’Ape Maia, si presenta a Cassano Magnago, proprio nella terra di Umberto Bossi. «L’Ape è un movimento nuovo», spiega il suo promotore Rocco Andrisiani, punta infatti all’ «infedeltà politica». Il suo slogan: «Vola, vola, vola», alla ricerca del prezioso nettare.
L’ex Pd va sulle Nuvole
Corrado Parise, fuoriuscito dal Pd, si candida sindaco di Alessandria. ’Nuvole’ è la sua lista per rinnovare la politica giocando sul piano dell’anti-politica. Perché Nuvole è «una persona, un gruppo, ma anche un’idea». E allora scrive «vedi è facile fare una Nuvola» . L’effetto vorrebbe essere quello del ’be cloud’, ma il rischio di cadere dalle nuvole è alto. Advertisement
Da Mo’ a Fa’
Lo scorso anno ilprefetto Mario Morcone, candidato sindaco partenopeo, lanciò «Il futuro è Mo’»., troncando il suo cognome e giocando con il dialetto. I napoletani fecero subito sapere che avrebbero preferito «Il futuro è Ma», nel senso di Maradona come allenatore al San Paolo. Quest’anno Morcone ci riprova Piercarlo Fabbio, attuale sindaco di Alessandria per il Pdl, che si ricandida con lo slogan «Piercarlo Fa». Certo, il Comune è sull’orlo del precipizio, la Corte dei Conti ha preannunciato il dissesto, il buco in bilancio si è trasformato in una voragine e la sua giunta è stata toccata dall’inchiesta sulla ’ndrangheta. Ma che importa, Piercarlo «Fa».
Salga a bordo, cazzo
Anche La Spezia ha il suo comandante. Enrico Schiffini si candida con Una nave in giardino. Il re delle cucine si era già presentato nel 2007 battendosi contro lo scavo dei fondali del porto. Ottenne un discreto successo, grazie anche alla campagna firmata Oliviero Toscani. Il pubblicitario spiegò che lo slogan ’Una nave ingiardino’, rappresentava una nave ’simbolica, fuori misura, fantastica’. Dopo cinque anni Schiffini riprova a salpare e attraccare. Il rischio è l’effetto Schettino.
Emulando Formigli
Basta con i politici ladri, con i loro rimborsi e i loro privilegi. Scende in campo l’antipolitica. Nella Verona delle liste pro Tosi, c’è chi si ispira a Corrado Formigli e come se fosse un talk si candida con ’Piazza pulita’. A La Spezia sono stati più ingegnosi: ’Via la Casta’. Pronti i diritti per una nuova trasmissione televisiva.
Per chi ci Thiene
Maria Rita Busetti, sindaco uscente della Lega Nord a Thiene (Vicenza) deve aver pensato che il nome della sua cittadina si presetava bene a un gioco di parole. Di qui il nome della lista civica che l’appoggia, Per chi ci Thiene, che si autodefinisce «un gruppo che si impegnerà e collaborerà assieme per una Thiene Migliore».
Ritorno al Futuro
Nella Parma commissariata, con assessori in manette e debiti da sanare, si presenta il nuovo. E’l’ex sindaco Elvio Ubaldi che riscende in campo per la terza volta con un abile slogan: ’Ritorno al futuro’. Ex democristiano, due volte sindaco, padre e mentore di quel Pietro Vignali che ora definisce un «essere non catalogabile» si candida con il sostegno dell’Udc. Ubaldi parla perfino sulla colonna sonora del film di Robert Zemeckis. Obiettivo: trasmettere speranza. Si ritornerà ai bei tempi in cui il sindaco era lui. Uno capace di progettare opere futuristiche come il Ponte Nord e la metropolitana con una linea che avrebbe trasportato quasi 100 mila persona al giorno, anche se tutta Parma ne conta meno di 200 mila.
Buongiorno Italia, buongiorno Maria
Debiti insostenibili? C’è una soluzione. Scende in campo la passionaria Wally Bonvicini: ’Buongiorno Italia! Siamo voi!’. «Un nuovo partito nazionale che parte da Parma» per proporre «un nuovo sistema economico e politico contro le banche che hanno generato la crisi». Bonvicini combatte contro le banche, vuole abolire Equitaliae l’anatocismo bancario. «Solo con quello si recupererebbe tutta la disponibilità di denaro che serve a risolvere ogni problema» fa sapere. E dire che ci hanno provato anche Domenico Scilipoti e Alfonso Marra. Non ci resta che il ’lasciatemi cantare’ di Toto Cutugno.
Suona la Sveglia
Andrea Paparo a Piacenza ha vinto le primarie del PdL con una percentuale bulgara dell’ 88 per cento, ma lui ci tiene a non presentarsi mai con quel simbolo. Nei suoi comunicati preferisce parlare di riscossa civile, bene comune e città intelligente. A sostenerlo persino la lista ’Sveglia’, formata da candidati giovanissimi.
Tengo famiglia
A Frosinone si candida un’intera famiglia: gli Sciacca. Il padre Alfredo è candidato per ’Gente Comune’ in una lista di sinistra, il nonno Giuseppe in quella del Popolo della Libertà che vuole come sindaco Ottaviani. Quanto al figlio di Alfredo ha scelto un’altra lista ancora. L’unione fa la forza: chiunque vinca, la famiglia è salva.
In attesa digiudizio
A Taranto hanno trovato una soluzione. Nel comune afflitto dai veleni dell’Ilva e con il più grande dissesto della storia repubblicana, si candida ’Cito sindaco’. Anche se Cito al momento è in galera. In realtà non si tratta del telepredicatore Giancarlo, già sindaco, già deputato e già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il candidato è il figlio Mario, ma il suo nome non appare mai. E’ Giancarlo a parlare nelle conferenze stampa. Lo ha fatto fino a che non gli è giunta un’altra condanna definitiva a quattro anni per concussione. Ma la città dei due mari non si deve preoccupare. La lista civica ’At6’, acronimo di Antenna Taranto 6, l’ emittente televisiva fondata da Cito senior, continuerà a trasmettere e a mietere consensi. Anche il Berlusconi del Sud lascia spazio ai figli.
Credere nell’utile
Giuseppe Arnone, l’ambientalista agrigentino, ex consigliere comunale del Pd, noto per le sue battaglie contro la mafia e gli scempi nella Valle dei Templisi candida sindaco. La sua è la ’Lista utile per eleggere il migliore sindaco di Agrigento’. Quanto a quelle inutili, la lista è lunga, si sa. Più pragmatici gli under trenta dell’Udc di Alessandria. La loro lista per rinnovare la politica corrotta e anziana ha uno slogan ’Noi crediamo in chi crede in Noi’. Il do ut des funziona sempre.
Astenersi perditempo
«Ciao, casalinga leccese. Sono Paolo. Alto, brizzolato, slanciato, tennista. Cucino, lavo, stiro, apparecchio. Se vuoi conoscermi spesso sono in Comune. Astenersi perditempo». Il sindaco uscente, il pidiellino Paolo Perrone, punta al cuore delle donne e alle sue doti da latin lover. Per tutta risposta, la sfidante del Pd, Loredana Capone, mette in allerta le concittadine: «E’ un bell’uomo, saprà stirare e cucinare, ma quanto ai conti pubblici, è un disastro». Insomma «uscite con lui, ma governate con me!». Tra i due la battaglia non si ferma alle faccende di casa. Perrone si presenta con un programma per il welfare identico aquello 2007. La Capone lo accusa di aver copiato, ma lui non ci sta. Convoca una conferenza stampa e annuncia: «Copiato io? Certo, normale, ho voluto riportare nell’attuale programma gli obiettivi non ancora raggiunti». Il copia-incolla è sdoganato. Soprattutto quando non ce la si fa.
Più dialisi per tutti
Il bel Paolo Perrone conta in suo sostegno ben otto liste quali ’Puglia prima di tutto’, ’Grande Lecce’ , ’Lecce città d’arte’ e Lecce città nel mondo’, in cui si candida il nefrologo Alessandro D’Amelio. Al primo punto del suo programma politico ci sono più posti in dialisi e per lui Perrone è l’uomo giusto. «La gente ha voglia di volti nuovi. Siamo stanchi di tutte queste facce da manifesto che campeggiano sui muri della città». E infatti Paolo un volto nuovo ce l’ha. Già cinque anni fa si è messo in posa nudo per dire «non ho niente da nascondere». Ma la sfidante Capone non si deve preoccupare. La vicepresidente della Regione, uscita vittoriosa dalle primarie delcentrosinistra, ha un asso nella manica. In suo sostegno Federica "fatina" De Giorgi della lista ’Lecce bene comune’. La fatina è stata folgorata sulla via delle occupazioni del Teatro Valle e ha scelto di ritornare a Lecce perché le sembrava importante impegnarsi ad intraprendere un percorso di cambiamento nella sua città. Lei si rapporta «soprattutto con i giovani che vorrebbero festival più liberi ma sentono anche la necessità di ribellarsi a certe appropriazioni indebite. E mi riferisco a parole abusate come l’ecologia. Manca un collante sociale mentre spopola un clientelismo culturale senza limiti». Scende in campo la fatina e sarà subito magia.
Macchè partito, facciamo il ’riferimento’
Non è un partito e neppure un progetto, ma "è un riferimento". Nemmeno Gianfranco Fini è riuscito in cotanta impresa. Il riferimento è il ’Movimento Politico Schittulli’ del professor Francesco Schittulli, medico di fama nazionale, presidente nazionale della Lega Italiana per la Lotta controi tumori, insignito da Carlo Azeglio Ciampi della ’Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica’. Eletto presidente della Provincia di Bari al primo turno delle amministrative del 6 giugno 2009 battendo l’uscente Vincenzo Divella con una coalizione di centrodestra ha presto dichiarato che a fine mandato non si ricandiderà più. Troppo amareggiato e deluso dalla politica italiana che secondo lui «è aperta solo alla partecipazione di nominati e non dà voce alla gente». Per l’insigne professore meglio passare dal giuramento di Ippocrate a quello elettorale. Perché «è tempo di mettersi in movimento». Per tutti, anche per il cane al guinzaglio immortalato con maglietta ’Schittulli presidente’. Il luminare ha un’ inarrestabile forza visionaria. Vuole «una politica capace di intravedere il futuro». E per farlo ha prescritto la sua ricetta: «Svelare la politica travestita e sviluppare organismi paralleli al potere». Profetico.  Silvia Cerami-espresso










   
 



 
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