Beppe Grillo, in tour in Veneto, risponde a Napolitano e attacca Vendola
 











Beppe Grillo fa il pienone nelle piazze venete che lo aspettano quasi in attesa messianica. Appena sceso giù dal camper a Conselve nel padovano spara il suo spray per la gola nella bocca dei giornalisti e poi sale sul palco nella gremitissima Piazza Battisti per arringare alla folla. “Noi non siamo il terzo partito d’Italia, siamo il primo movimento di cittadini del Paese e il programma ce l’abbiamo eccome” e lo mostra in risposta all’attacco sull’antipolitica dei demagoghi da parte di Napolitano, da lui definito “una salma”. E sulla Festa della Liberazione attacca: “I partigiani se potessero levarsi dalle tombe resterebbero senza parole per lo scempio dell’Italia di oggi”.
Sull’Imu: “Stanno aspettando di vedere che buco di bilancio abbiamo per farlo pagare a noi. Non è possibile prendere la casa alla povera gente che magari non ha ancora estinto il mutuo”. Un anziano ubriaco interrompe più volte le sue invettive e allora il Grillo parlante, omeglio urlante visto che fa alzare apposta il volume del microfono, lo fa avvicinare al palco perché dica la sua e poi accomodare in compagnia delle forze dell’ordine. Capitolo Vendola: “lo abbiamo aiutato a diventare governatore anche con i nostri voti e lui come ci ha ripagato? Cinque inceneritori subito con la Marcegaglia che lo rincorreva per farselo ma lui niente! Altro che ecologia.. e poi vogliamo ricordare i soldi pubblici dati a Don Verzè? Basta con l’Italia dei Michionne, Forminchioni, Rigor Montis! Olivetti, Telecom, Autostrade sono state svuotate da chi va in barca a vela. La Fiat valeva 5 anni fa 24 euro ad azione, oggi 4.. Il capitalismo vero esiste in Cina perché sopra ci sono i maoisti, quelli vecchi, che si ti muovi ti fanno un c... così!” Dopo un’ora ininterrotta di applaudito show parlano i candidati del Movimento 5 Stelle, “tutti incensurati” sottolinea lui ricordando che ora c’è una scelta: “un salto nel buio o un suicidio assistito”! Con la foto di gruppo il gurusi accommiata dal pubblico che lo segue adorante fino alla porta del camper. Qualche fugace stretta di mano, una sola foto con una fan, nessuna dichiarazione alla stampa e via subito verso una nuova piazza all’insegna del motto di Che Guevara esposto sul finestrino anteriore: “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso..”.









   
 



 
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