Terra di nessuno
 











Mario Draghi

Gli sviluppi della situazione italiana ed europea esigono una riflessione approfondita perché ogni previsione, anche la più pessimistica, si sta rivelando inadeguata rispetto alla realtà che stiamo vivendo ed alle prospettive del futuro.
Questa riflessione andrebbe ricollegata storicamente alla nascita di questa “repubblica nata dalla resistenza” ma, nella circostanza, vogliamo limitarci ai fatti più recenti e ripartire almeno dall’ingresso nell’area della moneta unica, una moneta che è divenuta nel tempo un’arma di ricatto e di prevaricazione nelle mani di speculatori cinici, bari e senza scrupoli. A questo punto occorre individuare fisicamente gli individui responsabili di questi attentati contro lo “Stato-Nazione” Italia e contro il popolo al quale, nel frattempo, è stato estorto con frode e artificio il consenso. Ma c’è ancora di più: atti rilevanti di cessione di sovranità sono stati compiuti senza l’interpello e la partecipazione del“popolo sovrano”, atti ratificati da un parlamento di nominati preoccupati soltanto di mantenere posizioni parassitarie di privilegio. Atti che sono configurabili – visti gli effetti – come “ delitti contro la personalità dello Stato” , reati previsti dall’articolo 241 e seguenti del Codice penale.
Alcuni nomi su tutti come prima indicazione di responsabilità morale e penale: Prodi, Ciampi, Draghi, Monti, Letta, i quali hanno sottoscritto, in nome e per conto del popolo italiano, consapevolmente e su interessata consulenza della famigerata Goldman Sachs, impegni capestro e abbattuto tutte le difese a tutela della nostra economia e della nostra libertà, esponendo così il paese Italia alle speculazioni più devastanti della banda dei “banksters” internazionali. L’Italia è divenuta così terra di nessuno, aperta a tutte le “invasioni barbariche” di ogni tipo e natura, compreso il fenomeno di una immigrazione clandestina e senza controllo.
La ciliegina sulla “torta avvelenata” ce l’hapoi messa l’attuale presidente della repubblica, l’uomo dal curriculum politico e personale “multicolore” l’uomo che in ogni circostanza della sua vita ha dimostrato una libidine di servilismo difficilmente superabile. Adesso che siamo al disastro ci comunicano che abbiamo (loro hanno!) sottoscritto regole ferree per avere il privilegio di entrare nell’area della moneta unica con parametri da lacrime e sangue, ma non sono previste regole di salvaguardia per uscire da questa “gabbia”. E allora ci presentano scenari apocalittici qualora decidessimo, per disperazione e nel tentativo di riprenderci come popolo e come nazione la nostra libertà, di evadere dalla prigione. Questo è vero e proprio terrorismo istituzionale, per cui riteniamo più che legittimo il nostro riferimento al codice penale.
Gli attuali governanti, algidi e cinici, e tutta la classe politica nel suo complesso e nella sua storicità, deve essere chiamata a rispondere penalmente di responsabilità oggettiva del “disastronazionale” e anche di tutte le tragedie familiari e dei suicidi conseguenti ad una crisi devastante – non caduta dal cielo – ma pilotata scientemente da quella banda di sicari delle economie europee che utilizzano l’arma del debito per saccheggiare le risorse del pianeta e massimizzare i loro profitti, un’arma che si sta rivelando più forte ed efficace delle armi convenzionali.
Occorre ribellarsi alla schiavitù, uscire da questo perverso meccanismo della “moneta a debito”, da questo “tritacarne” fuori controllo, che trascina i popoli al limite della sopravvivenza intrappolati in una morsa micidiale dalla quale sarà sempre più difficile liberarsi. Il “sogno americano” che è stato il miraggio di tanti italiani nati dopo la 2° Guerra mondiale, si sta rivelando per quello che noi socialisti nazionali abbiamo denunciato da sempre: un abbraccio soffocante e mortale. Lupo S.D.P.









   
 



 
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