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Greenpeace:operazione "BOLLETTE SPORCHE" |
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Una morte prematura al giorno e 1.8 miliardi di euro di danni ogni anno . È il bilancio provvisorio dei “crimini” di Enel, prima azienda italiana e seconda in Europa per la fornitura di energia elettrica. Che, invece di investire su fonti di energia più pulite, punta sul carbone. A rivelare questi numeri da capogiro, che potrebbero addirittura crescere, è uno studio-choc commissionato da Greenpeace all’istituto di ricerca indipendente Somo. L’Ente nazionale per l’energia elettrica è dunque “il killer numero uno del clima” nel nostro Paese. E va fermato, secondo l’associazione ambientalista. Come? Portando la cittadinanza a prendere atto dei danni sanitari e dei veri costi che pesano su di essa. Per farlo, da questa mattina, centinaia di attivisti stanno recapitando nelle case degli italiani centomila “bollette sporche”. L’azienda ha risposto annunciando in una nota un’azione legale, bollando le accuse come “denigrazioni senza fondamento”. Ilcarbone è la peggiore minaccia in termini di emissioni di gas serra. A livello globale, infatti, è responsabile di oltre il 40% della CO2 prodotta. In Italia, invece, le 13 centrali a carbone (8 di cui proprietà di Enel) producono il 14% dell’energia elettrica totale, ma emettono il 30% delle emissioni del settore termoelettrico. Cifre da record, che hanno portato Greenpeace ad impegnarsi in una massiccia campagna di sensibilizzazione.
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