La discarica di Passo Breccioso, a sud di Foggia, brucia ancora. Un incendio si è sviluppato questa mattina nel cuore del centro di raccolta dei rifiuti foggiani, a pochi giorni dalla sentenza di fallimento dell’azienda speciale Amica e all’indomani della richiesta d’aiuto del Comune alla Regione Puglia, affinché emani un’ordinanza per espletare in ogni caso il servizio. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia. Non è stata ancora accertata la natura dolosa del rogo, che però ha numerosi precedenti in cui la mano dell’uomo è stata determinante. Il biennio 2007-2009 è stato drammatico per Amica e la discarica di Passo Breccioso. Due incendi dolosi, infatti, videro il ‘panettone’ bruciare e metter a repentaglio il conferimento dei rifiuti dell’intera provincia di Foggia. E tutto questo senza contare il pericolo del percolato sversato nei campi di grano adiacenti all’impianto ed alle falde acquifere. Il rogo piùclamoroso è datato 8 luglio 2007. Le fiamme distrussero un ettaro di terreno adibito a discarica, le abitazioni nel raggio di 500 metri furono sgomberate e le aziende nel raggio di un chilometro chiusero i battenti per tre giorni, per volontà dell’allora sindaco Ciliberti. L’impianto, che serviva 29 comuni della provincia di Foggia, fu chiuso e la Regione dispose l’ampliamento in un sito adiacente. Nonostante il Comune avesse espletato un bando di gara per la costruzione del sistema impiantistico complesso costituito da linea di biostabilizzazione e da discarica di servizio soccorso per il bacino Fg/3, vinto dall’Ati Cornacchini-Agecos, i lavori furono bloccati da una sentenza del Tar che decretò l’illegittimità della società a partecipare alla gara in quanto priva dei requisiti. Tra l’altro, il 22 ottobre del 2008 la discarica di passo Breccioso fu sequestrata dai carabinieri del Noe di Bari perché utilizzata nonostante fosse stato superato il limite dei rifiuti. Il secondogrande incendio, per una fatale coincidenza che però non pare avere i crismi della fatalità, avvenne esattamente due anni dopo, l’8 luglio 2009. Chi ipotizzò un significato politico preciso all’episodio fu Sinistra Democratica, che in un comunicato parlò espressamente di “avviso mafioso” al sindaco di Foggia Mongelli, che al momento della sua elezione aveva più volte manifestato la precisa volontà di discontinuità rispetto anche alla gestione delle municipalizzate. Con gli anni la situazione è tutt’altro che migliorata e gli incendi si sono susseguiti in maniera copiosa e sempre devastante. L’ultima ‘ondata’ ha visto, a cavallo tra il 2011 e il 2012, tre incendi in meno di sette mesi e tutti di natura dolosa. Gli ultimi il 26 gennaio, con la distruzione di uno spazio al cui interno erano conservati rifiuti già tritati ed in procinto di essere smaltiti e il 7 marzo, quando andarono in fumo alcuni teli di copertura della discarica. Le fiamme lambirono anche i cumuli di rifiutisottostanti. L’allarme di trovarsi sotto gli effetti di una bomba batteriologica è alle porte ad ogni nuvola di fumo che s’innalza da passo Breccioso. Ogni incendio, infatti, sprigiona nell’aria diossina ed ogni episodio richiede l’intervento del nucleo chimico batteriologico dei vigili del fuoco per scongiurare possibili tragedie.Piero russo
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