Nichi Vendola e Lea Cosentino rinviati a giudizio
 











Nichi Vendola

Le inchieste sul malaffare nella sanità pugliese,la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il governatore della Regione, Nichi Vendola e Lea Cosentino, ex dirigente dell’Asl Puglia, sono  indagati per concorso in abuso d’ufficio per aver favorito la nomina di un primario all’ospedale San Paolo di Bari.
”Con la fissazione dell’udienza preliminare per la vicenda Sardelli – ha dichiarato il leader di Sinistra e Libertà – per cui sono indagato per concorso in abuso d’ufficio, posso solo dire che finalmente tiro un sospiro di sollievo essendomi così data possibilità di spiegare, dinanzi al giudice, la correttezza dei miei comportamenti”.
Ad accusarlo sarebbe stata Lea Cosentino, ex dirigente dell’Asl Puglia
Vendola, è indagato dall’11 aprile scorso per aver favorito la nomina di un primario. Quel giorno il governatore ha spiegato che la sua iscrizione nel registro degli indagati deriva dalle dichiarazioni della Cosentino.Infatti il presidente della Puglia, in una conferenza stampa convocata sull’argomento ha detto a riguardo dell’ex direttore della Asl di Bari: “Asserisce che all’origine di questa mia veemente interferenza ci sarebbe la mia amicizia con il professor Sardelli, elemento questo che è stato già autorevolmente smentito nei mesi scorsi dal professor Sardelli che ho conosciuto per essere una vera promessa della scienza medica”. Sempre sulla dirigente sanitaria Vendola ha aggiunto che questa sarebbe animata da astio nei suoi confronti perché “ha fatto causa recentemente alla Regione chiedendo un risarcimento di tre milioni di euro”.
Gli inquirenti contestano a Vendola di aver fatto pressioni su Cosentino per riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2008 e aprile 2009. "Quel concorso deve vincerlo Sardelli", avrebbe detto Lady Asl agli inquirenti che la interrogavano riferendo le parolepronunciate dal presidente Vendola in occasione della selezione alla quale il medico "raccomandato" non aveva partecipato perché in lizza per un altro posto da primario presso l’ospedale ’Di Venere’ del capoluogo pugliese. Venuta meno la possibilità di assumere un incarico direttivo al Di Venere, Vendola - questa l’ipotesi accusatoria - si sarebbe quindi attivato per assicurare a Sardelli l’assunzione quinquennale al San Paolo.Benvenuto michelangelo









   
 



 
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