Riflessioni su uno sfascio nazionale
 











Se alcuni anni fa ci avessero pronosticato che con una strana manovra quadrangolare di Napolitano, la Confindustria, i partiti politici tutti e l’usura internazionale ci saremmo ritrovati prigionieri di un colpo di stato “a freddo”, sotto la mannaia di un “governo di tecnici”, non eletto dal popolo, tutti miliardari che non fanno altro che fare le pulci, guarda un po’, ai soliti noti cioè al ceto medio-piccolo: gente che fatica a vivere con poco più di 1000 euro al mese, ci saremmo messi tutti a ridere a crepapelle.
Invece siamo passati dalla democrazia “regalataci” dagli alleati alla partitocrazia, alla tangentocrazia e alla sudditanza di tecnocrati-banchieri.
A queste sciagure, dobbiamo aggiungere l’istituto delle regioni che il buon Einaudi, inutilmente, ci aveva diffidato dal creare, perché ci avrebbe messo, inesorabilmente, in bancarotta portando il debito italiano interno, che dopo la guerra si aggirava di poco al di sotto deicinquecento miliardi di lire, ad oltre due milioni di miliardi, ossia al 123,4% del PIL. L’operazione regioni è stata auspicata e favorita dal PCI, che voleva controllare l’Umbria, la Toscana, l’Emilia e la Romagna, dividendo l’Italia a metà pur di averne il controllo com’è attualmente, magari favorendo anche il nascente partito della Lega di Bossi, per poi prendere con la forza il potere assoluto. Inoltre, molte regioni erogano ai propri consiglieri stipendi superiori a quelli del parlamento nazionale, basta guardare le quattro regioni a statuto speciale che non hanno più ragion d’essere e agli sprechi delle sanità locali che hanno riempito il paese di opere faraoniche, vere cattedrali nel deserto, che non hanno mai aperto al pubblico, con strumenti all’avanguardia che marciscono ancora imballati. Ogni sera, la trasmissione del TG5 “Striscia la notizia”, ci mostra lo scempio di opere pubbliche che non hanno raggiunto mai il collaudo e che il degrado ha già attaccato. Milioni ditonnellate di spazzatura, maleodorante e inquinante delle falde acquifere, invadono il territorio e fabbriche “criminali” smaltiscono i loro rifiuti tossici vicino a campi coltivati: siamo in una società masochista che uccide se stessa!
 Dal fascismo
allo “sfaccimme”
Siamo passati, in 60 anni di Democrazia, dal fascismo allo “Sfaccimme” lento e inesorabile che ci ha regalato ben 600 grandi costruzioni mai arrivate a funzionare! Non ci resta che piangere sull’irresponsabilità italiana. La nostra efficientissima Magistratura continua a non vedere e i funzionari dello Stato preposti al controllo ed alla fattibilità di queste opere … dove sono? Un’altra piaga democratica è quella pianificata a suo tempo dal catto-comunismo: l’invasione degli extra comunitari che sono quasi cinque milioni, ossia pari ai nostri disoccupati e tolgono lavoro ai nostri figli i quali hanno il torto di non voler accettare lavori a cottimo, a tempo determinato senza nessun pagamento dei contributisociali per la pensione. Si è ribaltata la verità accusando i nostri figli di non voler essere sfruttati e lavorare a condizioni infami, senza futuro. I datori di lavoro che praticano lo schiavismo moderno in tutti i campi, dall’agricoltura al commercio, giustificano questo mercimonio fatto sulla pelle degli immigrati perché, secondo loro, sono i soli ad aver voglia di lavorare a qualunque costo, mentre i nostri figli hanno la pretesa del posto fisso, giustamente remunerato. La cosa più paradossale è stata l’affermazione del Presidente del Consiglio Monti e di altri tre ministri, che il posto di lavoro a tempo indeterminato è una cosa ormai sorpassata e che bisogna abituarsi a vivere nella precarietà, secondo lo schema più folle del neoschiavismo liberista, che lo stesso Von Hayek aveva stigmatizzato nei suoi libri di filosofia. La modifica dell’articolo 18 senza reintegro al lavoro, come è previsto in Germania è, di fatto, una castrazione usuraria del paese! Personalmente ritengo che,dopo aver sentito queste affermazioni in televisione, gli italiani avrebbero dovuto ribellarsi e chiederne le dimissioni. Invece non è successo niente … non solo … è stato anche detto che il lavoro precario è utile, anzi indispensabile affinché l’usura internazionale ci porti i suoi capitali, cioè che investa, quando sappiamo che il quaranta per cento di questo capitale è italiano … portato illegalmente all’estero: in Svizzera. Non ci vogliamo rendere conto che ormai siamo un popolo di “cornuti e mazziati”.
L’invasione multietnica
Dobbiamo fermare questa trasmigrazione di popoli e culture che si prevede per il 2020 arrivare a 120 milioni di persone, con una babele di lingue che non si possono assolutamente disciplinare e contenere. Non possiamo essere il contenitore dei popoli allo sbando, le cui classi dirigenti, grazie alle pressioni del Fondo Monetario della banca internazionale, della Fao e delle grandi corporazioni alimentari, come la Cargil, che vogliono imporre gli OGMprodotti dalla Monsanto, si sono indebitati per comprare armi di sterminio inutili e, di fatto, hanno buttato miliardi di dollari per imporre l’acquisto di borse dell’acqua calda ai Pigmei e frigoriferi agli Esquimesi. Questa povera gente deve capire che non possono continuare a farsi affamare dai loro vari capi di stato o dittatori, corrotti dai vermi di Wall Street: un popolo non è un popolo se non si batte fino alla morte per il suo futuro.
Questo meccanismo perverso di invasione neo-schiavista, ora intollerabile dalle famiglie italiane, è cominciato quando nel 2000 è entrato l’euro = 1936.27 lire, con cui la sinistra ha, di fatto, svenduto il lavoro italiano a Germania, Francia e Inghilterra al 100% perché un cambio vero e giusto doveva essere a quota 1000 o poco meno. Da quel momento è cominciata la vera crisi italiana con Prodi e soci, facendo vivere al paese un doppio binario di marcia. Spese per vivere in linea con l’Europa Unita e stipendi all’italiana … al 50% di meno. Ilgoverno Monti non ha fatto altro che rafforzare i santuari della speculazione per fare dell’Italia, ancora una volta, un satellite USA. Ha teorizzato, giorno e notte, secondo una visione americo-centrica della vita per cui bisogna vivere per lavorare e non lavorare per vivere. Noi non ci stiamo, altro che Scalfaro!
Il governo Monti non ha intaccato nulla delle sacche di potere nazionali e trans-nazionali arrivando all’assurdo di volerci rendere, quanto più possibile, preda degli interessi di una minoranza trans-oceanica, che vuole consegnare i destini del mondo a duecentocinquanta Famiglie legate da una ragnatela invisibile di associazioni messianico-protestanti, come la Fabian Society, il Bilderberg Group, la Trilateral ed altri con giro d’affari superiore a una nazione media come l’Italia, Francia o Inghilterra. A questo riguardo, facciamo notare, l’assoluta truffa culturale e finanziaria dello spread, di cui, per dirla papale-papale, non ce ne può fregare di meno. Siamo vissutisenza dare troppo peso a questo valore economico che ora è diventato da pochi mesi, l’arbitro dei nostri destini, perché dobbiamo preoccuparci dell’andamento delle borse mondiali, sudditi di una visione alleata che, dal 1946 ad oggi, pretende di tassare il mondo con un ciclo di sette anni, che abbiamo imparato a combattere dall’eurolira, alla “mucca pazza”, fino ai mutui subprime che hanno consegnato il patrimonio immobiliare degli Stati-Uniti a tre sole società finanziarie: Freddie Mac, Fannie Mae e Country Wide.
Le speculazioni
finanziarie
La folle politica di Greenspan, governatore della Fed, ha creato una speculazione di queste tre agenzie immobiliari Usa che hanno comprato tutte le case d’America e a due società di assicurazioni che hanno speculato oltre cinquanta miliardi di dollari su rischi di azioni non possedute. Abbiamo pagato miliardi che sono rimasti nei paradisi fiscali del mondo da cui ogni giorno, come locuste, si avventano sulle economie nazionali con un giocoal ribasso e al rialzo dei mercati azionari, per spezzare le nostre economie, e piegarle ai loro interessi come è successo in Irlanda, in Grecia ed ora anche in Italia e Spagna. Ogni giorno, il presidente Monti ci ammonisce, spiegandoci che dobbiamo trasformare la nostra vita in funzione degli interessi esteri, arrivando a sovvertire le regole di un risparmio serio e possibile … di cui siamo stati sempre oculati amministratori. L’italiano medio risparmia quattro volte di più di un inglese, di un americano, ma adesso tutto questo non basta perché non siamo più i legittimi proprietari del nostro denaro. Dobbiamo consegnare il nostro futuro a Wall Street, alla City di Londra; il sogno americano è di portarci alla moneta telematica totale e darci uno stipendio settimanale, per bruciare la nostra paga alla febbre del sabato sera … alla sbronza della domenica. Vorremmo sapere come farà un pensionato, che incassa 450 euro al mese, a sostenere i nuovi aumenti che arrivano, per ogni nucleofamiliare ad almeno 2200 euro l’anno.
La forza di questa rapina internazionale ha creato il suo pilastro fondamentale con l’accordo nel 1945 tra F.D. Roosevelt e il sultano saudita ibn Saud: di far regolare tutte le transazioni petrolifere con il dollaro. Quest’accordo, conferisce ogni anno, al tesoro americano un utile secco di 500 miliardi di dollari (fonte J.P.Stigliz). Sul petrolio grava la stranezza di un costo superiore per gli europei rispetto a quello che pagano gli americani, per cui avviene che tra di loro ci sia una gara impari: noi europei corriamo con una gamba sola. E poi sul prezzo finale della benzina gravano fino a quaranta transazioni per cui si aggiungono le accise di stato che arrivano, ogni anno, a nove miliardi di euro, ma Monti, su tutto questo, non dice una parola. Non basta, il prezzo del petrolio che viene deciso a Londra, considerati i costi di ricerca, impianto di raffinazione, trasporti via mare, via terra e via oleodotto e erogazioni alla pompa, nondovrebbe superare i dieci centesimi, ossia 193 vecchie lire, mentre adesso l’italiano la paga circa due euro ossia 3846 lire.
Perché l’Eni non chiarisce per sempre questo mistero?
La coltellata a Gheddafi
Non solo. Nel 2011 a rimorchio di Francia, Inghilterra e USA siamo stati capaci, violando la costituzione, con l’operazione congiunta “Esodo all’alba” di dichiarare guerra alla Libia di Gheddafi che ci conferiva, in esclusiva, il suo petrolio raffinandolo a Porto Marghera.
Né la BCE né l’ISTAT hanno il coraggio di chiedere agli americani quanti dollari hanno realmente stampato, che rapporto di copertura c’è tra le riserve auree e il dollaro. Nessuno ha il coraggio di fare questa domanda, come facciamo noi da oltre trent’anni, perché questo rapporto, oggi, è forse di uno a mille. Se la nostra ISTAT pubblicasse questa verità, l’economia americana salterebbe per aria. Sappiamo che il pil USA nel 2008 era di circa 14740 miliardi di dollari contro un’emissione di titoli “cartastraccia” valutate all’epoca cinquecentosedicimila miliardi di dollari, ed oggi è forse un milione di miliardi. Quanto vale l’oro di Forte Knox? Perché Mario Draghi non ci risponde pubblicando, anche per le altre monete mondiali, il rapporto tra le riserve auree e il circolante nazionale? Così ci renderemmo conto della porcata dello spread che oggi, venti maggio, ha superato quota 450 … non è possibile che dobbiamo preoccuparci di chi specula contro di noi, mentre raccoglie i nostri risparmi. La borsa internazionale, così organizzata, non ha alcun senso ma è solo una follia suicida per i popoli. Abbiamo visto che proprio negli Stati Uniti c’è stato un grosso dibattito nel Congresso dove veniva denunciata l’immoralità di questa criminale pratica di raccogliere, con la destra, i risparmi dei cittadini e, con la sinistra, specularci contro, lucrando miliardi di dollari. Quindi all’infamia dei derivati si è aggiunto anche quest’altro tipo di speculazione, nell’indifferenza totale deinostri mass-media. Per quanto riguarda la truffa dei mutui subprime,i quotidiani avevano pubblicato la lista delle regioni italiane che avevano sottoscritto questi mutui e l’ammontare complessivo delle loro perdite, di cui non si parla più, che è stato di circa trenta mila milioni di euro. Non abbiamo visto un Magistrato che abbia fatto un’inchiesta su queste perdite, mandando in galera quei consiglieri regionali che non sanno che differenza c’è tra una cambiale e una tratta e così hanno danneggiato l’economia nazionale. Ormai non se ne parla più: chi ha dato ha dato, e chi ha avuto … ha avuto! Da anni suggeriamo la trasformazione dell’euro in “aureo” nel senso “dell’aurea mediocritas” ossia nel giusto mezzo di potere d’acquisto delle valute internazionali dei popoli, che conferiscono con pari dignità e potere i loro prodotti e gli alimenti, ecc., in una camera di compensazione universale, alleggerendo la prepotenza dell’oro, del platino e dell’argento.
Milioni di eurodivorati
L’ultima vergognosa inchiesta sui milioni di euro divorati dai partiti politici com’è successo con il PD, AN, la Margherita, un po’ la Lega e da ultima con i “batman” regionali di ogni colore, dimostra l’assurdità di un contributo elettorale inutile e troppo caro per gli italiani. Dobbiamo bloccare gli ultimi centottanta milioni di euro del 2008, previsti per i partiti e spenderli invece per la ricostruzione dell’Aquila. I nostri partiti hanno dimostrato di non meritarli e di non averne bisogno tant’è vero che hanno speso solo 103 milioni di euro dei 509 milioni che hanno già messo in tasca. Dobbiamo ridurre del 90% il contributo assegnato ai partiti ed anche alla stampa dei parlamentari e non pensarci più! Bisogna far pagare ai politici lo stesso tasso debitore medio del 10% che pagano i cittadini quando chiedono un prestito in banca e non 1,20% come accade oggi. Si vede che i nostri politici, come definiva nel 1945 G. Orwell “i porci in piedi”, cioè sulle due zampeposteriori, sono più uguali degli altri, nel suo libro “La fattoria degli animali”. Oggi è inderogabile ridurre del 90% il costo delle spese di gestione del Quirinale stimato, euro 240 milioni annui, quattro volte la spesa di Buckingham Palace in Inghilterra e portarlo a 24 milioni di euro. E poi dobbiamo decapitare del 50% tutte le spese della politica italiana abolendo immediatamente il giardino dei miracoli dei Senatori a vita, che da solo potrebbe risolvere il problema degli asili nido che mancano in Italia con personale altamente qualificato, abolire le Provincie, accorpandole ai Comuni. Ridurre del 50% il numero dei Deputati dei Senatori, dei Consiglieri Regionali, dei Segretari e Sottosegretari. Abbiamo bisogno di uno Stato di qualità e non di quantità e, novità assoluta, sarà quella di istituire l’Istituto di trenta tribuni del popolo eletti dallo stesso e con laurea in legge: quindici uomini e quindici donne per controllare e difendere il cittadino dai soprusi e leinadempienze dello Stato e sanzionarlo per direttissima.
Un’altra cosa assurda è il montepremi dell’Enalotto e del Totocalcio che assegna settimanalmente centinaia di milioni ai vincitori quando bisognerebbe invece allargare il numero dei vincitori ad almeno cento persone con premi da diecimila al massimo di duecentocinquanta mila euro.
Lo stesso provvedimento dovrà essere preso nei confronti della Rai, abolendo il canone annuale e lasciandole solamente l’introito della pubblicità come fanno tutte le emittenti televisive del mondo. La Rai non può e non deve finanziarsi due volte! Non può pagare milioni di euro per prestazioni di presentatori consociati visti, legati agli ex carrozzoni democristiani, comunisti e socialisti che si tramandano, per eredità, i programmi. Anche qui vale l’istituzione del tetto massimo di duecentocinquantamila euro l’anno di retribuzione, come diremo dopo, per tutti lavoratori pubblici e privati.
Ed infine il governo Monti, non solo deve ridurre del50% le sessantamila auto blu di cui 800 inutilizzate che sono state messe a disposizione dei precedenti governi per persone di cui vorremmo conoscere il nome, il cognome ed il perché, e tenere il restante 50% riparandole fino ad esaurimento. Quelle eliminate devono essere vendute al libero mercato dell’usato e poi il governo Monti non ne può acquistare altre quattrocento auto nuove, né piccole né grandi, con la scusa che hanno minor cilindrate delle precedenti. Se c’è crisi ci deve essere per tutti e non solo per i poveri!
Altra cosa da rivedere è RC auto che è diventata ormai una vera “manomorta” delle assicurazioni sui cittadini. Mentre potremmo pensare a un meccanismo di pagamento fatto attraverso il prezzo della benzina che mettiamo nei serbatoi visto che è spropositato senza che questa aumenti ulteriormente.
Sistema elettorale?
Il peggiore
Abbiamo il peggior sistema elettorale d’Europa il più costoso e il più pletorico. Dopo il referendum di Mario Segni per modificareil sistema elettorale in Italia, siamo passati al “mattarellum” per finire poi nella palude del “porcellum”, che di fatto ha tolto la voce al popolo italiano, per renderlo definitivamente prigioniero delle voracissime segreterie di partito, che fanno eleggere i loro uomini grazie al numero chiuso di posizione in lista, indipendentemente dal merito dei candidati.
Pensate che Cossiga disse che siamo l’unico Stato al mondo ad avere codificato per legge “l’eviscerazione di un pollo” (sic). L’Italia ha bisogno invece del sistema proporzionale puro con sbarramento al 5% come avviene in Germania e per le elezioni alle Regioni, alla Camera, ecc., per arrivare ad uniformare gradualmente il corpus juris europeo, a cui si deve adeguare anche la Magistratura.
Non può essere una Corporazione a sé, senza alcun controllo sull’efficienza e la spesa per smaltire i circa diecimilioni di cause civili e penali pendenti che danneggiano proprio i cittadini. La soluzione potrebbe essere lainternettizzazione del cartaceo dei tribunali, assumendo almeno diecimila studenti di Legge, assegnandoli a tutte le Procure di Stato. La voragine degli sprechi italiani è senza fine e sembra non esserci rimedio, la “mala” politica italiana è un filone inesauribile di perdite che supera tutti i giacimenti auriferi del mondo.
L’operazione Monti è una vera fregatura che vuole trasformarci ad uso e consumo degli interessi dei soliti noti, facendo di noi degli “avatar” sociali, pressati in un cunicolo senza via d’uscita e … , cosa più grave, senza neanche la speranza di farcela. Dopo aver tolto la pensione, ridotto i contributi sociali, fatto a pezzi l’art.18, l’italiano medio che già “non vive” sulla soglia dei mille euro al mese … come fa a pagare un iva supermassima?
Invece è imperativo categorico riparametrare tutti gli stipendi nazionali, pubblici e privati, con un tetto massimo per tutti di euro duecentocinquanta mila all’anno raddoppiando o portando la soglia minima dei salariad almeno tremila euro, lasciando alle donne la facoltà di rimanere a casa curando la propria famiglia che oggi è al collasso e alla fame. Per questo motivo lo Stato, i sindacati e la Confindustria devono ripristinare la scala mobile, perché questo è l’unico modo per il cittadino di recuperare la perdita del potere d’acquisto continuo e progressivo dell’inflazione, procurata dal dollaro americano.
Il governo tecnico di Monti non ha speso una parola sulla vergognosa pratica, tutta italiana, di uno Stato che non paga regolarmente i suoi debiti verso cittadini privati, senza pagare una lira di interesse per i suoi ritardi, ma li pretende quando a sua volta deve incassare. Nella nostra Costituzione manca il principio di rispetto e reciprocità degli oneri.
Una volta per tutte, dobbiamo mettere le mani sul nostro ordinamento scolastico. Purtroppo in questa nostra società, in cui la quantità vale più della qualità, ed i nostri giovani ormai hanno acquisito come diritto inalienabile lospreco della vita e adorano quattro cose: denaro, alcool, droga e sesso ... non riescono a portare a termine gli studi con tutte le conseguenze tragiche sociali che sappiamo. Allora sarà bene ridurre di due anni il cursus scolastico, portando le elementari a quattro anni, le medie e il ginnasio a quattro anni, in modo da portarli a sedici anni ad un diploma che permetta loro di lavorare e mantenersi dignitosamente. Per l’università, a numero chiuso, bisogna pensare ad un assegno d’accompagno fino alla laurea, per non gravare sulle famiglie, ed è necessario l’impegno del mondo del lavoro per accoglierli alla fine della laurea. Oggi abbiamo, parcheggiati, migliaia di laureandi che non termineranno mai gli studi.
Morire in Afghanistan
Ultima cosa, è quella di smettere di mandare i nostri ragazzi a morire in Afghanistan per una guerra inutile quanto falsa. Non si invade un paese straniero che non ci vuole né ci ha dichiarato guerra, con la scusa di portare pace, bombardandolo conbombe all’uranio arricchito e riempiendolo di mine antiuomo e anticarro ... ne abbiamo buttate circa quarantamilioni di pezzi ... che poi sono di fabbricazione italiana! Non siamo nemmeno riusciti a impedire le coltivazioni di oppio e di droga che sta invadendo il mondo compresa l’Italia. Questa guerra ci sta costando miliardi di euro all’anno e siamo arrivati a celebrare recentemente la messa funebre per il nostro cinquantesimo giovane caduto. Ritiriamo le nostre truppe!
Non possiamo continuare ad ospitare, a sessant’anni dalla II Guerra Mondiale, oltre cento basi americane con opzione nucleare. Dobbiamo difenderci da soli con truppe europee e nazionali, perché altrimenti rimaniamo un nano politico ed un verme militare senza spina dorsale.
Quanto alla Fiat, considerati i duecentoottantottomila miliardi di lire per cassa integrazione, erogati dall’INPS, dal 1947 al 1997, bisognerebbe nazionalizzarla prima che venga inglobata dalla Chevrolet e consegnarla ai pensionati perché sonostati utilizzati i loro soldi … Inoltre non riusciamo a capire un governo che scherza con il numero degli esodati, ossia di coloro che ha mandato in pensione anticipata senza dargliela. Si parla di circa 450.000 persone ossia di altrettante famiglie e non di 65.000. Senza capire che questa bugia contro il popolo, ha di fatto dato il ben servito al governo stesso.
Questa vergogna deve finire. Ci inorridisce il pensiero, dell’italiano medio che il quindici del mese non ha più un soldo in tasca perché il bislacco sistema fiscale e politico italiano gli ruba, a conti fatti, il 51,3% dello stipendio direttamente e anche di più indirettamente; registriamo anche 38 decessi per suicidio di imprenditori vessati dalle tasse e inseguiti da Equitalia.
Per finire, questa riflessione a 360°, ci permettiamo di ricordare che da oltre un secolo siamo sotto schiaffo della politica inglese delle “cannoniere” portate avanti da Halford Mackinder (1861-1947), per spezzare, al centro d’Europa,l’Eurasia, dalla Manica agli Urali. Azione questa ritenuta indispensabile per il dominio inglese nel mondo.
Questa situazione, per certi versi, è l’opera d’arte di un criminale che come modello ha preso, non il David di Donatello, ma il quadro di E. Munch “L’urlo”.Guglielmo Lolli Ghetti

 









   
 



 
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