DAGLI ESPERTI ISDE UN NO DECISO E DOCUMENTATO A PROGETTI DI CENTRALI A BIOGAS, BIOMASSE E IMPIANTI BIODIGESTORI
 











Si  è svolto l’incontro sul tema “Biogas, biomasse e biodigestori. Scelta ecologica o ecotruffa?”. L’incontro, promosso da numerosi comitati locali impegnati in difesa dell’ambiente e della salute, ha visto una partecipazione numerosissima ed attenta di cittadini e della stampa locale e nazionale. La Dr.ssa Antonella Litta, referente ISDE per Viterbo, nell’intervento introduttivo ha esposto le principali criticità ambientali e sanitarie della provincia di Viterbo, a cominciare da quelle determinate dall’arsenico, sostanza tossica e cancerogena, presente nelle acque destinate a consumo umano e dal gas radon, altro elemento cancerogeno presente  diffusamente nella struttura geologica del’Alto Lazio. Il Prof. Gianni Tamino, biologo di fama internazionale, professore ordinario presso l’Università di Padova e membro del Comitato Scientifico ISDE, ha mostrato chiaramente l’inutilità e la dannosità per salute e ambiente di questi impianti chevengono costantemente proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una volta realizzati, importanti incentivi economici in quanto spacciati per fonti rinnovabili quando in realtà lo sono soltanto formalmente. Il Dr. Mauro Mocci del Coordinamento dell’Alto Lazio dell’ISDE ha evidenziato con chiarezza la necessità di una rigorosa e corretta gestione dei rifiuti che, se realizzata attraverso la raccolta differenziata e “porta a porta” e con una reale politica del riuso, del riciclo e della riduzione dei rifiuti e soprattutto dei materiali da imballaggio, non avrebbe alcun bisogno della realizzazione di impianti di incenerimento, biodigestione e discariche. Gli interventi hanno dimostrato con chiarezza espositiva e solidità scientifica l’inutilità e la dannosità per ambiente e salute delle centrali a biogas, a biomasse e dei biodigestori in un territorio in cui non vi è necessità di aumentare la produzione di energia elettrica mentre si dovrebbero ridurre subito le fontid’inquinamento già presenti, a cominciare dal polo energetico più grande d’Europa, quello costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, che da oltre 50 anni immette in aria  tonnellate di gas e polveri nocivi, con danni gravi e fin mortali, per la  salute delle persone, come evidenziato anche da studi epidemiologici. Da questo incontro anche un forte e condiviso appello perché nel nostro territorio si dia la priorità, il massimo dell’attenzione e dell’impegno a programmi di tutela e bonifica ambientale, di sorveglianza dello stato di salute delle popolazioni residenti e si rifiuti decisamente e senza tentennamenti ogni altra scelta, struttura e/o impianto ad alto impatto ambientale e sanitario. On line le presentazioni e gli interventi dell’evento.

 

 









   
 



 
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