Cosa c’entra il Vaticano ?
 











L’elogio di Berlusconi a Monti è quanto di più ipocrita si sia mai ascoltato.
L’intervento di Al Fano in Parlamento, con il quale ha praticamente chiuso l’esperienza di Monti, viene contraddetto, in attesa della  scomunica dello stesso Al Fano a causa delle sue colpe, prima fra tutte avere ubbidito, per gratitudine, alle imposizioni del cavaliere che, oggi, fa retromarcia  pur di rientrare nel cono d’ombra del potere.
Anche la Chiesa sbava per un governo Monti  associato a Berlusconi "per non disperdere i voti del PdL". L’atteggiamento della Chiesa allontana i cattolici dalla religione, così maldestramente gestita da Ratzinger e dai suoi fedelissimi Bertone, Bagnasco, Ruini, e per buon peso Scola di Comunione e Liberazione, al momento nelle pesti per una delle solite truffe ordite nel segreto delle sacrestie.
Il debito pubblico  italiano sfonda il muro dei 2000 miliardi, mentre il patrimonio del Vaticano, raggiunge cifreiperboliche (superiori a 7.500 miliardi di euro) di capitalizzazione liquida, tra otto per mille, esenzione IMU,  con  IOR, Cattolica assicurazioni, Banca di Santo Spirito, Università Gemelli, Ospedali di Santo Spirito, di Bambin Gesù, Santa Maria Annunziata, Beata Vergine Santissima, San Filippo, San Pietro e Paolo, San Paolo da solo, San Giovanni, San Gerolamo, Banche, Assicurazioni, Hotel di lusso ricavati in monasteri, scuole parificate e diplomifici, cumuli di oro e di gioielli, paramenti di altissimo valore e una infinità di altre iniziative commercial industrial bancarie tutte esentasse e spesso finanziate da lasciti  (da Guido Vicario)
Quindi c’è l’immenso patrimoni  immobiliare esentato dall’IMU, nonché la miriade di Chiesa sparse nel territorio nazionale che stanno diventando altr’e tante sedi politiche della destra berlusconiana.
Non parliamo nemmeno dell’immenso patrimonio artistico che ogni giorno si arricchisce di donazioni di opere d’arte daparte dei nuovi artisti che possono aggiungere al loro curriculum l’informazione di avere una loro opera accettata dai musei vaticani: i sotterranei  del Vaticano ne sono pieni.
E’ stato Bertone a sollecitare un incontro tra Monti e Al Fano, che dovrebbe essere foriero di un chiarimento da genuflessione, avente lo scopo di riposizionare Berlusconi  al centro della vita politica per continuare nella sua opera di protezione dei grandi capitali e impedire ogni politica sociale che risollevi la nazione; anche le motivazioni del Vaticano ripetono le parole di Berlusconi, fornendo loro un avallo che dovrebbe risultare autorevole come “ per evitare che la nazione cada nelle mano delle sinistre”.
Una attività, quella del Vaticano lontanissima dal “date a Cesare…” perché dimostrano di esigere ciò che è di Dio, anche travisandone l’insegnamento, e ciò che appartiene a Cesare; da ciò rinasce la simonia, gestita dall’attuale Vaticano senza nessun pudore, fornendo avalli politici incambio di protezioni  economiche.
Ciò che non torna nel ragionamento di Berlusconi è l’affermazio0ne che i “moderati” ai quali si appella, costituirebbero la maggioranza del paese. La cosa era possibile in ben altri periodi quando ai “moderati” apparteneva la piccola e media borghesia, quella che forma il nucleo centrale della democrazia e della tendenza al progresso e allo sviluppo. Ora la piccola e media borghesia del lavoro è stata impoverita dalla gestione finanziaria dell’economia, con il risultato delle piccole aziende che chiudono, disperdendo un patrimonio di lavoro e trasferendo la stessa borghesia nel novero dei bisognosi, acuendo lo stato di disagio della classe operaria senza lavoro e priva di speranze. Di tutto ciò il Vaticano degli attuali “prìncipi” se ne frega, guarda ai suoi interessi e favorisce solo chi garantisce la continuità delle protezioni godute; in ciò Berlusconi è maestro “forte coi deboli e debole coi forti”, garantendosi, cos’, appoggi e consensiche promuovono i soliti per punire i più deboli.
Sarà così che il laicismo diventerà anticlericalismo, se il Vaticano dovesse proseguire sulla via di Mammona.
Rosario Amico Roxas
Cattolico critico
Sempre più lontano
Dall’attuale Vaticano









   
 



 
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