"Centrali a biogas e a biomasse: scelta ecologica o ecotruffa?" ha segnato una svolta nella qualità dell’informazione, fornendo elementi imprescindibili dal quadro d’insieme in cui va ad innestarsi in modo mistificatorio la precisa volontà politica ed economica di diffondere in tutto il territorio italiano centinaia di centrali a biomasse e a biogas. Da tempo si cercava di avere un’informazione più completa, svincolata da qualsiasi interesse affaristico e correlata alla realtà già drammaticamente insalubre e inquinata del territorio; il tristemente noto “effetto cumulativo” o “cocktail”. Per questo è stato scelto di far parlare esponenti della biologia e della medicina perl’ambiente, noti per la loro indipendenza dai circuiti lobbistici e per il loro costante impegno sia in campo accademico sia all’interno della realtà sanitaria e ambientale del territorio. La visione globale del territorio, unita alla corretta gestione del ciclo dei rifiuti e dei beni comuni, getta le basi per un nuovo modello socio-economico-politico volto ad infrangere la logica dell’emergenza e a tutelare i delicati equilibri naturali del pianeta. Gli interventi dei relatori, oltre a far emergere preziose informazioni omesse in altre sedi, hanno messo a fuoco il ruolo che un cittadino ideale dovrebbe avere per difendere il proprio territorio, la propria salute fisica e psichica, e nei confronti delle Amministrazioni locali. Il percorso da “suddito” a “cittadino” implica ovviamente una presa di coscienza a tutto tondo e la rinuncia a una visione parcellizzata della realtà: non si può guardare il dettaglio senza vedere il quadro d’insieme, senza cogliere le "sottili", spesso invisibili interazioni tra ambiente-salute-materia-futuro, come non si possono subire scelte cosiddette “energetiche” senza immaginare quali saranno le relative conseguenze tra una decina d’anni, o non tener conto dei cambiamenti climatici, del livello di corruzione esistentein Italia, della pessima qualità dell’aria, della cattiva politica che favorisce il profitto, o di quell’avida attitudine imprenditoriale abilmente trasmigrata nell’universo della cosiddetta “green economy”. E infine, non si può non tener conto che dietro all’attuale modello di sviluppo economico lineare, chiamato impropriamente globalizzazione, c’è una sciagurata politica di sfruttamento delle rimanenti risorse del pianeta che porterà inevitabilmente l’Occidente ad ereditare dittature già esistenti in altre parti del pianeta (dittatura dell’acqua, del cibo, della salute, del lavoro, ecc.) e il pianeta a non reggere più l’elevato ritmo di produzione del rifiuto per mano dell’uomo e lo squilibrio tra CO2 e Ossigeno. In poche parole, ilcittadino è chiamato a fare un salto di qualità per vedere oggi come sarà il domani, e diventare Responsabile delle proprie scelte, dei propri orientamenti e, inevitabilmente, dei propri silenzi. Il discorso sulle centrali a biomasse e a biogas (a derrate alimentari o a forsu, frazione organica rifiuti solidi urbani) è stato affrontato dai relatori del Convegno proprio in quest’ottica più ampia, con richiami continui all’inevitabile visione d’insieme che un Amministratore illuminato deve avere prima di deliberare certe scelte e al ruolo centrale che un cittadino attivo dovrebbe esercitare. Questo documento è la ricostruzione “completa”: Dottoressa Antonella Litta,Professor Gianni Tamino,Dottor Mauro Mocci
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