Centrosinistra. Bersani è andato a Canossa
 











Bersani-Vendola

I giochi sembrano fatti, con Bersani, Vendola e Monti pronti a governare assieme a meno che Berlusconi o Grillo non ci mettano lo zampino. Logicamente nessuna meraviglia o sorpresa al patto scellerato.
“Noi siamo prontissimi a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo. E quindi certamente anche con il professor Monti”, questo il passo di Bersani verso l’abbraccio con l’uomo delle banche. Come abbiamo già detto: nessuna sorpresa per il progetto della dirigenza del Pd.
E’ noto infatti da un bel po’ di tempo, come più volte espresso da D’Alema. Anche se poi Casini, Vendola, Bersani e lo stesso Monti fanno finta di darsele di santa ragione. La cosa vergognosa è che il disegno era già nell’aria dai tempi della caduta del governo Berlusconi, altrimenti sarebbero andati al voto vincendo a mani basse. Invece non lo hanno fatto, mettendosi al servizio del governo tecnico assieme a Pdl e Udc. Ilmotivo è piuttosto semplice: la Bce, l’Ue e i mercati lo avrebbero subito fatto saltare per aria. Senza il pass dei poteri internazionali non si va da nessuna parte. E per stare nell’eurozona delle banche occorre tenersi stretto l’uomo delle banche. Berlusconi sarà pure impresentabile e buffone ma questi sono davvero ignobili. Fingono di avere posizioni diametralmente opposte sulle politiche economiche, sul lavoro e sulle pensioni ma poi convolano a nozze. E soprattutto vanno a prendere ordini a Berlino, come ha fatto il segretario del Pd. “Vedrei volentieri se, ad esempio, il Parlamento italiano e quello tedesco convocassero un’assise congiunta sul futuro dell’Europa, aprissero una discussione politica”, questo ha detto Bersani dalla capitale tedesca. Aggiungendo poi che “la predisposizione dell’Italia e della Germania verso una più genuina unione politica potrebbe essere un buon modello per altri”. Insomma il numero di camerieri alla corte della Merkel cresce a dismisura. Bersani èandato a farsi benedire dai poteri forti. “So bene che la Germania i compiti a casa li ha fatti, ma deve riconoscere che l’euro le ha dato un vantaggio enorme nell’assetto dell’economia reale, avendo fatto i suoi compiti. Adesso però bisogna mettere in equilibrio quest’Europa: bisogna avere una visione più strategica dell’Europa, se no può scoppiarci nelle mani il progetto europeo”. E’ bene dunque prepararsi ad altri sacrifici immani, qualora dovesse andare a Palazzo Chigi il trio Bersani-Monti-Vendola. Altro che l’essere alternativo di Nichi. Berlusconi sarà pure disgustoso ma questi sono dei perfetti camerieri. E poi francamente il fatto che il Berlusca sia così osteggiato dalla finanza e dai poteri europei quasi quasi ce lo fa vedere in un’ottica diversa. A questo punto anche l’astensione non avrebbe più valore. Se il trio di camerieri vestiti da riformisti non si può assolutamente votare, allora non resta che turarsi il naso e votare Berlusconi oppure il M5S. Anzi questa sarebbeforse la scelta migliore. L’unico problema del movimento di Grillo è legato solo ad una questione di numeri. Al momento è il terzo partito, dopo Pd e Pdl. E quindi solamente con un exploit degli ultimi giorni si potrebbe arrivare ad un sorprendente traguardo. Mandarli a casa tutti è un sogno possibile. Però il rischio di un Monti bis con i valletti Bersani, Vendola e Casini è più che mai concreto. Bersani potrà pure andare a Palazzo Chigi ma il vero deus ex machina sarà il Professore. In nome dell’antiberlusconismo si sta mettendo in piedi un altro quinquennio di misure ammazza lavoratori, famiglie e imprese.
Dare il potere nelle mani degli eurocrati vuol dire rinunciare del tutto alla nostra sovranità e alla nostra dignità. Saremo solo degli schiavi in una patria della grande finanza.
Bersani, Prodi, Napolitano, Ciampi, Monti e Casini ci hanno portato nell’euro della miseria. E l’unico voto utile per uscire da questo incubo è quello di non votare questa gente. “Noi abbiamovoluto Monti, noi abbiamo affrontato il popolo che ha visto la riforma del lavoro e delle pensioni. Ci riteniamo protagonisti nel bene e nel male di questo anno e mezzo”, questa la confessione del segretario del Pd. E poi Vendola e Fassina hanno pure la faccia tosta di dire che cambieranno la riforma Fornero. Possibile che l’antiberlusconismo accechi a tal punto le coscienze? Pur di andare al governo Nichi si vende la sua storia. Merito di una visione? michele mendolicchio

 









   
 



 
26-10-2015 - Italicum, 15 ricorsi in Corte d’appello su premio di maggioranza e ballottaggio. Due quesiti referendum in Cassazione
22-09-2015 - Perché l’Italia può e deve uscire dall’euro
10-09-2015 - La rottamazione del Mezzogiorno
09-08-2015 - I punti principali della riforma Costituzionale
07-07-2015 - Emiliano: Nomina la nuova Giunta
27-02-2015 - Milleproroghe, il dl è legge
26-02-2015 - Assunzioni irregolari a Firenze, Renzi assolto perché “non addetto ai lavori”
23-02-2015 - Milleproroghe: i partiti incassano senza trasparenza. Renzi proroga donazioni e rendiconti
16-02-2015 - La Repubblica extra-parlamentare
12-02-2015 - Seduta fiume su riforma Senato, passa il federalismo fiscale ma trattativa Pd-M5s fallisce
11-02-2015 - Riforma del Senato, intesa dopo la bagarre: ampliati di un terzo i tempi per la discussione
02-02-2015 - Mattarella, e la sua ”schiena dritta”
13-01-2015 - La Pa dà l’addio alla carta: in un anno e mezzo si passerà al digitale
11-01-2015 - La Salva Silvio salva anche i banchieri. E Renzi perde consenso
09-01-2015 - Renzi frena il toto-Colle e bacchetta la minoranza dem: "Serve un presidente per le riforme"

Privacy e Cookies