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Matrimonio all`italiana. Quando l’inciucio nasce sotto un cavolo protetto |
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Il Pd è come quelle persone che si tengono a galla pur non sapendo nuotare. Indubbiamente i 40 giorni a mollo di Bersani cominciano a costituire un problema. Non per niente i renziani mostrano un certo… disfattismo. E quindi Renzi dice basta: o si stringe con il Pdl o si va al voto. Francamente i renziani ci sono simpatici, perché tutto sommato non la mandano a dire. Quando c’è da criticare non si tirano indietro. Certo sono fortunati perché in altri tempi li avrebbero subito additati come nemici del popolo e quindi inviati in un bel soggiorno nei gulag. Renzi e i suoi supporter sono considerati dai giovani turchi e dalla base post-comunista come dei Cavalli di Troia, inviati dal Cavaliere di Arcore. E per questo ogni volta che parlano vengono subito subissati di critiche. Non si tratta certo di servi del Berlusca ma di persone che vogliono il superamento di questa superiorità morale che da tempo infetta il Pd. Chiaramente il modello portato avanti da Renzi non è che ci convinca granché. Prendere come modello Clinton, Blair e lo stesso Obama non ci sembra proprio il massimo. Oltretutto Clinton è il principale responsabile di questa crisi con la sua scelta di abolire i paletti messi da Roosevelt nel ’29. Ora le banche possono di nuovo giocare al buio con i soldi dei risparmiatori. Blair invece è uno dei maggiori responsabili dell’attacco all’Iraq che nulla aveva a che fare con i fatti del 2001. Prove false per convincere l’opinione pubblica. E questo non può che destare un senso di schifo per questi personaggi. Obama poi aveva promesso di chiudere quel vergognoso campo di tortura che si chiama Guantanamo e che invece è ancora attivo. Oltretutto le sue politiche di pseudo uguaglianza sociale stanno facendo precipitare diverse categorie di lavoratori in piena povertà. Comunque sia Renzi ci è simpatico. Probabilmente perché ha quella arroganza giovanile che lo fa sembrare diverso da certi schemi da dopoguerra. Però francamente l’inciucio non ci piace. Solo che se lo fa Bersani, purché si dica il contrario, va bene mentre se lo fa Renzi è un figlio del Berlusca. O meglio un Cavallo di Troia del Cavaliere. La cosa disgustosa è che questa sceneggiata del mai accordi col Berlusca va avanti da 40 giorni ma senza convincere nessuno se non i vecchietti delle primarie. Bersani e la sua corte fingono di non voler stare nel castello maledetto ma nello stesso tempo girano di notte in cerca del Dracula di Arcore. Solo che non possono dirlo altrimenti il dissanguamento di voti cresce. E così si rimettono nelle mani di Napolitano, con la speranza che gli tolga le castagne dal fuoco. Il Colle infatti sta operando in modo tale che l’inciucio non venga recepito tale. E così molto probabilmente il suo successore sarà un personaggio gradito anche al Pdl. Ovviamente non sarà la Bonino, nonostante il gradimento della Carfagna. Francamente non è un nome spendibile. E non ci puntiamo nemmeno un euro. Comunque siamo più che mai convinti che sotto la spinta del padre nobile del Colle anche i riottosi giovani turchi dovranno far buon viso a cattivo gioco. A Napolitano non si può dire di no. E questo nonostante lo schiaffo a Bersani. Brucia ancora il mancato pieno incarico per tentare di formare un governo. Ma di più dovrebbero bruciare le false convinzioni di una certa dirigenza impettita. Si pensava di fare un po’ di scouting nelle file del 5 Stelle perché convinti di avere molte affinità ideologiche. Invece è andata male. Tutta colpa delle giovani marmotte piddine e di quelle vendoliane che con la loro spocchia pensavano di avere il dono dell’acquisizione in cambio di qualche poltrona. Il mercato delle vacche non ci sarà, almeno finché Grillo sarà ai comandi di questo movimento. La soluzione non può venire da accordi sottobanco e con la finzione di paletti antiberlusconiani ma attraverso un ritorno immediato al voto. Anche con il Porcellum che sicuramente non verrà abrogato nemmeno dai 10 saggi. michele mendolicchio |
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