Dall’Ue più flessibilita sui bilanci. Letta esulta, ma e quasi un bluff
 











-Ce l’abbiamo fatta!>. Esulta via twitter Enrico Letta all’annuncio del presidente della Commissione europea Barroso: domani mattina a Strasburgo verra decisa una maggiore flessibilita di bilancio nel 2014 per i Paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo, che e proprio il caso dell’Italia, per permettere (sulla carta) maggiori investimenti produttivi e per rilanciare la crescita. L’idea e quella di concedere deviazioni temporanee al Patto di stabilita che consentiranno , cofinanziati dalla Ue.
La Commissione Ue, ha detto Barroso, . Premesso questo, il capo dell’esecutivo di Bruxelles ha annunciato che, valutazione per e Patto del Paese specifiche raccomandazioni nelle fissati termine medio obiettivi gli verso strutturale deficit percorso dal temporanee deviazioni caso permetteremo stabilita, rispetto pieno nel sempre 2013, il bilancio risultati 2014 nazionali bilanci>. Queste deviazioni, ha sottolineato Barroso, . I dettagli, ha concluso il presidente della Commissione, saranno spiegati in una lettera che il commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn inviera .
Dettagli che ancora mancano, ma Palazzo Chigi e gia tutto un gongolare. europee. Istituzioni le rapporto tutti importante piu forse - nota una spiega risultato soddisfazione grande raccoglie italiano>. In effetti sarebbe un successo prima di tutto di Letta, che non ha accolto l’invito di chi (prima di tutti Berlusconi) gli consigliava di prendere esempio da alcuni paesi stranieri che avevano sforato il tetto del 3%. Come la Francia di Hollande, che chiudera il 2013 con un disavanzo di 3,9%. L’Italia al contrario a fine maggio e uscita dalla procedura d’infrazione per il disavanzo eccessivo. Avviata nel 2009, dopo un picco del 5,5% del Pil nel 2009, il disavanzo pubblico italiano e stato progressivamente ridotto fino ad arrivare al 3% del Pil entro il termine fissato dal Consiglio Ue. Il tutto con enormi sacrifici in termini di mancati investimenti. Ora il arrivato dalla Commissione Ue. Ma il condizionale e dobbligo, perche vale forse la pena sottolineare le parole , che lasciano presagire che le "deviazioni" saranno poca cosa, insufficienti a invertire la rotta della crisi e della recessione, in gran parte determinata dalla massiccia iniezione di denaro (milioni e milioni di euro) per tenere in piedi le banche e il sistema finanziario a scapito dell’economia reale, delle famiglie e dei lavoratori.
Pochi soldi, dunque, che non cambieranno la sostanza della situazione, e che oltretutto sono gia destinati alle grandi opere, in particolare  quelle dei trasporti. Sara, come diceva Andreotti, che a pensare male si fa peccato, ma questa operazione di dei vincoli di bilancio piu che un tentativo di risolvere i gravi problemi economici dei paesi in difficolta (Italia innanzitutto) sembra un bel regalo soprattutto a quei settori economici interessati all’alta velocita (attualmente al palo proprio per la mancanza di finanziamenti, soprattutto pubblici).
Di qui il giudizio negativo di Rifondazione comunista: e la , commenta
Paolo Ferrero, segretario del Prc. Il governo almeno .
La precisazione Ue
A peggiorare il quadro (e a gelare i facili entusiasmi) ci pensa la stessa Commissione europea, precisando meglio i contorni dell’operazione. E cioe chiarendo che la flessibilita sull’uso di investimenti produttivi e che la deviazione consentita permette semplicemente una maggiore flessibilita sugli obiettivi di medio termine, ossia il pareggio di bilancio in termini strutturali. Tradotto: non si tratta di scorporare alcuni investimenti dal computo del
deficit, ma semplicemente di deviare temporaneamente dall’obiettivo concordato per ciascun paese, che per l’Italia e il pareggio di bilancio. Insomma, Barroso con la dichiarazione di oggi ha solo voluto chiarire quali sono gli investimenti consentiti per questa temporanea deviazione, e cioe i cofinanziamenti nazionali dei progetti Ue. E nient’altro. Romina Velchi