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Datagate, il volo di Morales "dirottato" a Vienna.
Il diniego italiano al sorvolo dell’aereo di Morales: un atto di vergognosa sudditanza agli Usa |
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Con quali parole si può definire il vergognoso rifiuto dei paesi europei di accogliere l’aereo presidenziale boliviano, con a bordo Evo Morales, nel proprio territorio e il divieto di sorvolo da essi emanato nei suoi confronti? L’unica definizione possibile è quella di un atto di pirateria internazionale, un sequestro di persona di fatto, agito nei confronti di un legittimo capo di stato di uno stato sovrano ad opera di paesi che ancora oggi non hanno dato spiegazione alcuna sull’inaudita decisione. Per negare l’utilizzo dello spazio aereo per sorvolo ed atterraggio, deve esserci una ragione plausibile. Qualcosa che giustifichi una misura prevista solo in situazioni estreme e di emergenza. Ovvero nel caso venisse ravvisato un pericolo per la sicurezza nazionale degli stati in questione. La bugia inoltrata dagli Stati Uniti secondo cui a bordo dell’aereo presidenziale boliviano si trovasse Snowden, l’ex agente Cia che ha rivelato come gli Usa spiino tutto il mondo, non è in alcun modo ragione sufficiente a negare ad un aereo presidenziale di sorvolare il proprio spazio aereo. Addirittura di negare la possibilità di un atterraggio necessario per questioni tecniche, ovvero il rifornimento, senza il quale l’aeromobile sarebbe rimasto senza carburante, schiantandosi. Il comportamento degli stati europei non è stato né di prudenza, né difensivo, ma un vero e proprio attentato alla sovranità di uno stato e all’incolumità del suo Presidente, per il solo sospetto di trasportare a bordo un richiedente asilo politico. Un atto vigliacco, di sudditanza agli Usa e alla Nato, di vergognosa e supina subordinazione agli Stati Uniti, paese che ci comanda e che ci spia. La gravità dell’accaduto dipende anche da un’altra questione , su cui si fino ad oggi si è fatta poca chiarezza, e su cui sarebbe bene che qualcuno, nel Parlamento italiano, oltre ad occuparsi dei destini di Daniela Santanchè o delle beghe interne al Pd, chiedesse conto al governo bipartisan. Chi e perché ha deciso in Italia di negare l’autorizzazione al sorvolo? Come mai tutti i paesi Nato si sono allineati? Hanno deciso i governi o è stata la Nato a suggerire alle autorità dei paesi in questione di mettere in atto questa sconsiderata azione che, lo ricordiamo, ha messo in pericolo di vita Morales e tutti coloro che erano a bordo? Lo chiediamo e continueremo a farlo. Quale livello politico del governo italiano è stato avvisato e ha avallato la decisione: il Ministero della difesa, quello degli esteri, la presidenza del consiglio, oppure è stata direttamente la Nato a dare l’ordine a cui si sono allineati i suoi membri? Perché sarebbe quanto mai curioso che una decisione di questa portata sia stata presa da qualche oscuro o anonimo funzionario, senza che il governo italiano ne fosse al corrente. Noi crediamo che quanto sia accaduto non possa essere lasciato passare come un problema di secondo piano. E’ una questione che ha a che fare con la nostra sovranità, o meglio con quel poco che ne rimane. Chi ha deciso, Letta, Bonino, Mauro? Se non loro chi? Questo governo è, lo sappiamo, il garante di poteri prima di tutto sovranazionali. Prima che rispondere al popolo italiano, risponde alle oligarchie finanziarie internazionale e al potere euro atlantico. Prima se ne va e meglio sarà per l’Italia. Ma nel frattempo, se qualche deputato di buona volontà ponesse queste questioni nelle dovute sedi, aiuterebbe a chiarire come veramente sono andate le cose e qual è il livello di sudditanza del nostro paese e dei suoi governanti. Sudditanza confermata anche dal fatto che «l’Italia non darà asilo a Snowden» come ha detto Emma Bonino adducendo l’assenza «di basi tecniche e politiche per accogliere la richiesta». Fabio Amato Il ministro degli Esteri boliviano, David Choquehuanca, ha riunito una conferenza stampa di emergenza per denunciare quella che ha definito "un’ingiustizia nata da sospetti senza fondamento", negando che Edward Snowden si trovi a bordo dell’aereo con il quale il presidente Evo Morales stava rientrando nel suo Paese. Choquehuanca ha raccontato che circa mezz’ora prima di arrivare a Lisbona per uno scalo tecnico sul volo Mosca-La Paz, le autorita portoghesi hanno segnalato all’equipaggio che avevano revocato il suo permesso di atterrare nell’aeroporto della Capitale. Poco dopo, ha aggiunto, anche le autorita francesi hanno comunicato ai responsabili del volo una decisione analoga, obbligando l’aereo a volare fino a Vienna, dove finalmente e potuto atterrare. La polizia dell’aeroporto di Vienna, in mattinata, ha perquisito l’aereo di Morales e non ha trovato traccia a bordo dell’ex analista della Cia. Dopo oltre dieci ore a bordo del suo aereo, Morales si e chiesto - visibilmente stanco - se fosse stato sequestrato o arrestato. Poi ha dato sfogo a una durissima reazione: "Non sono un criminale" ha sbottato il presidente boliviano. L’ambasciatore boliviano presso le Nazioni Unite, Sacha Llorenti, ha detto oggi che il suo Paese ha presentato una denuncia al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, perche il presidente Evo Morales e stato vittima di "un atto di agressione" da parte di vari paesi europei e che "la vita del presidente, della sua delegazione e dell’equipaggio e stata messa in pericolo". "Denunciamo dinanzi alla comunita internazionale un atteggiamento non amichevole e di palese aggressione’’ da parte di Francia e Portogallo nei confronti di Evo Morales: l’aver negato l’accesso all’aereo presidenziale costituisce una ’’violazione della Convenzione di Vienna’’, ha ribadito l’ambasciatore boliviano a Roma Antolin Ayaviri Gomez. ’’Non c’e giustificazione. Non soltanto il popolo boliviano, ma tutti sono dispiaciuti di quanto accaduto’’ che testimonia ’’cio che l’imperialismo fa con i popoli’’. Cosi anche il vicepresidente boliviano, Alvaro Garcia Linera, che ha denunciato il sequestro di Evo Morales "da parte dell’imperialismo in Europa". Kirchner: ’’Tutti pazzi’’. "Sono tutti pazzi": con queste parole la presidente argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, ha criticato la vicenda sul suo account Twitter. ’’Sono tutti pazzi, ed e un giudizio definitivo. I capi di Stato e il loro aereo godono di una immunita totale, non e possibile questo grado di impunita’’, ha scritto Kirchner. Il divieto di entrare nel proprio spazio aereo di Francia e Portogallo al volo con il presidente boliviano Evo Morales, per il timore cha a bordo ci fosse Edward Snowden, ha subito suscitato le reazioni della Bolivia, oltre al Venezuela e all’Ecuador. La Paz e Caracas hanno chiesto una riunione di urgenza dell’Unasur, il gruppo regionale sudamericano creato anni fa dal Hugo Chavez. Su Twitter il ministro degli Esteri dell’Ecuador, Ricardo Patino, scrive: "Ho appena parlato con il ministro degli esteri del Peru, Eda Rivas. Il Peru (presidente pro tempore dell’Unione delle nazioni sudamericane, ndr) ha chiesto ai paesi dell’Unasur la disponibilita per una riunione urgente dei presidenti domattina". Qualche ora fa, il presidente del Venezuela Nicolas Maduro (che su Twitter ha manifestato il proprio appoggio al collega boliviano, affermando che ’’sono state violate tutte le immunita internazionali che proteggono i capi di Stato’’ a causa dell’ ’’ossessione imperiale’’), aveva detto che Snowden deve essere "protetto", ricordando che si tratta di un giovane "che ha osato dire delle verita sul tentativo dell’impero americano di controllare il mondo". Paolo Ferreo (Prc): " I servi scemi degli Usa - che vogliono vendicarsi di Snowden - continuano ad obbedire anche se spiati. Piena solidarieta al Presidente Morales e a Snowden, uomini liberi che si battono per un mondo libero". |
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