|
|
Arriva la Nato economica. Chi la fermera? |
|
|
|
|
|
|
|
|
Arriva la "Nato economica", cioe il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP). Parte in sordina, <senza rulli di tamburo>, <perche questo negoziato e destinato ad aggravare pesantemente i disastri della globalizzazione neoliberista. Alla base di questo trattato vi e infatti l’idea di estendere ulteriormente le follie del "libero mercato", che distruggera l’agricoltura italiana, larga parte della nostra industria e obblighera alla privatizzazione dei servizi pubblici e della sanita, considerando l’ambiente una merce>. Da chi ha avuto il mandato Enrico Letta per dare il via libera dell’Italia a questo trattato? Infatti, l’organismo che si occupa di questo processo e una nuova istituzione sovrannazionale, fatta di non eletti e chiamata Consiglio Economico Transatlantico, creato nel 2007, alla vigilia della grande crisi. Il Trattato andra a comporre una temibile trilogia assieme al Fiscal compact e alla riscrittura della Costituzione che il governo Letta sta per riscrivere nei prossimi diciotto mesi con modalita che blocchino perfino il ricorso a un referendum costituzionale. L’unica riforma urgente, che blinderebbe il senso della Carta, secondo i costituzionalisti "non saggi" sarebbe proprio l’introduzione della possibilita per i cittadini di pronunciarsi sui trattati internazionali. Il 17 giugno a Lough Erne, in Irlanda del Nord, si e aperto il Summit del G8. Come primo importante risultato del summit, Ue e Usa hanno annunciato l’avvio ufficiale dei negoziati sull’accordo bilaterale di libero scambio. Lo stesso giorno, il presidente della Commissione europea, Jose Barroso, e il presidente americano, Barack Obama, hanno annunciato che l’8 luglio Usa e Ue avvieranno il primo turno di negoziati del TTIP che si prevede portera rispettivamente all’Ue e agli Usa 119 miliardi di euro e 95 miliardi di euro di introiti commerciali. Il 17 giugno, la Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione, definendo gli 8 obiettivi dei negoziati del TTIP, ivi comprese l’ulteriore apertura del mercato e l’eliminazione delle tariffe commerciali. Il Transatlantic Trade and Investment Partnership, e un trattato tra Stati Uniti ed Unione Europea in corso di negoziazione. Il disegno del negoziato e partito con grandi ambizioni: delineare un’area di libero scambio transatlantico, la piu grande al mondo, che consolidi i rapporti di partnership economica e alleanza politica tra Usa e Unione Europea, come riporta il Sole24ore.com. "Quattro milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde dell’Atlantico". Ma c’e chi non riesce a fidarsi degli annunci roboanti. E’ il caso dell’associazione USA "Public Citizen" che denuncia come le "armonizzazioni" delle leggi, conseguenti alla necessita di creare questo mercato unico transatlantico possano ingenerare problemi di democrazia e sovranita nazionale, <Cercare di eliminare una grande fascia di differenze normative attraverso un accordo commerciale avrebbe un costo democratico perche si sta portando via un potere dagli elettori>, ha detto Ben Beachy, direttore di ricerca presso di Public Citizen Global Trade Watch. Le armonizzazioni normative potrebbero rendere vane tante battaglie, finora vinte ad esempio, sugli ogm, che in USA sono percepiti in maniera molto differente che in Europa e largamente diffusi, insieme a tante altre sostanze contenute nei cibi, ancora vietate nel vecchio continente. Cosi a rischio ci saranno tanti diritti e tutele che i cittadini europei ancora avevano, in tutti quei settori che andranno omologati per rendere possibile il libero scambio e che vanno dai quello farmaci alle automobili, dalla privacy alla sicurezza. Checchino Antonini |
|