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Lesina -Fg-, Spiagge libere trascurate dai Comuni |
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Migliaia di contenitori in plastica, mucchi di cassette vuote per la pesca in polistirolo scarventate dal mare a bordo spiaggia fino a ridosso della pineta, diversi bidoni in metallo per il trasporto di solventi tossico nocivi, secchi, materiale ferroso, ma anche: grandi boe in PVC, gomme esauste, vetro, tronchi di legno, rifiuti tessili, pezzi sparsi di tapis roulant?, persino frammenti di barche, oltre a pesanti gravitelli arrugginiti in ferro pieni di cemento. Questo è lo spettacolo indegno, indecoroso, e forse a rischio salute, che si estende per almeno 10 chilometri di spiaggia libera da est ed ovest di Lesina lungo la località balneare di Torre Fortore, ragionevolmente fatta eccezione degli stabilimenti privati.. “E’ un’immagine immutata da anni”, a detta di lesinari, e turisti locali: “abituè nonostante tutto” per convenienza, e distanze ridotte che separano Marina di Lesina da buona parte dei paesi dell’AltoTavoliere. A nulla pare siano servite le istanze presentate all’Ente locale per denunciare la cattiva gestione di 24 chilometri di spiaggia ricadenti sotto la sua competenza. “Se alla crisi economica – si domanda un vacanziere di Lucera - si aggiunge anche il lassismo, e la mancanza di un piano di previsione per la raccolta dei rifiuti spiaggiati, almeno un mese prima dell’inizio della stagione balneare, come si può pretendere di creare affiliazione nei turisti, e promuovere un territorio con enormi potenzialità. Ma soffocato dalla pigrizia di governanti, che lamentano la mancanza di fondi, da aziende di igiene urbana inattive, o ritardatarie nella promessa d’intervento, che cambiano spesso nome, da cattive abitudini, mancanza di educazione e rispetto verso l’ambiente da parte degli stessi cittadini?” “Sono andato a protestare dal Sindaco di Lesina, l’architetto Pasquale Tucci – ha dichiarato Daniele Benini, turista romano, ma romagnolo di origine, intervistato da Affaritaliani.it a margine dell’iniziativa “turisti-spazzini”, che lo ha visto insieme a famiglia ed altri pendolari di Apricena, San Severo, San Paolo, Lucera, Poggio Imperiale, e la stessa Lesina, raccogliere rifiuti lungo il tratto di spiaggia, che si estende da Lido Sirena in direzione Torre Mileto. In cambio il Comune di Lesina si è mostrato generoso dotando il gruppo di volontari di circa 50 sacchi neri per la spazzatura e diverse paia di guanti. “I rastrelli, e le pale – precisa Daniele – li abbiamo chiesti in prestito ai titolari del Lido confinante. Secondo il primo cittadino – continua Benini, anche Pastore della Chiesa protestante romana in tre comunità tra filippine, sudamericane e reatine - il ’temporaneo’ disservizio è imputabile, da una parte alla mancanza dei fondi previsti per la raccolta dei rifiuti spiaggiati, dai mancati trasferimenti statali, e da ritardi no ben specificati da parte della nuova azienda vincitrice dell’appalto del servizio di igiene urbana, con la quale si terrà presto un incontro per affrontare il problema.” Si parla della Teknoservice S.r.l., società specializzata nella raccolta di rifiuti eterogenei con sede legale in Piemonte, e filiali dislocate in tutta Italia. “Fatto stà – aggiungono Debora e il fidanzato argentino Pablo Zanelli - che la situazione sui litorali romani, e persino in Argentina è nettamente migliore a parità di tasse pagate.” Ines Macchiarola-affaritaliani |
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