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Autunno caldo, Bonanni fa melina e si vede. I sindacati di base fanno sul serio
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Ce lo vedete voi il signor Raffaele, ’cattivissimo’, Bonanni, un uomo per tutti i governi e anche oltre, a proclamare lo sciopero generale contro il blocco della contrattazione nel pubblico impiego il prossimo autunno? No. E avete ragione. Eppure lui si agita. Si agita con il tipico stile cislino fatto di minacce roboanti. L’uomo che non solo ha tentato di emarginare la Cgil ma ha anche fatto del “patto ad oltranza” con i vari governi di qualsiasi colore e composizione la sua filosofia d’azione, ora fa l’arrabbiato. La verità è un’altra. La verità è che questa storia del mancato rinnovo del contratto del pubblico impiego sta portando in piazza alcune categorie inedite nel panorama delle mobilitazioni. Oltre alla scuola, infatti, a minacciare il blocco totale sono questa volta i medici e anche i poliziotti. E così il Bonanni, che non è uno stupido, sindacalmente parlando, eccolo correre ai ripari per tentare di mettere una pezza. Che stavolta rischia veramente di essere più grande del buco. Sono anni che la Cisl organizza passeggiate prefestive al posto degli scioperi, coinvolgendo proprio il pubblico impiego, la sua cateogoria di riferimento. Ed ora ecco che il suo leader se ne esce con il progetto della protesta totale. E’ poco credibile ovviamente. E lo è anche perché ha appena accettato di aprire un tavolo di confronto sul pubblico impiego in cui si parla si di contratto ma a cominciare dalla parte normativa. Lui lo vuole condire, il tavolo, con altre fandonie, tipo gli “sprechi” e le "ruberie" (un altro suo cavallo di battaglia) senza capire che i lavoratori vogliono l’aumento in busta paga. Sono stanchi di anni e anni di promesse in cui il loro mensile tra aumento dell’inflazione e perdita oggettiva ci ha rimesso più del 6%. Se a settembre il governo confermerà il blocco degli stipendi per gli statali, la Cisl è pronta allo sciopero, dice Bonanni. In un’intervista al Messaggero, in realtà la parola ‘sciopero’ non viene mai pronunciata in modo chiaro. "Faremo ciò che riterremo opportuno. E’ chiaro che non staremo fermi", avverte. E poi aggiunge: "Sicuramente faremo scattare la mobilitazione, cioè lo sciopero"."E’ inaccettabile - ritiene Bonanni - che da una parte si blocchino gli stipendi e dall’altra continuino gli sprechi". Quindi, "è necessario un chiarimento, ma questa volta a tutto campo e non soltanto sul pubblico impiego". Questo discorso del “confronto a tutto campo”, come dicevamo, è l’escamotage trovato da Cgil, Cisl e Uil per diluire i tempi e permettere al Governo Letta di tirare avanti. Quindi è molto facile che in autunno si aprirà qualche tavolo, come quello sulla parte normativa, se non altro per tentare di disinnescare un po’ di tensione sociale. In vista, quindi, della riapertura a settembre della trattativa per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, Bonanni avvisa: La nostra proposta sarà netta: utilizzare tutti i soldi provenienti da sprechi e ruberie per la contrattazione di secondo livello. Ripeto, così non si può andare avanti". Il rischio per gli statali, conclude, sono "10 anni di blocco: assurdo". Per il rinnovo dei contratti e l’aumento dei salari, Cobas, Cub e Usb lo sciopero generale lo hanno già proclamato per il 18 ottobre."Sulla stessa linea i medici. "Incurante della protesta della sanita’ e dello sciopero dei Medici e dirigenti sanitari del 22 luglio scorso, il Governo ha confermato il blocco delle retribuzioni per il 2014. Aggiungendo, non senza ipocrisia, che questo "consente di aprire da subito i tavoli per i rinnovi contrattuali" dimenticando che nemmeno ha individuato le aree di contrattazione, afferma il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise. Anche il settore scuola della Cgil si agita, ma la confederazione sonnecchia un po’. "Siamo pronti a tutte le iniziative di mobilitazione fino allo sciopero generale", dichiara il segretario generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo - Tra i dipendenti pubblici e gli insegnanti la questione salariale e’ ormai a livelli drammatici". Fabio Sebastiani
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