Come il TTP metterà in pericolo la libertà
 











I governi di 12 paesi potrebbero a breve sottoscrivere un accordo che limiterà la libertà di accesso ad internet ed obbligherà i fornitori del servizio a eliminare contenuti quando un autore consideri che la diffusione trasgredisce i suoi diritti di proprietà intellettuale. Lo ha rivelato questa settimana un documento segreto diffuso da WikiLeaks. Si tratta della bozza del capitolo sui Diritti di Proprietà Intellettuale che una dozzina di governi stanno negoziando nel quadro dell’Accordo di Associazione Transpacifica, il TPP (Trans-Pacific Partnership).  Il capitolo reso pubblico da WikiLeaks è quello più controverso, perché affronta gli  effetti che avrà il TPP nel settore farmaceutico, editoriale, dei servizi di internet, delle libertà civili e dei brevetti biologici e di riproduce molte delle disposizioni contenute in due provvedimenti sulla limitazione della libertà in Rete mai realizzatisi in seguito a massicce mobilitazioni, il SOPA e l’ACTA. Il TPP è il trattato economico più grande di tutti i tempi, coinvolgendo nazioni che rappresentano più del 40% del PIL planetario: Stati Uniti, Giappone, Messico, Canada, Australia, Malesia, Cile, Singapore, Perù, Vietnam, Nuova Zelanda e Brunei. Il capitolo di 95 pagine sulla Proprietà Intellettuale contenuto nell’Accordo cerca di modificare o rimpiazzare le leggi vigenti negli stati membri del TPP, e vi sono inclusi accordi relativi a brevetti, (cioè chi può produrre beni o medicine), diritti d’autore (chi può trasmettere informazioni), registrazione di marchi (chi può descrivere informazione o beni come autentici) e design industriale. Le misure includono tribunali sovranazionali per la risoluzione delle controversie le cui decisioni dovranno essere rispettate dai paesi che sottoscrivono l’accordo, nonostante questo vada contro le legislazioni locali. Su nel TTP non sono ricompresi paesi del Vecchio Continente niente paura, perché il TPP, spiana la strada a un altro accordo e ne costituisce la base, si tratta dell’Alleanza Transatlantica di Commercio ed Investimento, il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), per la quale il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha avviato i negoziati tra Stati Uniti e l’Unione Europea, nel gennaio di 2013. Insieme, il TPP ed il TTIP abbracceranno più del 60% del PIL globale. WikiLeaks riferisce che il processo di elaborazione e negoziazione dei capitoli del TPP è rimasto praticamente segreto, gli stessi membri del Congresso Usa hanno potuto visionare solo parte dei documenti contenuti e solo a rigide condizioni e sotto stretta supervisione. L’associazione di Assange segnala che solo tre individui di ogni nazione membro del TPP hanno accesso al testo completo, mentre a 600 lobbisti di corporazioni come Chevron, Halliburton, Monsanto e Walmart, è stato concesso accesso privilegiato a sezioni cruciali del testo. Il gruppo di Assange denuncia che le norme sulla Proprietà Intellettuale del TPP “calpesterebbero i diritti individuali e la libera espressione e tratterebbe come un straccio il patrimonio comune intellettuale e creativo. Se leggi, scrivi, pubblichi, pensi, ascolti, balli, canti o inventi; se coltivi o consumi cibo; se dei malato o potresti un giorno ammalarti, sei nel mirino del TPP”. Non è un caso che l’amministrazione di Obama si stia preparando ad accelerare l’approvazione del trattato, in modo da impedire che lo stesso Congresso degli Stati Uniti possa discuterlo e emendarlo in alcune sue parti, mentre numerosi capi di stato di paesi aderenti al TPP ed alti funzionari di governo, incluso Obama, hanno dichiarato di voler sottoscrivere e ratificare l’Accordo prima della fine del 2013. J.V.