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Ha detto agli americani che potevano ritenere la loro assicurazione ma non era la veritā˛. Parla Mitt Romney riferendosi a Barack Obama accusando il presidente di avere mentito durante la campagna elettorale. Lšinquilino attuale della Casa Bianca aveva ripetuto parecchie volte prima dellšelezione che chi era soddisfatto con la sua assicurazione avrebbe potuto continuare senza alcun obbligo di fare cambiamenti. Come si sa alcune polizze disponibili prima dellšentrata in vigore dellšObamacare, la legge sulla riforma sanitaria, adesso non sono pių legali perché non coprono i punti basici richiesti dalla nuova legge. In effetti, si tratta di polizze che valevano poco e quindi sono state cancellate. Obama si era ovviamente sbagliato. In realtā avrebbe dovuto dire che per la maggioranza degli americani la nuova legge cambierebbe poco come č di fatti avvenuto. Accusarlo di menzogna č dunque unšesagerazione. Questo sbaglio č perō solo minore quando si considera il secondo mandato di Obama. La storia ci dice che il secondo mandato di non pochi presidenti americani spesso viene dominato da crisi che detraggono dalla reputazione di questi leader. Si ricorda facilmente che Richard Nixon fu costretto a dimettersi durante il secondo mandato. Bill Clinton fu soggetto allšimpeachment della Camera ma eventualmente salvato dal Senato. George Bush figlio durante la fine del suo secondo mandato riceveva lšapprovazione di solo il trentasette percento degli americani specialmente per le due guerre in Iraq ed Afghanistan e la crisi economica che avvolgeva gli Stati Uniti ma anche il resto del mondo. Obama aveva cominciato il primo mandato con grandissime aspettative ma dopo la sua rielezione č riuscito a compiere ben poco e giā si comincia a parlare di un presidente impotente davanti ai problemi interni ma anche esteri del Paese. La mancanza di successo dellšoperato di Obama si vede pių chiaramente nelle questioni domestiche. Nonostante il fiore allšocchiello rappresentato dalla riforma sanitaria che eventualmente apporterā assicurazione medica ai poveri, il resto della politica domestica si č scontrato con il muro del Partito Repubblicano che ha fatto di tutto per mettergli i bastoni fra le ruote. Da quando hanno conquistato la maggioranza alla Camera i repubblicani hanno passato buona parte del loro tempo ad assicurarsi che il presidente non possa governare. In parte lšopposizione del Gop ad Obama si spiega come puro e semplice razzismo. I repubblicani non hanno mai digerito che un afro-americano conquisti la Casa Bianca. In secondo luogo bisogna anche rilevare lšintransigenza del Tea Party che ha dominato la politica del Partito Repubblicano. Obama ci ha aggiunto del suo dimostrandosi incapace di usare i suoi poteri presidenziali per costringere i repubblicani al suo volere e fallendo anche di convincere i leader del partito contrario con le buone maniere. Erano riusciti in tale scopo Ronald Reagan e Bill Clinton con la loro affabilitā. Obama invece dā sempre lšimpressione di una certa freddezza ed anche di distanza dai suoi avversari politici. Il presidente attuale comunica con i leader repubblicani ma in generale alla luce del sole quando le telecamere sono presenti. Obama in effetti ha usato il suo talento ed energia nelle campagne politiche ma quando ha cominciato a governare ha perso il suo brio specialmente nel suo secondo mandato. Obama era riuscito a conquistarsi il primo mandato offrendo cambiamenti alla politica di George Bush. Č ironico che in politica estera lšattuale presidente ha seguito ed anche oltrepassato la linea conservatrice del suo predecessore specialmente nellšuso dei droni per eliminare individui considerati terroristi. La storia ci dirā eventualmente se il secondo mandato di Obama sarā successo o no. Ovviamente, essere rieletti in un certo senso č giā un successo, qualcosa che in tempi recenti alcuni presidenti come George Bush padre e Bill Carter non sono riusciti ad ottenere. Domenico Maceri |
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