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Terra dei fuochi, passa il decreto introdotto il reato di combustione dei rifiuti
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"Ok al decreto sulla terra dei fuochi in Consiglio dei ministri". Lo annuncia via Twitter il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo. Con il decreto legge viene introdotto nell’ordinamento italiano il reato di combustione dei rifiuti. E’ inoltre stabilita la perimetrazione delle aree agricole interessate e della campagna ed entro 150 giorni tutti i terreni saranno controllati. Prevista infine anche la possibilità di usare i militari. Lo dice il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, in conferenza a Palazzo Chigi dopo l’approvazione del provvedimento sulle emergenze ambientali.Per la De Girolamo "non è un punto di arrivo ma un inizio. Nuovo inizio per la Campania". "Approvato decreto Terra dei fuochi, afferma un principio fondamentale: tutela ambiente è tutt’uno con lotta alla criminalità organizzata". Lo scrive su Twitter il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. "Lo Stato ha iniziato il cammino per riconquistare la fiducia dei cittadini di quei territori". Nel provvedimento, prosegue il ministro, è previsto che l’autorità giudiziaria informi direttamente gli amministratori locali sugli sversamenti illegali, si offre alle forze ordine e alla magistratura degli strumenti in più per la repressione dei reati legati a situazioni di criticità ambientale". "Ben venga la repressione, ma ora serve la mappatura delle terre inquinate": è il commento di don Maurizio Patriciello, il prete diventato simbolo della ribellione dei cittadini della Terra dei fuochi, all’ok nel Consiglio dei Ministri . "Ora servono interventi a monte - continua don Patriciello - leggi in grado di bloccare il fenomeno degli sversamenti abusivi sulle nostre terre di rifiuti provenienti da tutto il territorio italiano". "Il cosiddetto decreto Terra dei fuochi approvato oggi in Consiglio dei Ministri è un provvedimento importante, che potrà essere ulteriormente migliorato nel suo passaggio alla Camera" commenta Ermete Realacci (Pd), presidente della commissione Ambiente della Camera. "Oggi per la prima volta le istituzioni nazionali affrontano l’emergenza Terra dei fuochi". Lo dice il premier Enrico Letta a Palazzo Chigi sul decreto. Il provvedimento "va in Parlamento" ma è "già norma da oggi". Si tratta di "una risposta senza precedenti, forte, netta" per "recuperare tempo perduto". "Questo provvedimento - rileva Realacci - permetterà di affrontare meglio l’emergenza bonifiche, di alzare l’asticella della legalità e di rafforzare l’azione di contrasto alle ecomafie e ai clan che si sono arricchiti con lo smaltimento illegale di rifiuti. Come denunciato dal dossier Ecomafia di Legambiente, in Campania sono almeno quindici i clan che hanno tratto profitto da questo "traffico sporco", praticamente due squadre di calciotto che si contendono il titolo di campioni dell’orrore di cui fanno parte: gli Alfieri, i Belforte, Bidognetti, Birra-Iacopino, i Casalesi, i Crimaldi, i Fabbrocino e i Galasso, e ancora i La Torre, i Mallardo, i Marfella, i Mazzacane, Moccia-Maione, i Nuvoletta e gli Schiavone", conclude Realacci. "Dal ministro De Girolamo un’ottima notizia per la Terra dei Fuochi: il Governo ha approvato il decreto legge. Da oggi, pene severe per chi commette il reato di combustione dei rifiuti, la perimetrazione delle aree agricole e 600 milioni per le bonifiche, che si aggiungeranno ai 300 milioni già destinati dalla Regione Campania: è una svolta per l’ambiente in Campania". E’ quanto afferma Paolo Romano, presidente del Consiglio regionale della Campania. "L’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto sulla Terra dei fuochi rappresenta un nuovo punto di partenza per il lavoro di risanamento della Campania". Ad affermarlo è il deputato del Pd Massimiliano Manfredi, membro della Commissione Ambiente. "Un plauso doveroso - continua - va al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, che fin dal primo giorno di mandato ha voluto impegnarsi in prima persona per porre le basi di quello che sarà un lungo percorso di rilancio del territorio di Napoli e Caserta". Interviene su Twitter anche il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che ha partecipato alla riunione del Consiglio dei ministri : "Dal governo ok alle richieste della Regione e dei cittadini. Parte il lavoro comune sulla Terra dei fuochi". Bene gli interventi del governo, ma "al di là della repressione e delle prevenzione occorre che le istituzioni facciano chiarezza sui livelli di inquinamento di questi territori". A chiederlo è il giudice della Corte di Cassazione, Raffaele Cantone, intervenendo al confronto sulla Terra dei fuochi organizzato a Napoli dall’Ordine degli psicologi della Campania. "Prendo atto con soddisfazione dell’annunciato inserimento nel decreto legge sull’emergenza nella Terra dei fuochi della possibilità che, nel contrasto alla criminalità ambientale, siano impiegati anche i militari, impiego che già da alcune settimane la commissione Difesa aveva proposto, come peraltro correttamente riconosciuto anche dal governo", afferma il presidente della commissione Difesa della Camera, Elio Vito. "Prendo atto con soddisfazione, dell’annunciato inserimento nel Decreto Legge sull’emergenza nella Terra dei fuochi della possibilità che nel contrasto alla criminalità ambientale siano impiegati anche i Militari, impiego che già da alcune settimane la Commissione Difesa aveva proposto, come peraltro correttamente riconosciuto anche dal Governo". Lo afferma in una nota il Presidente della Commissione Difesa della Camera, Elio Vito. "Il decreto sulla Terra dei fuochi appena approvato dal governo è un provvedimento di enorme importanza per la nostra intera comunità. Ora sta a tutte le istituzioni, a partire dagli enti locali, fare fronte comune per bonificare i terreni inquinati e sconfiggere la criminalità organizzata". A dichiararlo è il segretario provinciale del Pd Napoli Venanzio Carpentieri, anche sindaco del Comune di Melito. "Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha svolto un ottimo lavoro - continua - promuovendo all’interno del decreto decisioni di grande efficacia, a partire dalla classificazione dei suoli per arrivare al rafforzamento del contrasto ai reati ambientali, passando per l’accelerazione dello sblocco dei fondi per le bonifiche. A tale proposito l’auspicio è che gli enti locali, partendo dai Comuni, siano messi nelle condizioni di effettuare con risorse e tempi adeguati tutte le opere ambientali necessarie a ridare sicurezza e dignità al territorio e ai cittadini", conclude Carpentieri. "Il decreto per la Terra dei fuochi rappresenta, finalmente, un cambiamento di direzione. Un segnale concreto per restituire speranza e dignità ad una terra per troppo tempo martoriata e umiliata dall’assenza e dal disinteresse colpevole dei governi che si sono succeduti in questi anni". Lo afferma Pina Picierno, responsabile Lotta alle Mafie e Legalità del Partito democratico e membro della Commissione Antimafia. |
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