Foggia, la procreazione diventa d’oro: due biologi costano più di mille euro al giorno
 











Centocinquantamila euro all’anno, pari a 12mila e 500 euro al mese per massimo 10 giorni al mese di lavoro. Questa potrebbe essere la retribuzione di due fortunati biologi in un centro di procreazione assistita negli Ospedali Riuniti di Foggia. È tutto scritto nel bando di gara per la realizzazione di un centro di procreazione assistita di terzo livello all’interno dell’ospedale. E la notizia sta provocando notevoli malumori in un settore, quello della sanità, alle prese con forti tagli alla spesa e all’assistenza.
I centri di terzo livello sono quelli in cui le coppie con problemi di infertilità si rivolgono per prat icare tecniche di fecondazione in vitro. Il concetto base per la realizzazione del nuovo centro foggiano è questo: la struttura è pubblica, ma la gestione e il know how devono essere affidati a un’azienda privata. A novembre l’azienda ospedaliera ha bandito una gara per individuare il centro privato che a partire dal 2014 e per i
prossimi 5 anni gestirà la struttura pubblica. Con un capitolato l’ospedale disciplina l’affidamento della fornitura "in service" triennale, con opzione di rinnovo per altri due anni, di attrezzature, fornitura di strumenti e attività prestazionale dei biologi.
Il tutto per realizzare 300 inseminazioni e 200 prelievi ovocitari, oltre a 250 trasferimenti di embrione. Dopo i 5 anni l’ospedale potrà riscattare la strumentazione pagando una cifra prestabilita. In ballo ci sono 2 milioni e 750mila euro di fondi pubblici: 1,2 milioni serviranno per acquistare nel quinquennio forniture e materiale di consumo, mentre i restanti 1,5 milioni di euro verranno spesi per i compensi dei biol ogi. Nel disciplinare di gara si parla di "presumibilmente tre biologi", mentre nel capitolato è scritto che l’azienda dovrà garantire la presenza all’interno del centro di due biologi per un massimo di 8-10 giorni al mese. I due professionisti dovranno dividersi il compenso: si tratta di 300mila euro
all’anno per complessivi 1,5 milioni di euro nel quinquennio di validità contrattuale.
Vale a dire 150mila euro a testa all’anno, ovvero 12mila e 500 euro al mese. Importi "al netto di Iva". Compensi da dirigenti ministeriali. Per fare solo un confronto, nel centro pubblico di procreazione assistita di Conversano (che entro dicembre inaugurerà il terzo livello) il compenso annuale lordo per gli incarichi dei 2 biologi sarà pari a 38mila e 692 euro, con la presenza dei biologi per 8 ore al giorno più la reperibilità. Il bando foggiano si è già trasformato in una faccenda politica con relativa coda di polemiche tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione.
Il consigliere regionale di Forza Italia Nino Marmo ha presentato una interrogazione al presidente Vendola e all’assessore alla Sanità Elena Gentile. "Nei prossimi giorni - rassicura il commissario dell’ospedale Tommaso Moretti - chiederò a chi ha steso la delibera come hanno fatto i calcoli. Se abbiamo sbagliato
correggeremo". L’apertura delle buste con le offerte prevista per ieri mattina è slittata al 12 dicembre. Antonello Cassano,repubblica