Dagli F35 agli Eurofighters: sempre guerrafondai, ma genuinamente europeisti!
 











Dopo che il Pentagono ha messo, nero su bianco, tutte le gravi falle tecniche dei famosissimi, indispensabilissimi (per l’ammodernamento nel nostro arsenale bellico) aerei da combattimento F35, ora il Partito democratico "prenderà in esame" la possibilità di ridimensionare la commessa alla Lockheed. Dunque non più 90 ma 45 velivoli. Ma niente paura, il pauroso "vuoto" sarà colmato (per nostra fortuna...) dall’acquisto degli aerei ’made in Europe’, gli Eurofighters tornati in auge malgrado il ministro della Difesa Mauro e il capo di stato maggiore dell’aeronautica Preziosa avevessero definito l’opzione americana insostituibile. Ora i democrat scoprono che il costo dell’acquisto era troppo alto, meglio dunque dimezzarlo, mai sia eleiminarlo, sebbene lo imporrebbero le straordinarie urgenze sociali a cui si continuano a destinare meno che briciole. Raccontano che così "si risparmierà" un miliardo l’anno rispetto alla spesa precedentemente preventivata. Sì, perchè questa è la bizzarra contabilità di lor signori: quel che si spende in meno di ciò che non si sarebbe dovuto spendere affatto rappresenta non già uno spreco, ma un risparmio.
Ma la commedia dell’assurdo non finisce qui. I cervelloni del Pd vanno raccontando che con questa scelta "per la prima volta nella storia della Repubblica è stata restituita la piena sovranità alle Camere in materia di armamenti". E sapete in cosa consiste questa "vera rivoluzione"? Tenetevi forte: essa sta nel fatto che "il documento politico del maggior partito di governo rilancerà il progetto dell’aereo militare del consorzio europeo che era stato stoppato da due ex ministri della Difesa, La Russa e Di Paola, e da quello in carica Mauro. La vera posta in gioco che si cela dietro il dibattito sull’F35 è di strategia politico-militare. L’F35 significa la totale sudditanza per il futuro ai sistemi aerei militari americani. L’Eurofighter significa puntare a costruire un sistema di difesa integrata Ue
che non finirà certo nella produzione dei velivoli...". Capito? L’atlantismo guerrafondaio sostituito da un sussulto di orgoglio altrettanto militarista, ma genuinamente europeista. Abbasso gli F35, evviva gli Eurofighters! l’Italia s’è desta. Dino Greco