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Veterinario di Trapani pagato per lavorare un minuto a settimana |
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Una volta a settimana va nella sede dell’Asp, passa il badge, saluta i colleghi, ripassa il badge e se ne torna a casa . "Va avanti così da mesi. A giugno e luglio sono dovuto andare a Trapani, penso che mi spetti anche un rimborso benzina". Manuel Bongiorno, veterinario di Castelvetrano e vicepresidente dell’Ordine di Trapani, da giugno si trova a vivere una vicenda paradossale. Ha una convenzione con l’Asp di Trapani che prevede un minuto di lavoro a settimana. Nel 2009, per delle prestazioni professionali fornite all’azienda, aveva guadagnato poche centinaia di euro. Ma un decreto assessoriale di quell’anno ha convertito l’originaria prestazione fornita in "debito orario". Un calcolo matematico applicato alla lettera che ha partorito per il veterinario un contratto da un minuto a settimana. "Ho chiesto di smettere per potere lavorare davvero - aggiunge Bongiorno - Io voglio dare il mio contributo all’azienda e non voglio essere mortificato". Bongiorno, 38 anni, non è solo in questa battaglia: altri veterinari hanno un monte ore che non permette di svolgere l’attività professionale: Cinzia Dunand, Piergiorgio Molinari, Salvatore Briganò e Daniele Marino. Tra loro c’è chi ha un contratto di pochi minuti a settimana, fino ad un’ora. "Abbiamo chiesto un plus orario - spiega Bongiorno - che ci consenta di dare il nostro contributo visto che a Trapani nel settore veterinario il lavoro non manca con le tante emergenze che ci sono sono come la blue tongue. Ma ci è stato detto di no". "Queste persone rappresentato paradossalmente solo dei costi, non delle risorse. Una vicenda che si commenta da sola", spiega Paolo Ingrassia, presidente nazionale del sindacato veterinari italiani. La vicenda paradossale nei prossimi giorni arriverà sul tavolo non solo del dirigente dell’Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola, ma anche all’assessore alla Salute Lucia Borsellino. Giusi Spica,repubblica |
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