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...per un socialismo autentico
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Non possiamo prescindere, nel definire il nostro socialismo, dal rilevare che ve ne sia più d’uno. E senza dilungarci troppo sulle varie forme di socialismo esistenti, possiamo immediatamente specificare che il nostro ha senso e ragion d’essere solo ed esclusivamente se legato alla parola identitario. Il nostro è un socialismo identitario, etnocentrico, per il bene di una comunità che interagisce lealmente con altre comunità in un insieme i consanguineo di conciliabilità culturale. Non è possibile per noi accettare un socialismo apolide, internazionalista , omologatore. Alla nostra sensibilità stanno a cuore i diritti sociali dell’uomo quanto i diritti fondamentali dei Popoli. Noi non siamo capaci di ammettere che una qualsiasi ideologia cancelli ciò che siamo. Per noi essere socialisti è essere nazionali, poiché perseguiamo la sana evoluzione della nostra comunità umana in raccordo con le altre comunità umane dei nostri fratelli di sangue in tutta Europa. Popoli che associati perseguano una difesa comune , una politica estera e monetaria comune, ma sovrana e rispondente ad interessi comunitaristi. Il cosmopolitismo è per noi una aberrazione quanto il capitalismo sregolato. Noi traiamo la nostra ispirazione la nostra forza il nostro esempio dalla nostra terra e siamo ad essa indissolubilmente legati. Diffidiamo dell’uomo che rifiuta la propria identità, o la dimentica o la rinnega. Il capitalismo e il comunismo se cancellatori dei popoli, livellatori del mondo, non sono che due facce di una stessa moneta. La sola unica differenza è che qualsiasi forma di socialismo che prescinda dalla propria comunità è sostanzialmente destinata al fallimento, poiché l’attenzione ai bisogni del prossimo nasce all’interno della propria comunità umana, e si consolida proprio radicandosi in tale ambito. Successivamente comunità forti e solidali possono operare con spirito di solidarietà verso altre. Ma l’uomo che dimentica chi è e per cosa è nato, tende a dimenticare la solidarietà verso chiunque non sia se stesso e questo rende molto più semplice un liberismo sfrenato ed egoistico votato all’individualismo ed all’egoismo più esasperato. Noi non abbiamo l’ambizione di costruire un solo uomo, che la pensi in un solo modo, che parli una sola lingua che consumi gli stessi cibi. Noi amiamo il mondo nella sua totalità nelle sue differenze. Non vogliamo creare una solidarietà per un uomo astratto ed omologato modellato a tavolino da subdole manipolazioni. Noi vogliamo un sistema economico che faccia cessare le aberrazioni del capitalismo, ma per gli uomini, così come sono liberi, differenziati . Il nostro è un socialismo teso a distruggere i particolarismi che hanno minata l’esistenza dell’umanità, che hanno prodotto gli squilibri del capitalismo, ma votato a tutelare i particolarismi che invece identificano le persone e le rendono uniche. Il nostro socialismo è fatto da uomini che vogliono rafforzare i popoli, non alterare il naturale assetto del mondo. Non siamo quelli che affamano l’Asia, l’Africa, i paesi dell’America Latina per sfruttare, sradicare persone, non siamo quelli che manipolano media ed intellettuali per affermare un unico pensiero. Il nostro è un socialismo a dimensione di uomini e popoli veri, riconoscibili, oppressi; non una utopica barzelletta atta a favorire quei processi di sradicamento, cessione di sovranità nazionale e omologazione che favoriscono in fine gli interessi del grande capitale apolide. Alessandro Scipioni |
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