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Se il buon giorno si vede dal mattino, questo governo ha già fatto la sua storia. Non importa quanto durerà e se durante la sua esistenza in vita farà questo o quello. Abbiamo capito che è la perfetta copia di tutto quello che si è succeduto dal dopoguerra in poi. Una politica corrotta, intrigante, servile, compromessa e delinquenziale, è destinata a durare nel tempo e sino a quando gli Italiani non diventeranno popolo. E’ solo moda cambiare nome e simbolo ai partiti politici, è solo arrivismo, potere, interesse a coprire ruoli istituzionali. Non è alternando gli uomini di regime che potrà mutare lo stato delle cose. Anche perché gli uomini non cambiano, non abbiamo mutamenti, rivoluzioni di idee necessarie. Questo governo è lo stesso che ha governato gli italiani sino a pochi mesi fa. E’ cambiato il maestrino, ma la musica e i musicanti, sono e saranno sempre gli stessi. Certo occorrerebbe la bacchetta magica che non ha nessuno per mettere a posto il dissesto creato da sempre ad oggi, ma misure atte a far sperare in un radicale lento cambiamento non ci sono e non se ne vedranno. Pensate alle puerili manovrette per far credere di rientrare nei gangheri e per far credere di migliorare la spesa pubblica. Si metteranno all’asta le vecchie auto blu che hanno lasciato per strada ministri e sottosegretari, auto che non valgono nulla e che nessuno acquisterà mai per farne uso privato. Entrate c/vendita da auto/blu che non possono fare testo in un bilancio come quello dello stato. Pensate al contentino elettorale di 80euro mensili nelle buste paga e stipendi degli italiani, che credono di trovare 80euro in più che materialmente non ci saranno e che comunque non cambiano la vita a nessuno. Si è fatto il paragone con gli aumenti contrattuali che non ci sono e 80euro mensili potrebbero sembrare tanti, ma non è così. Quando saranno trovati i soldi per elargire questo invito a recarsi alle urne, avremo ancora il problema della disoccupazione. Questi soldi sarebbe meglio conservarli per incrementare quanto occorre per inventare il lavoro. Meglio pensare a chi non lavora e non a chi lavora. La precedenza dovrebbe essere a favore dei disoccupati che non hanno età. Chi lavora e chi è pensionato, ha per il momento una entrata, bisogna pensare esclusivamente a chi non ha alcuna vera fonte di reddito. Il governo deve sanare la gravissima posizione di chi ha sino a 35anni e non ha mai lavorato. Diverso sarebbe se anziché fare tante chiacchiere, chiunque governi, decidesse che l’ex ufficio di collocamento e gli attuali uffici per l’impiego sono inutili, non accompagnano nessuno al lavoro, non cercano e danno lavoro a nessuno. Servono a dare lo stipendio ha chi ha la fortuna di essere stato messo a lavorare all’interno della struttura e a mantenere funzionari e dirigenti. Questa istituzione molto discussa specialmente durante le vacche grasse, è uno spreco, soldoni sperperati. Il posto lo hai solo se conosci, qualsiasi posto lo ottieni solo se qualcuno ti presenta. Sappiamo da una vita che i disoccupati servono, sono la fonte dei voti per questo regime e difficilmente scompariranno. Sappiamo che gli stranieri servono per non pagare a regime i nostri lavoratori. Un governo che vuole cambiare si vede all’opera, mentre sino a questo momento nessun provvedimento è stato preso, non sappiamo di nessuna riforma mensile sul tavolo. Abbiamo assistito ancora una volta alla solita calata di brache nei confronti dei potenti dell’Europa. Si bada alla simpatia che può aver fatto il nostro giovincello ad un altro capo di stato o di governo europeo. Abbiamo bisogno di essere rispettati e temuti, altro che leccare per ottenere qualche punto in più di debito. Questa non è l’Europa che abbiamo contribuito a creare. Questa è l’Europa del più forte a danno dei più deboli. E’ il nord dell’Italia contro il sud dalla costituzione del regno d’Italia. Così come l’Italia non potrà mai crescere senza un sud in crescita, L’Europa non decollerà sino a quando ci saranno categorie di stati al suo interno. Questa non è l’Europa dove possiamo stare noi ed altri stati con situazioni pari alla nostra, allora perchè non intensificare rapporti e coalizzarsi con gli stati “bisognosi di aiuto”, insieme si può chiedere ed ottenere di più, contrariamente, ognuno per la propria strada. Si parla tanto di non Euro, pensiamo a come uscirne programmando e preparando una via alternativa il meno drastica possibile. Le cassandre dicono che non siamo autosufficienti, ma quando servì, diventammo autosufficienti e poi temuti e potenti. Abbiamo dato lezioni finanziarie a tutto il mondo dell’epoca, a quel mondo che era crollato e non riusciva a sollevarsi. Evitate per un momento di accanirvi contro i passati regimi europei e prendete in esame invece cosa fecero. Ritornate alla Germania del 22, alla Germania del 28, alla Germania del 30-32. Leggete, studiate, imparate come fece a venire fuori dal disastro, dal buio più fitto mai sopportato da una nazione al mondo quel governo Tedesco. Non dimenticate cosa dovevano pagare per i danni di guerra imposti a dismisura i tedeschi. Cosa fecero, come si risollevarono in pochissimo tempo. Abbandonate per un momento l’ideologia, la solita propaganda della seconda guerra mondiale. Badate solo ed esclusivamente ai fatti finanziari antecedenti la guerra, alle banche, alle assicurazioni, all’industria, agli stipendi e alla disoccupazione portata a zero. Ritorniamo all’Italia, abbandonate solo per un momento la seconda guerra, la dittatura ecc., analizzate cosa si fece per diventare forti, autonomi, invidiati e studiati anche dagli Usa in preda alla disperazione. Gli italiani hanno qualcosa che pochissimi hanno sulla terra, l’inventiva, la capacità di creare dal nulla, di costruire come nessuno sa fare, di accontentarsi e risparmiare. Abbiamo le bellezze mondiali sul nostro territorio e un clima che ci da la possibilità di coltivare qualsiasi cosa. Agricoltura e turismo, questa da sempre la ricetta immediata. Fermo agli sprechi, taglio immediato del 50% agli stipendi di qualsiasi carica elettiva. Nessuna entrata a consiglieri comunali e assessori, solo stipendio al Sindaco. Pari tagli alle Province e abolizione delle Regioni che sono danno e spreco, abolizione di vitalizi sotto ogni forma garantiti ai parassiti che hanno sgovernato. Gli anni di contributi per cariche elettive, vanno sommate a quelli di lavoro e quindi pensione contributiva regolare. Abolizione drastica delle pensioni d’oro e tetto politico impedendo per legge ogni ricorso alla magistratura come per i vitalizi. Revisione immediata dei contratti di lavoro per i dirigenti pubblici, altrimenti a casa collocandoli in Cassa Integrazione e poi in Mobilità senza protezione. Revisione di tutti gli stipendi come quelli dei commessi delle camere e similari, dipendenti delle camere e similari. Uguaglianza degli stipendi per i dipendenti pubblici. Abolizioni di qualsiasi forma di agevolazione a chi ha una carica elettiva come la sanità complementare sino a tutta la settima generazione. Rientro dei militari dall’estero, basta agli sprechi per tenere buone le Forze Armate e più fondi alle Forze dell’Ordine. Riordino della magistratura, nessuna loro iscrizione a partiti e sindacati e nel caso sentano la vocazione per la politica, devono dimettersi e andare via, alla pari i Militari e per gli stipendi gli Ufficiali Generali. Abrogazione delle Regioni a statuto speciale che offendo e discriminano la popolazione sino all’estinzione delle regioni. Revisione dei benefici cui godono i sindacati italiani, controllo dei loro bilanci, nessuna assistenza perché le entrate sono esorbitanti e senza tassazione. Vorrei vedere stipendi e pensioni di tutti i dirigenti sindacali dal dopoguerra ad oggi (di tutti). Abolizione dei distacchi sindacali pubblici e privati, perché il sindacato si fa sui luoghi di lavoro e se non basta, dopo l’orario di lavoro. Nessuna retribuzione a chi viene nominato nelle commissioni pubbliche, solo spese analizzate. Molto più chiaramente, conti in tasca ai ricchissimi sindacati italiani, che non conoscono la voce dare ma solo avere. Si potrebbe continuare all’infinito garantendo tutto a tutti. Volere è potere. Nessun vitalizio o stipendio al Capo dello Stato se viene da un passato parlamentare, nessun privilegio dopo la fine di un incarico (per esempio manteniamo a vita i presidenti delle camere). Stipendi e pensioni super dimezzate e controllate a Corte Costituzionale, Cassazione, Consiglio di Stato. Abolizione immediata di tutti gli Enti inutili e blocco finanziario. Revisione dell’Inps e analisi del personale. Controllo del personale in tutti gli uffici pubblici di ogni ordine e grado e ridistribuzione delle forze sulla base effettiva del lavoro e delle esigenze. Basta con il fiume di soldi ai partigiani e alle associazioni che alimentano la politica e i politici. Da subito nessun contributo ai partiti e nessun contributo ai referendum in caso di consultazione e/o vittoria. Nessun rimborso elettorale. Bilanci pubblici radiografici per i partiti politici e pagamento di Imu delle sedi, canone Rai, Tributi alla pari di ogni abitazione. Basta a tutti i furti legali, alle truffaldine manovre di potere. Si può, basta volerlo, questo solo sarà il segnale per il cambiamento radicale della Nazione, il resto è noia.Antonio Rossini
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