La marcia dei No Tap a San Foca contro i sondaggi per il gasdotto
 











Sondaggi Tap ultimo atto: è arrivata a San Foca la piattaforma Skate III, necessaria per effettuare gli ultimi rilievi per completare la documentazione che la multinazionale ha presentato al ministero dell’Ambiente per la Via. La marina di Melendugno è in subbuglio e gli ambientalisti del Comitato No Tap hanno organizzato per oggi una manifestazione di protesta alle 16 sul lungomare di San Foca e alle 18 a Sant’Andrea, chiedendo ai partecipanti di portare con sé e indossare un indumento rosso.
I salentini, infatti, non vedono di buon occhio il gasdotto e tutto ciò che lo circonda e le persone che da due anni ormai sono in prima fila nella battaglia contro il gasdotto hanno promosso "un momento d’informazione verso la popolazione abbandonata dalla classe politica e dalle istituzioni che dovevano vigilare". Anche l’arrivo della piattaforma, del resto, è stato bollato come un atto di forza da parte di Trans Adriatic Pipeline, reso possibile 
-  dice il Comitato -  anche dall’atteggiamento non trasparente della Capitaneria di porto di Otranto. Proprio all’Ufficio circondariale marittimo il sindaco Marco Potì ha inoltrato una dettagliata diffida, chiedendo di sospendere l’ordinanza "illegittima" che autorizza la presenza e l’attività della Skate.
Da Roma, in particolare, si sollecitava lo studio di altre ipotesi d’approdo, a partire da quelle lungo la costa di Brindisi e finendo ad altre non meglio specificate in Salento, così come aveva fatto anche il Comitato Via della Regione. A distanza di un mese da quella richiesta, Trans Adriatic Pipeline ha inviato a Roma il materiale in cui, di nuovo, mette nero su bianco che San Foca resta il punto d’arrivo “ottimale” individuando però due corridoi nel territorio di Otranto.
L’alternativa E1 prevede che il gasdotto tocchi terra a 2,6 km a nord dell’abitato della Città dei Martiri, nella zona del Mulino d’acqua tra spiagge frequentatissime, campeggi e resort, mentre
il terminale dovrebbe essere realizzato tra Palmariggi e Giuggianello. L’alternativa E2, invece, è caratterizzata da un approdo a sud dell’abitato idruntino, più esattamente nel porto, così come è già stato proposto dal progetto IgiPoseidon. A differenza di quest’ultimo, però, il terminale Tap sarebbe costruito tra Giuggianello e Minervino, “in un contesto non vincolato dall’area di notevole interesse paesaggistico”.
Queste due opzioni nella documentazione finale presentata dalla multinazionale al ministero si aggiungono ad altre 10 individuate nell’ambito di 4 corridoi. Cinque si trovano nell’area nord di Brindisi (località Posticeddu, Torre rossa, Case bianche), quattro tra Brindisi e Torchiarolo (località Torre Mattarelle, centrale Cerano, Campo di mare, Lindinuso) e una a San Foca, che secondo Tap è quella con il minor quoziente di criticità (4, rispetto a 8 di Otranto nord e 6 di Otranto porto). Le ipotesi brindisine comporterebbero la realizzazione di tratti terrestri più
brevi per connettersi alla rete Snam a Mesagne, mentre quelle otrantine avrebbero i tratti più lunghi della condotta in mare e a terra. Anche per questo San Foca per Tap resta l’idea vincente.
Nella marina di Melendugno, del resto, la società sta portando avanti i sondaggi geofisici tramite la piattaforma Skate III, la cui presenza ha compattato il fronte No Tap. Gli ambientalisti, dopo aver appreso la proposta di approdi alternativi formulati dalla società, hanno evidenziato come
“il punto indicato come E1 nella zona degli Alimini, è esattamente quello in cui a febbraio fu segnalata la presenza della nave Odin Finder”, che a loro dire avrebbe agito senza i necessari permessi, spostandosi illecitamente dallo stretto corridoio nel tratto a nord di Otranto.Chiara Spagnolo,repubblica
E la piattaforma Skate III ha terminato "nel più breve tempo possibile" i suoi lavori negli ultimi due punti di sondaggio nel mare davanti a San Foca. Lo rende noto Tap (Trans adriatic Pipeline)
Italia, la società che ha progettato la costruzione del gasdotto che porterà il gas naturale dall’Azerbaijan fino all’Europa con approdo previsto sulle coste di San Foca di Melendugno, in provincia di Lecce. I sondaggi, come il progetto, hanno suscitato critiche e perplessità da parte di alcune istituzioni locali e associazioni ambientaliste. "Alle 9,30 di questa mattina - continua la nota di Tap - il rimorchiatore Sara T. l’ha presa al rimorchio e la sta trasportando nel porto di Brindisi, da dove si era spostata appena cinque giorni fa. Anche in questa occasione, Tap ha dimostrato di rispettare l’impegno preso nei confronti del territorio e delle sue esigenze, concludendo i lavori prima del previsto"