|
|
’Mancia’ di Sel agli amici: i vendoliani litigano tra di loro |
|
|
|
|
|
|
|
|
Un articolo fa litigare i vendoliani. Il tesoriere del partito e deputato Sergio Boccadutri, spesso protagonista di retroscena che lo vorrebbero nell’area che pensa alla scissione, in sofferenza per la scelta del partito di sostenere la lista Tsipras alle europee e di irrigidire i rapporti con il Pd, chiede conto al responsabile organizzazione del partito e vice presidente della regione Lazio Massimiliano Smeriglio di quanto rivelato dall’Espresso su alcune nomine. « Mancia di Sel agli amici » è il titolo del pezzo che ricostruisce come un bando dell’ente regionale per il diritto allo studio, Laziodisu, abbia impiegato, e lautamente retribuito, una serie di professionisti vicini a Sel. Il progetto si chiama “Torno subito”, ed è la mutuazione del progetto ’Bollenti spiriti’ promosso negli anni passati dalla giunta regionale pugliese di Nichi Vendola: 350 studenti saranno sostenuti dall’agenzia per sei mesi di formazione all’estero in cambio dell’impegno di tornare in regione e spendere qui la loro formazione. Le domande si chiudono il 26 maggio. A gestirle c’è un apposito team, retribuito, come giusto, ma appunto vicino al vicepresidente della regione. A capo del progetto è infatti Luciano Ummarino, al momento dell’uscita del bando nella segreteria di Smeriglio: per diciotto mesi di lavoro gli sarebbero riconosciuti 106 mila e 705 euro lordi («Le cifre sono minori del 20 o 30 per cento», replicano da Laziodisu, senza però fornire un dato preciso). Ad otto collaboratori “senior” andrebbero invece 70 mila 531 euro. Tra loro Raimondo Sergio Mauricio, segretario della sezione Sel di Portonaccio di Roma, Claudio Novembre candidato alle primarie nel 2012 a Noci, in Puglia, e Lucia Caggiano della redazione di Loop, rivista di area smerigliana. Secondo l’Espresso sarebbero vicini anche i tre “junior” incaricati del front office del progetto, ognuno retribuito 50 mila 833 euro. Su Facebook Sergio Boccadutri posta il ritaglio dell’articolo e scrive: «Quando è uscito sul Fatto Quotidiano che io ero uno scissionista alcuni compagni giustamente mi chiesero di smentire». Poi aggiunge: «Posso chiedere lo stesso al mio responsabile dell’organizzazione sulle notizie riportate da l’Espresso?». Al telefono con l’Espresso Boccadutri sceglie poi un profilo tutto sommato morbido, ma la polemica c’è: «Della vicenda mi colpisce il fatto che esce un immagine di Sel, a Roma, che nulla c’entra col partito nazionale, che è un partito francescano, che non ha mai avuto risorse». «Sono sicuro che Smeriglio smentirà la ricostruzione dell’Espresso» è la chiosa d’ordinanza. Sempre all’Espresso Massimiliano Smeriglio replica piccato: «sono esterrefatto che a parlare in questa maniera sia un deputato di un partito dal dna garantista, e che invece asseconda una mentalità grillina». Il clima è da strascico di congresso, del braccio di ferro tra chi voleva sostenere il greco Tsipras e chi il tedesco Schulz. «Io non devo smentire nulla» continua Smeriglio, «a rispondere semmai deve essere l’ente». Smeriglio ricorda poi come sulle nomine ci sia già un ricorso a Tar di chi è arrivato secondo: «aspetteremo la sentenza, ma il Tar per ora ha deciso di non applicare la sospensiva e mi pare già un buon segnale». «Se avessi voluto lottizzare avrei usato i posti nei cda di nomina diretta che invece abbiamo deciso di abolire», si difende Smeriglio, che poi per ogni altra precisazione rimanda alla nota emessa da Laziodisu. L’ente rivendica di aver svolto un bando pubblico per le nomine «a cui hanno partecipato 30 candidati». Ed è infatti proprio su quello che il Tar deciderà. L’ente conferma poi che i contratti sono co.co.co della durata di 18 mesi ma indica ritribuzioni inferiori «dal 20 al 30 per cento rispetto a quelle riportate dall’articolo». «Niente a vedere con i compensi dei 36, tra membri del Cda e atipiche figure apicali» rivendica anche Laziodisu, «abolite con il commissariamento predisposto dalla Regione Lazio, e quelle si, da sempre, di diretta nomina politica». Luca Sappino,l’espresso
|
|