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Arrestato l’ex ministro Clini: peculato sui fondi per risanamento acque in Iraq
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L’ex ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, è stato arrestato dalla Guardia di finanza. Nei suoi confronti, e di un imprenditore, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il reato ipotizzato è peculato. L’operazione, condotta dal nucleo di polizia tributaria di Ferrara, è stata coordinata dalla procura della città emiliana. L’accusa è di "peculato in concorso ai danni del ministero dell’Ambiente" e nasce dall’ipotesi della distrazione di una somma di 3,4 milioni di euro, su un finanziamento di complessivi 54 milioni destinato dallo stesso ministero a un "progetto volto alla protezione e preservazione dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq". L’indagine è stata condotta in collaborazione con la procura di Roma, unitamente al Nucleo speciale tutela spesa pubblica della guardia di finanza della Capitale, e con la procura federale di Lugano, unitamente alla polizia giudiziaria federale elvetica. I dettagli dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa in programma in mattinata alla procura di Ferrara. Clini, medico di formazione, divenne ministro dell’ambiente il 16 novembre 2011 nel governo di Mario Monti, dopo essere stato per vent’anni direttore generale del ministero. Attualmente, dopo la guida del dicastero, è tornato a ricoprire l’incarico di direttore generale per lo Sviluppo sostenibile, il clima e l’energia sempre al dicastero di via Cristoforo Colombo. Supertecnico, per venti anni sempre in prima linea ai vertici internazionali, si è occupato di ambiente e di cambiamenti climatici, è stato anche chairman dell’European Environment and Health Committee, composto dall’Organizzazione mondiale della sanità e dai ministeri della Salute e dell’Ambiente di 51 paesi europei e centro asiatici. Come ministro ha affrontato alcune questioni spinose come il caso Ilva, il naufragio della Costa Concordia e l’emergenza rifiuti a Roma. Di lui si ricordano le posizioni a favore del nucleare e pro ogm, due temi caldi, che ha sostenuto in vari ambiti anche appena nominato ministro, a ridosso dell’incidente di Fukushima in Giappone. Ad aprile 2012 ha presentato al Cipe il Piano nazionale di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e, insieme con i ministri Corrado Passera e Mario Catania (Politiche Agricole), la riforma degli incentivi alle energie rinnovabili (Quinto Conto Energia).
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