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Ucraina, uccisi un giornalista russo nell’Est e un reporter. Vertice tra Putin e Poroshenko. Esplosione in un gasdotto
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Dopo la morte di Andrea Rocchelli, un altro giornalista è stato ucciso In Ucraina. A morire sul campo, stavolta, è stato il russo Igor Kornelyuk, corrispondente del canale statale di Mosca Rossiya 24, a causa delle ferite riportate per colpi di mortaio nell’est del Paese. Lo rendono noto le agenzie di stampa russe Ria Novosti e Itar-Tass, aggiungendo che il reporter è morto in un ospedale di Lugansk, dove anche oggi, secondo i media locali, ci sono stati "morti e feriti". Il ministero degli Esteri di Mosca ha definito l’uccisione del giornalista "un nuovo crimine delle forze armate ucraine". Intanto in tarda serata si ha notizia di un vertice tra Putin e il presidente ucraino Poroshenko per tentare di trovare le condizioni per un cessate il fuoco. La testimonianza. Secondo un medico della struttura, il giornalista è morto in sala operatoria. In precedenza il canale Rossiya 24 aveva comunicato che il suo dipendente era rimasto ferito da colpi di mortaio mentre era in servizio, e che il giornalista era in gravi condizioni. Viktor Denisov, cineoperatore che stava lavorando con Kornelyuk, ha riferito durante una trasmissione televisiva che stavano filmando la fuga di rifugiati ucraini da una zona a nord della capitale della regione, quando è cominciato il fuoco di mortaio. Denisov non era vicino a Kornelyuk nel momento in cui il reporter è stato ferito. L’altro reporter scomparso. Anche un altro giornalista russo della stessa troupe, Anton Voloshin, sarebbe morto sempre a Lugansk, come ha riferito all’agenzia Rbc il primo ministro dell’autoproclamata Repubblica popolare della città, Vasili Nikitin. "Non riusciamo a trovarlo e non è tra i feriti - ha detto - molto probabilmente è morto". In nottata la conferma.: il suo corpo è stato ritrovato dai ribelli filorussi. L’Ue presta 500 milioni a Kiev. Intanto, l’Unione europea ha versato un prestito di 500 milioni di euro all’Ucraina, per contribuire a stabilizzare il Paese e sostenere la sua economica. Lo ha reso noto il commissario economico dell’Unione europea Olli Rehn, affermando che il prestito è "un ulteriore segno della solidarietà europea". Il denaro da parte del blocco di 28 Paesi fa parte di un più ampio pacchetto dell’Unione europea che ha l’obbiettivo di aiutare l’Ucraina a riformare l’economia, per rafforzare crescita e posti di lavoro. Lo scorso mese l’Ue ha inviato a Kiev 100 milioni di euro, e ha un altro miliardo di euro in programma, se l’Ucraina rispetterà i punti chiave concordati di riforme economiche e finanziarie. L’Ue e l’Ucraina dovrebbero firmare un accordo sul libero scambio la prossima settimana. In totale l’Ue ha promesso assistenza per un valore di 15 miliardi all’Ucraina nei prossimi anni. La questione del gas. Dopo il blocco delle trattative sul gas con la Russia e la chiusura dei rubinetti da parte di Mosca, l’Ucraina si trova in un vicolo cieco dal quale cerca ancora di uscire con il sostegno finanziario dell’Europa. La mediazione di Bruxelles non è sinora riuscita ad avvicinare i due contendenti, Gazprom e Naftogaz, che rimangono distanti. "Ci aspettiamo che l’Ucraina rispetti i suoi impegni per il transito del gas verso l’Ue così come ci aspettiamo che la Russia rispetti i suoi impegni per le forniture verso l’Ue", ha detto la portavoce del commissario Ue all’energia Guenther Oettinger. E il ministro della Difesa italiano Roberta Pinotti, a Radio 24: "Le sanzioni riguardano singoli individui, non sono solo parole, sono stati fatti alcuni atti, ma non bisogna chiudere il dialogo con la Russia, credo che non convenga a nessuno". L’esplosione del gasdotto. Ma oggi c’è stata un’esplosione in un gasdotto nella regione di Poltava, nell’Ucraina centrale, controllata da Kiev, che porta gas anche in Europa. Il gasdotto colpito è quello Urengoy-Pomary-Uzhgorod, costruito a metà anni ’80, che porta il gas dalla Siberia occidentale alla Slovacchia. Lo ha riferito la polizia locale. Testimoni hanno raccontato a Ria Novosti di aver visto fiamme alte 200 metri. "Alle 14:20 abbiamo ricevuto comunicazione di un’esplosione del gasdotto in un campo tra due piccoli villaggi", ha riferito una portavoce della polizia di Poltava. Nell’esplosione non ci stati sono feriti. Il ministro dell’Energia ucraino ha detto che "non è la prima volta che un gasdotto del nostro paese è nel mirino dei terroristi".
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