Sanatoria sui capitali, stand by per rivedere il "ravvedimento speciale"
 











Pausa di riflessione in Commissione Finanze, alla Camera, nell’ambito dei lavori sulla "sanatoria" dei capitali detenuti all’estero. Il presidente della Commissione, Daniele Capezzone (Fi), ha annunciato dopo i lavori pomeridiani che il relatore al dl, Giovanni Sanga (Pd), ha espresso la volontà di presentare un nuovo emendamento. Il relatore torna così sulla sua precedente modifica, con la quale nelle settimane scorse aveva ridefinito i termini della "voluntary disclosure" rispetto al testo base. Capezzone disporrà pertanto un nuovo termine, di 24 ore, per la presentazione dei relativi subemendamenti.
La modifica alla quale Sanga sta lavorando dovrebbe correggere le norme del "ravvedimento speciale" con il quale il contribuente potrà far riemergere beni e capitali anche dall’Italia. Si tratta di una procedura che consente di sanare le posizioni dei contribuenti che hanno evaso esclusivamente redditi prodotti in Italia, con un arco temporale più
ampio: consente - entro fine settembre 2015 - di regolarizzare le dichiarazioni dei redditi di più annualità, fino a quelle in corso al 31 dicembre 2012. Di fatto si tratterebbe di poter presentare la dichiarazione omessa o di integrare quella infedele, versando i relativi contributi con interessi e sanzioni: una soluzione appetibile in abbinata proprio con l’emersione dei capitali. Per questo potrebbero
essere introdotte procedure specifiche anche se simili, nelle finalità, a quelle riservate al rientro dei patrimoni dall’estero.
Dalle opposizioni fioccano intanto le critiche: Sel parla di "ennesimo condono per tutti" da parte della maggioranza, sono ancora più duri i 5 Stelle. "Siamo contrari ai condoni fiscali e penali. I subemendamenti alla voluntary disclosure presentati dalle altre forze politiche rappresentano un colpo di spugna clamoroso. In queste ore anche i corrotti legati a grandi opere come Expo e Mose si stanno fregando le mani. E intanto oggi il relatore prende
tempo, comunicando che consegnerà un nuovo subemendamento. Vorranno inserire altri sconti di pena?", denuncia il gruppo M5S.
Prova a parare i colpi Marco Causi (Pd), che garantisce che non sarà una sanatoria: "In queste ore tanti si stanno accalorando intorno alle modalità con cui verrà attuata la procedura di emersione dei capitali sommersi", dice il capogruppo democratico. "A me sembrerebbe più rilevante discutere dell’emendamento del Pd" presentato in commissione "per introdurre in questo provvedimento la riforma del reato di riciclaggio".