Armi chimiche Siria:arrivata a Gioia Tauro la nave Usa "Cape Ray"
 











È arrivata nel porto calabrese di Gioia Tauro, la nave americana Cape Ray, che il 2 luglio, dopo l’arrivo, atteso nelle prossime ore della nave norvegese Ark Futura per il trasbordo delle armi, dovrà occuparsi della distruzione delle armi chimiche siriane. "Intorno alle 12 ci sarà un’ulteriore riunione in prefettura, con vertici delle forze dell’ordine - dice all’Adnkronos il sindaco di San Ferdinando, Domenico Madafferi - Speriamo di riuscire a sapere che tipo di sostanze saranno trasbordate". L’area portuale è interdetta al transito per circa un chilometro quadrato e mezzo attraverso posti di blocco. Navi della marina militare garantiranno la sicurezza in mare, nello specchio d’acqua antistante al porto, impedendo l’arrivo di imbarcazioni. Dalla "Ark Futura" alla "Cape Ray", saranno trasbordati 60 containers carichi di 570.000 tonnellate di agenti chimici, fra cui iprite e gas Sarin, che costituivano l’arsenale chimico siriano. Effettuato il trasbordo, la nave statunitense prenderà nuovamente il largo per raggiungere le acque internazionali dove avverrà il trattamento necessario per neutralizzare l’arsenale.
Posti di blocco su tutte le strade d’accesso, pattugliatori militari a controllare gli ingressi via mare e spazio aereo interdetto al volo. Da domani notte il porto di Gioia Tauro sarà completamente blindato. Il dispositivo di sicurezza predisposto dal ministero dell’Interno e dalla prefettura di Reggio Calabria scatterà alcune ore prima dell’arrivo delle navi su cui dovrà essere trasbordato l’arsenale chimico del regime siriano del presidente Bashar Al Assad. Un’operazione non complessa, ma per la quale occorre la massima attenzione visto il tipo di sostanze che verranno maneggiate.
Il programma prevede l’arrivo in rada della nave statunitense "Cape Ray" per la prima mattina di martedì. Nella mattinata successiva è atteso il cargo danese "Ak futura" proveniente dalla Siria con il suo carico di 60 container
carichi di 570 tonnellate di agenti chimici con "priorità 1" (iprite e precursori del sarin). Una volta al molo le navi saranno rifornite di gasolio, operazione che dovrebbe durare poco meno di una giornata. Quindi il trasbordo vero e proprio e il passaggio dei container sulla "Cape Ray" che ripartirà ad operazioni concluse verso acque internazionali, dove gli agenti chimici verranno resi innocui attraverso il sistema dell’elettrolisi. La nave americana è infatti equipaggiata con due "field deployable hydrolysis systems" e a bordo viaggeranno 35 marine e 64 esperti chimici dell’Army’s Edgewood Chemical Biological Center.
Il trasbordo è l’operazione che più preoccupa le autorità locali. Le due navi verranno attraccate in un tratto di banchina a sud del porto. I container saranno spostati da una trentina di portuali dipendenti della Mct. Le due navi sono di tipo Ro/Ro, imbarcazioni che utilizzano la tecnica Roll On - Roll Off (appunto Ro-Ro) di movimentazione orizzontale del carico,
dotate cioè di un portellone davanti alla prua che consente l’accesso a mezzi gommati. Per ogni container trasbordato dovrà essere attuata la procedura di segnalazione alla sala operativa relativa alla tipologia di sostanze contenenti all’interno. I container verranno scaricati da gru per le quali è stata anche prevista l’istallazione di un generatore in caso di mancanza di energia elettrica. Lungo il tratto di banchina dove si svolgeranno le operazioni saranno istallate delle barriere e delle zone assorbenti in caso di incidente o perdite di sostanze chimiche sul terreno. In zona verrà anche attrezzato un posto di comando e di direzione delle operazioni, attrezzato con apparati di telecomunicazioni ma anche mezzi di trasporto e una stazione di decontaminazione gestita dai Vigili del Fuoco e dal 118. Le operazioni dovrebbero durare al massimo 48 ore.
Sarà di oltre un chilometro l’area di sicurezza prevista dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura. In quell’area, quando i
container verranno trasferiti da una nave all’altra, non ci dovrà essere nessuno. Per questa ragione le imprese che operano all’interno dell’area sono state avvisate e sospenderanno ogni attività. L’isolamento dell’area verrà garantito da alcune centinaia di poliziotti, carabinieri e agenti di Polizia Locale e provinciale. Sono stati previsti inoltre una decina di blocchi per il traffico veicolare di tutte le strade di accesso all’area intorno al porto. Nessuno potrà accedervi senza specifiche autorizzazioni. Sul lato mare lo scalo sarà presidiato da mezzi della Marina Militare e anche da gruppi di subacquei che stazioneranno per tutta la durata delle operazioni. Come accennato anche lo spazio aereo sarà interdetto, l’Enac ha infatti emesso una specifica circolare su richiesta del ministero. Le operazioni potranno essere seguite in diretta attraverso i monitor istallati in una centrale operativa all’interno della Prefettura di Reggio Calabria. Giuseppe Baldessarro,repubblica