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La legge ammazzaforeste, Legambiente: "Un regalo ai costruttori"
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In Lombardia, da ora in poi, in montagna si potranno tagliare alberi fino a di trent’anni di vita e in pianura fino a 15, se il terreno è destinato ad attività produttiva. Senza che il proprietario del terreno debba pagare compensazioni. Inoltre i Comuni potranno organizzare gare di motocross su sentieri e mulattiere, a patto che gli enti gestori diano un parere preventivo vincolante e che gli organizzatori sottoscrivano una fideiussione per ripagare eventuali danni all’ambiente. Nonostante l’appello delle principali associazioni ambientaliste, il consiglio regionale con 40 sì e 24 no ha approvato la nuova legge sul «recupero delle aree boschive». Un testo che di fatto modifica la definizione di bosco in base all’età della vegetazione e che spinge il presidente regionale di Legambiente, Damiano Di Simine, a dirsi «indignato» e a invocare l’intervento del governo contro quello che definisce «un regalo ai costruttori». Respinti gli emendamenti dell’opposizione. L’obiettivo della legge era «recuperare a fini agricoli terreni che negli anni si sono trasformati in boschi solo perché abbandonati». Il sospetto dell’opposizione di centrosinistra e degli ambientalisti, però, è che la Regione abbia voluto aprire la strada a nuove colate di cemento. Sarà ampliata la fattispecie di interventi edilizi che i Comuni potranno autorizzare per trasformare la destinazione d’uso del suolo. Il nuovo testo consente che opere di interesse pubblico possano essere realizzate nelle vicinanze di parchi e boschi. Infine, dà ai sindaci la possibilità temporanea di consentire manifestazioni con mezzi motorizzati lungo sentieri e mulattiere. Purché gli enti gestori abbiano preventivamente dato il loro parere favorevole vincolante. Il centrodestra esulta, mentre le associazioni ambientaliste parlano di «inizio di una deriva negativa per la legislazione forestale lombarda». Per il consigliere regionale Carlo Malvezzi (Nuovo centrodestra), che si era battuto per l’inserimento nella legge dei nuovi termini per l’eliminazione degli alberi anche in pianura, «è stato tolto un inutile balzello che frenava la crescita delle imprese». Da Francesco Dotti (Fdi) rimarca che si tratta di un «provvedimento importante per far ripartire l’economia». Il leghista Dario Bianchi parla di «legge buona e necessaria. L’ambientalismo si misura sul campo e non nei salotti». Di tutt’altro avviso i commenti dell’opposizione di centrosinistra, che bolla la nuova legge con l’appellativo “ammazzaboschi”. «La maggioranza che guida la Lombardia ha un’idea tutta sua di tutela dell’ambiente e del paesaggio — spiegano i pd Marco Carra e Agostino Alloni — Abbattere senza autorizzazioni, senza piano forestale, senza compensazioni aree boscate di montagna e di pianura. Cioè il nostro paesaggio che, insieme all’arte e alla cultura, è il nostro vero petrolio». Contro la nuova legge si schiera anche il Movimento 5 Stelle. Per protesta, la grillina Silvana Carcano non ha partecipato al voto. «Ecco servita la sensibilità ambientale di Lega, Forza Italia e Ncd — osserva il portavoce di M5S, Giampiero Maccabiani — Questo provvedimento assurdo consentirà manifestazioni che danneggiano i boschi».Andrea Montanari,repubblica |
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