Famiglia Cristiana: -Speriamo non rinasca il fascismo-
Governo:- Toni da manganellatori-

 











Non si placa lo scontro tra ’Famiglia cristiana’ e il Governo Berlusconi. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi sulle misure varate dall’esecutive in tema di sicurezza, il settimanale dei Paolini torna all’attacco sempre sullo stesso argomento. Anticipando l’editoriale di Beppe Del Colledel numero in edicola mercoledì prossimo, Famiglia Cristiana auspica "che non si riveli mai veroil sospetto", emerso dal rapporto dell’organizzazione Esprit, "che stia rinascendo da noi sotto altre forme il fascismo".
"Abbiamo definito ’indecente’ la proposta del ministro Maroni sui bambini rom -scrive il settimanale- perché da un lato basta censirli, aiutarli a integrarsi con la società civile in cui vivono marginalizzati, ma dall’altro bisogna evitargli la vergogna di vedersi marcati per tutta la vita come membri di un gruppo etnico, considerato in potenza tutto esposto alla criminalità. Se ne sono accorti in tutta Europa, dove resta vivo l’orrore della
discriminazione sociale delle minoranze: quella foto del bimbo ebreo nel ghetto di Varsavia con le mani alzate davanti alle Ss è venuta alla memoria come un simbolo. Per questo il Parlamento di Strasburgo e il Consiglio europeo hanno protestato".
Il settimanale catttolico replica anche all’accusa, fatta da alcuni esponenti del Pdl, di essere cattocomunisti o criptocomunisti. ’’Critichiamo l’attuale governo, come abbiamo fatto con tutti i governi, anche democristiani, quando ci sembrava giusto e cristiano farlo’’, mette in chiaro, facendo riferimento "all’ira incontenibile di un politico, Giovanardi (Dc, poi Udc, ora Forza Italia e sottosegretario). Parlando di Famiglia Cristiana con un quotidiano ’in rete’, egli ha detto queste incredibili parole: ’La maggior parte dei suoi articoli sono faziosi, usano un linguaggio degno dei centri sociali, come il Manifesto e Liberazione. Contesto il diritto di quel settimanale a essere venduto in chiesa e nelle parrocchie. Non rappresenta la vera
dottrina della Chiesa e i cattolici se ne sono accorti. Insomma, si è convertito in un organo cattocomunista".
Del Colle rinvia al mittente l’accusa. "No, onorevole. Non siamo cattocomunisti. Tantomeno ’criptocomunisti’, come dichiarato dal loquacissimo Gasparri e da altri politici (Rotondi, Bertolini, Quagliariello), senza argomenti’’. ’’Secondo Giovanardi non rappresentiamo la ’vera dottrina della chiesa’. Nessuna autorità religiosa ci ha rimproverato nulla del genere. E lui non ha nessun titolo per giudicarci dal punto di vista teologico-dottrinale. Siamo stati, siamo e saremo sempre in prima linea su tutti i temi eticamente ’irrinunciabili’: divorzio, aborto, procreazione assistita, eutanasia, ’Dico’, diritti della famiglia; abbiamo condannato l’inserimento dei radicali nelle liste del Pd. E ora basta’’
Dura la risposta del governo. "Di fascista oggi in Italia -dice Carlo Giovanardi del Pdl- ci sono soltanto i toni da manganellatore che ’Famiglia Cristiana’ consente di usare
a Beppe Del Colle. Per fortuna gli argomenti usati e le immagini evocate si squalificano da sole, mentre rimane il rammarico che un settimanale che entra in tutte le Parrocchie italiane tenti di coinvolgere una parte del mondo cattolico in una campagna connotata da pregiudizi e livore ideologico senza precedenti".13 ago. -(Adnkronos/Ign) 

La Tavola della pace con Famiglia Cristiana
Flavio Lotti scrive a don Sciortino: "Gravi atteggiamenti di intolleranza che indeboliscono la democrazia e violano il diritto alla libertà di opinione e informazione."Perugia, 14 agosto 2008. All’indomani delle pesanti espressioni di intolleranza rivolte da alcuni esponenti del governo al direttore di Famiglia Cristiana, Flavio Lotti,coordinatore nazionale della Tavola della pace ha inviato a Don Antonio Sciortino il seguente messaggio di solidarietà:

Caro Direttore,
voglio esprimere, a Lei e a tutta la redazione di
Famiglia Cristiana, la mia sincera solidarietà per i pesanti insulti che Le sono stati rivolti. Essi rivelano preoccupanti atteggiamenti di intolleranza che indeboliscono la nostra democrazia e violano gli stessi diritti alla libertà di opinione e di informazione.
Condivido pienamente le vostre preoccupazioni e riflessioni sulla grave condizione in cui versa il nostro paese e sulle altrettanto gravi responsabilità di chi ci sta governando.
Nessuno può sottovalutare l’allarme lanciato anche dal Suo giornale. Un’ondata di politiche discriminatorie accompagnate da un linguaggio e da campagne mediatiche che spargono violenza, tensioni e insicurezza sta alimentando una preoccupante serie di violazioni dei fondamentali diritti umani sanciti innanzitutto nella nostra Costituzione.
L’impegno contro la miseria, l’impoverimento e l’emarginazione di tante persone e famiglie, dentro e fuori il nostro paese, deve essere messo al primo posto dell’agenda politica italiana. Ringrazio il Suo
giornale per averlo detto, ancora una volta, in modo chiaro e inequivocabile.
Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace