|
|
Renzi gela il Salento: "Il progetto Tap deve andare in porto"
|
|
|
|
|
|
|
|
|
"Bisogna subito sbloccare la Tap in Puglia". E’ direttamente il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha chiudere polemiche e voci incontrollate e chiarire qual è la posizione del nuovo governo nei confronti del gasdotto che dall’Azerbaigian arriverà sulle coste pugliesi, a San Foca. Il suo predecessore, Enrico Letta, si era espresso chiaramente andando a firmare l’accordo a Baku. Ieri Renzi ha stoppato tutte le polemiche spiegando che l’orientamento politico di questo governo è lo stesso. "Noi garantiremo che gli impegni presi su alcune grandi opere, come il Tap, vadano a buon fine" ha spiegato il sottosegretario, Graziano Del Rio. Il gasdotto quindi si farà, con buona pace delle associazioni ambientaliste. Resta teoricamente in piedi l’ipotesi di un cambio di approdo: nei giorni scorsi la società Tap, a supporto della scelta di San Foca, ha depositato nuovi documenti alla commissione Via che a strettissimo giro (sicuramente non oltre settembre) dovrà rilasciare il via libera all’opera. Ultimamente, anche a seguito delle polemiche, gli stessi vertici di Tap si erano detti disponibili a valutare un cambio di destinazione ma dal Governo già da giorni filtrava un’indicazione abbastanza chiara: è è bene che non si tocchi il progetto e l’opera si faccia così com’è. Nell’ambito del pacchetto delle opere "Sblocca Italia", sempre ieri, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha annunciato che la prima pietra dell’Alta velocità Napoli-Bari sarà posta "a novembre 2015". "Si tratta - ha detto Lupi - di un asse fondamentale, per cui sono già stanziati e non spesi circa 4,4 miliardi di euro, che collega due parti del Paese, Tirreno e Adriatico, che è impensabile non siano collegati". Giuliano Foschini,repubblica
|
|