Ucraina, Kiev annuncia combattimenti "con blindati russi". Mosca: "Invieremo altro convoglio di aiuti"
 











La missione di Angela Merkel a Kiev dei giorni scorsi non sembra aver sbloccato la difficile situazione in Ucraina, dove continua l’escalation di violenza nell’est del paese.
La situazione si è fatta incandescente al confine russo-ucraino: Kiev ha annunciato che le forze armate ucraine hanno ingaggiato combattimenti con un convoglio di blindati russi penetrati in territorio ucraino a 10 km da Novoazovsk, sul Mar d’Azov, nei pressi dell’importante porto di Mariupol.
Secondo l’esperto militare filogovernativo Dmitri Timchuk alcuni mezzi bellici sono stati fermati dai soldati ucraini, ma altri (dieci mezzi blindati, due carri armati e due camion) continuano a penetrare in territorio ucraino. La battaglia è in corso.
La nuova sfida di Mosca: "Invieremo nuovo convoglio di aiuti". Da Mosca arriva oggi una nuova sfida: il ministro degli esteri Serghiei Lavrov ha annunciato l’intenzione del proprio Paese di inviare nei prossimi giorni un secondo
convoglio di aiuti nell’est ucraino. Lavrov ha auspicato "collaborazione" da parte delle autorità ucraine e che non si verifichi alcuna "interferenza politica". Il ministro ha poi ricordato che la crisi umanitaria nell’est non è finita.
Il Capo della diplomazia di Mosca ha precisato di aver già informato Kiev e che il convoglio sarà inviato probabilmente questa settimana seguendo "la stessa rotta e gli stessi parametri" di quello della settimana scorsa, giunto a Lugansk senza l’avvallo delle autorità ucraine. L’episodio era stato condannato dalla comunità internazionale e l’Ucraina aveva parlato di "invasione" russa.
Lavrov ha rilanciato le accuse contro Kiev: il trattamento dei civili dell’est ucraino da parte delle forze ucraine può essere considerato un "crimine di guerra": secondo il titolare degli Esteri le truppe governative potrebbero cominciare presto la "pulizia etnica" nella regione. Un’accusa pesanta quella rivolta da Lavrov, che potrebbe preludere ad ulteriori azione
russe sul campo.
Al contempo Lavrov non ha escluso che domani a Minsk possa avvenire un faccia a faccia tra Vladimir Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko. Il leader del Cremlino parteciperà al vertice dell’Unione doganale (Russia-Bielorussia-Kazakhstan) a Minsk con l’Ucraina e la Ue, a cui partecipa l’omologo di Kiev, l’Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Catherine Ashton, e i commissari all’Energia e al Commercio, Guenther Oettinger e Karel De Gucht.
Russia non invitata a vertice Nato. Intanto è di nuovo guerra fredda tra la Russia e l’Occidente: al vertice Nato di che si terrà in Galles il 4-5 settembre la Russia non parteciperà poiché i rappresentanti della federazione quest’anno, a differenze deglianni passati, non sono stati invitati. E’ la prima volta da 16 anni a questa parte che rappresentati russi non parteciperanno ad un vertice Nato.
Separatisti annunciano controffensiva. Si combatte a tutto campo nell’est dell’Ucraina, dove l’esercito di
Kiev non riesce a riprendere il controllo delle principali roccaforti ribelli. Oggi i miliziani separatisti hanno annunciato una controffensiva contro le truppe governative. Kiev da parte sua ammette "un aumento dell’azione del nemico", pur sostenendo che i suoi soldati "continuano a tenere le posizioni occupate" e hanno inflitto "perdite importanti" ai filorussi.
Ieri si è celebrato in Ucraina il giorno dell’indipendenza del Paese, mentre a Donetsk i separatisti facevano sfilare i militari governativi catturati durante del conflitto per celebrare l’anniversario dell’indipendenza della città. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha definito "non umiliante" la parata con i prigionieri, che pure rappresenta una violazione della Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra.