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La ministra svizzera striglia Padoan sull’accordo fiscale: "Pazienza ha un limite"
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Una vera e propria scenata, con tanto di ultimatum. E’ avvenuta ieri, a Washington, ai margini dei lavori del Fondo Monetario Internazionale, tra la Ministra delle Finanze svizzera, Eveline Widmer-Schlumpf, e il suo collega italiano, Pier Carlo Padoan. O meglio è stato quest’ultimo, in base a quanto racconta la radio pubblica elvetica che ha intervistato la Ministra, a venire investito dall’ira della signora Widmer-Schlumpf. Oggetto della sua arrabbiatura i ritardi italiani nel concludere un accordo fiscale con Berna, sui circa 120 miliardi di euro che cittadini della penisola detengono, illegalmente, nelle banche svizzere, principalmente in quelle ticinesi. "Ho detto a Padoan che la mia pazienza ha un limite, gli ho ricordato il numero dei ministri delle finanze italiani con i quali ho parlato, con i quali ogni volta ho dovuto ricominciare da capo rispondendo ogni volta alle stesse domande", ha spiegato inviperita la Ministra svizzera. "Gli ho fatto presente - ha poi aggiunto - che questa è l’ultima volta e che bisogna trovare una soluzione". "Entro e non oltre la primavera prossima", ha rincarato Widmer-Schlumpf a Padoan. Berna preme perché, senza un accordo con l’Italia, quest’ultima continuerà a tenerla sulla lista nera dei paradisi fiscali. La Svizzera, per smuovere le acque, è pronta ad usare il pugno duro, utilizzando come arma di pressione gli oltre 60 mila frontalieri che, quotidianamente, attraversano il confine per recarsi a lavorare in Canton Ticino. Ebbene parte delle imposte alla fonte, pagate dai frontalieri in Svizzera, vengono riversate ai comuni italiani di residenza. Si tratta, ogni anno, di una cinquantina di milioni di euro, in base ad una convenzione del ’74. "Niente accordo fiscale in tempi brevi, rinuncia a quella convenzione e niente più riversamento delle imposte", ha detto, in sostanza, nel suo sfogo, la Ministra elvetica a Padoan.Franco Zantonelli,repubblica
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