Depuratori, valori fuorilegge X
 











Anomalie nel funzionamento di alcuni depuratori del Salento sono state riscontrate nei mesi scorsi dalla Capitaneria di porto di Gallipoli, che ha avviato una serie di controlli finalizzati a verificare a tappeto il rispetto delle norme. Le analisi sono state effettuate a Casarano, Nardo, Gallipoli, Porto Cesareo e in un impianto privato di un villaggio turistico di Otranto dal Lam (Laboratorio ambientale mobile) inviato dal Comando generale. Le indagini si sono rese necessarie alla luce delle alterazioni termiche in alcuni scarichi a mare riscontrate tramite il telerilevamento, effettuato con un mezzo aereo lungo la costa ionica e adriatica nel 2013. Il Lam e’ arrivato una prima volta in Salento a fine agosto e ha prelevato campioni allo sbocco dei depuratori di Corsano, Tricase e Lecce (impianto industriale e urbano). In tutti e tre i casi sono stati riscontrati valori dei parametri superiori a quanto previsto dalla norma ed elevate sanzioni amministrative. Tale evidenza ha indotto il comandante Attilio Daconto a sollecitare un nuovo intervento dei militari specializzati (il sottotenente di vascello Maura Pisconti, il maresciallo Stefano Leppe e il sottocapo Silvia Aquaro), che hanno battuto le coste con il furgone dotato di sofisticati strumenti, come una sonda multiparametrica, termoreattore e spettrofotometro per la determinazione delle concentrazioni di azoto, fosforo, zolfo, metalli, cadmio e tensioattivi. L’esame dei campioni prelevati, già nei prossimi giorni fornirà un importante responso sullo stato di salute del mare salentino. Le analisi sono state effettuate anche su un depuratore a servizio del villaggio turistico Alimini 2 di Otranto, parte del quale è finita sotto sequestro a fine agosto a causa di irregolarità edilizie riscontrate e che potrebbe celare problemi ben più grossi di inquinamento determinato dal cattivo funzionamento dell’impianto. Chiara Spagnolo,repubblica