Legge Stabilità, governo cambia Documento di economia e finanza
 











Sorpresa, la nota di aggiornamento deve essere aggiornata di nuovo. Il pacchetto di misure su cui il governo di Matteo Renzi si è accordato con la Commissione Ue e che porterà l’Italia a ridurre il deficit di 4,5 miliardi in più rispetto al previsto (lo 0,3% del Pil) impone modifiche al testo del Documento di economia e finanza licenziato dalle Camere solo due settimane fa. E passato al Senato per un solo voto, quello dell’ex grillino Luis Alberto Orellana. Nella lettera che Padoan ha inviato lunedì a Jyrki Katainen, commissario europeo agli Affari economici e futuro vicepresidente della Commissione presieduta da Jean Claude Juncker, si legge infatti che la Commissione, nel valutare il rispetto da parte dell’Italia del Patto di crescita e stabilità, dovrà tener conto della “versione rivista del Draft budgetary plan” che sarà preparato “nei prossimi giorni”. Così martedì pomeriggio si terrà un Consiglio dei ministri straordinario che approverà la variazione alla luce delle misure aggiuntive. E il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan dovrà poi illustrare alle commissioni Bilancio di Camera e Senato le sue decisioni sull’aggiornamento degli obiettivi di finanza pubblica. Nella versione ora disponibile, infatti, i documenti riportano che l’esecutivo si impegna a ridurre il deficit solo dello 0,1%, pari a circa 1,6 miliardi di euro. Inizialmente l’audizione di Padoan era prevista per martedì sera, ma potrebbe slittare a mercoledì mattina se i lavori dell’aula di Montecitorio sul decreto Sblocca-Italia non si concluderanno entro le 20.30.
La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha stabilito che la nuova nota con la variazione dei saldi tornerà in Senato giovedì, e lo stesso giorno dovrebbe approdare anche in Aula alla Camera, ma su questo deciderà la capigruppo di Montecitorio, prevista per mercoledì alle 12,30. Sarà il presidente del Senato Pietro Grasso, d’intesa con la sua omologa alla Camera Laura Boldrini, a decidere
le modalità di voto. Se infatti la maggioranza chiede che si voti una volta sola sul testo della variazione, a maggioranza semplice, Forza Italia auspica invece che l’iter parlamentare riparta dall’inizio. In questo caso la nota tornerebbe nelle commissioni e poi in Aula con due votazioni, una sull’aggiornamento e una sullo slittamento del pareggio di bilancio al 2017, il punto su cui il governo, a palazzo Madama, ha rischiato di andare sotto.
Il primo effetto, a prescindere dalla decisione della capigruppo, è che slitta anche l’avvio dell’esame della legge di Stabilità in commissione Bilancio della Camera. “Oggi”, ha detto il presidente della commissione Francesco Boccia, “non c’è stato lo stralcio e salteranno le audizioni di giovedì. Ma spero di recuperare un pò di tempo e di iniziare le audizioni lunedì. L’importante adesso è essere trasparenti e celeri”. Il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, ha anticipato poi che il governo presenterà un emendamento alla legge
per “esplicitare i modi con cui si raggiunge questa variazioni dei saldi”.
Da Bruxelles, che sempre mercoledì pubblicherà le analisi sulle leggi di Stabilità dei “Paesi con serie deviazioni”, non arriva per ora nessun commento che vada oltre gli apprezzamenti formali per il “dialogo costruttivo con Italia e Francia” e le lettere inviate dai due Paesi a Katainen, definite “contributi costruttivi e utili”. Lunedì Parigi, in una missiva firmata dal ministro delle Finanze Michel Sapin, ha comunicato che il governo di Francois Hollande rivedrà il suo bilancio 2015 in seguito alle critiche dell’Unione europea sul possibile sforamento del patto di stabilità. In particolare il Paese accetta di ridurre il deficit di altri 3,6 miliardi di euro, che saranno trovati attraverso nuove misure di contrasto all’evasione fiscale combinate con minori contributi al bilancio Ue e costi per il pagamento degli interessi inferiori alle previsioni.