Apec, incontro Obama-Putin: gelo e tensione durante il faccia a faccia
 











Sembra che sia stato il presidente russo Vladimir Putin a rompere il ghiaccio e a rivolgere la parola a Barack Obama. Il 22esimo vertice Apec Asia-Pacifico è stato l’occasione per un importante faccia e faccia tra i due leader, che sono tornati a parlarsi dopo la tensione dei mesi scorsi dovuta alla crisi Ucraina. Il breve faccia a faccia è arrivato proprio nel giorno in cui si è tenuto (in anticipo) un bilaterale tra Obama e il presidente cinese Xi Jinping a Zhongnanhai, l’equivalente cinese della Casa Bianca, all’indomani delle parole di Obama di ieri sul rispetto dei diritti umani in Cina. "Quando gli Stati Uniti e la Cina riescono a lavorare insieme efficacemente, l’intero mondo ne beneficia", ha detto Obama. Il vertice si è concluso con l’approvazione di una "road map" che dovrebbe portare alla liberalizzazione degli scambi in una regione che comprende le tre economie più forti del mondo - Usa, Cina e Giappone - e che produce il 57% dei beni e servizi del pianeta.
Putin-Obama, colloquio su Ucraina, Siria e Iran. E’ stato uno strano bilaterale quello tra Obama e Putin. L’incontro è avvenuto in piedi a margine del vertice del Pacifico e sembra che l’inquilino del Cremlino abbia persino cercato (senza riuscirci) di dare una ’pacca sulla spalla’ al presidente americano, un tentativo forse di allentare la tensione e rompere il gelo che ormai caratterizza le relazioni tra i due Paesi. Il colloquio è stato confermato sia dal Cremlino che dalla Casa Bianca, che hanno reso noti gli argomenti al centro dell’incontro: le azioni della Russia in Ucraina, il sostegno di Mosca al governo siriano e le scadenze nei colloqui nucleari con l’Iran, nei quali Stati Uniti e Russia fanno parte dello stesso team di negoziatori. Resta immutata per ora la distanza tra Mosca e Washington, come si evince dalle parole di Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale di Obama: "Vogliamo che la Russia svolga un ruolo diverso. Vogliamo che la
Russia sia una forza stabilizzatrice su questioni che ci stanno a cuore. Ma loro non saranno capaci di farlo se violeranno la sovranità di un Paese vicino", ha detto Rhodes riferendosi all’appoggio di Mosca ai ribelli filorussi dell’Ucraina. Nel week end i due presidenti si incroceranno nuovamente a Brisbane, in Australia, in occasione del G20, e non è escluso che tornino a parlarsi. A giugno, durante l’anniversario dello sbarco in Normandia, i due si erano evitati durante una foto di gruppo, anche se poi si erano parlati in un breve incontro privato.
Putin è stato inoltre protagonista di un episodio che ha creato imbarazzo in Cina: durante la cena ufficiale dei leader dei paesi Apec al Water Cube di Pechino il presidente russo che sedeva accanto alla signora si è alzato improvvisamente ed ha avvolto una coperta attorno alle spalle di una Peng Liyuan chiaramente infreddolita. Il gesto non è sfuggito alle telecamere della tv statale cinese, che hanno ripreso in diretta un Putin
sorridente che copriva le spalle della first lady. Il video ha fatto il giro dei siti Internet mondiali e durante la notte è stato postato anche sui web cinesi, ma già questa mattina non c’era più traccia delle immagini potenzialmente compromettenti, che secondo alcuni media internazionali sono state rimosse in fretta e furia dalla censura cinese. La stessa Peng Liyuan, intanto, pochi secondi dopo ha fatto scivolare con eleganza la coperta offertale da Putin e ha indossato un cappotto portato da un membro dello staff.
Il disgelo Cina-Giappone. Oggi un altro storico passo è stato compiuto nel disgelo tra Cina e Giappone dopo le tensioni degli ultimi anni. "La Cina e il Giappone hanno bisogno l’una dell’altro" ha affermato oggi il primo ministro nipponico Shinzo Abe, che ieri ha incontrato per la prima volta il presidente Xi Jinping in un faccia a faccia che ha interrotto un black out di due anni e mezzo tra i leader dei due principali paesi dell’Asia orientale (foto). "In un certo
senso - ha continuato il capo del governo di Tokyo - noi siamo indissolubilmente legati". Abe ha espresso l’auspicio "di avere più colloqui" con il presidente cinese Xi Jinping. La tensione tra i due paesi nasce dal duello sulle isole Senkaku, isole disabitate contese tra Pechino e Tokyo.
Accordo Usa-Cina su tariffe beni alta tecnologia. Sono però le questioni economiche a farla da padrone al vertice. Obama ha annunciato che gli Usa e la Cina hanno raggiunto "un’intesa" nei negoziati per eliminare le tariffe sui beni ad alta tecnologia. Una "svolta" che aiuterà a portare i colloqui sull’Information Technology Agreement (Ita) a "una rapida conclusione". Usa e Cina si sarebbero accordati per eliminare le tariffe su merci come dispositivi medici, semiconduttori e altri strumenti ad alta tecnologia. La Casa Bianca non ha fissato una tempistica specifica per finalizzare l’accordo attraverso l’Organizzazione mondiale del Commercio (Omc). I colloqui sull’Accordo sulle tecnologie
dell’informazione si erano interrotti nell’estate 2013 a causa di disaccordi sulla lista dei prodotti interessati.
Anche durante il vertice continua la rigida censura imposta dal governo cinese ai media. Le autorità cinesi hanno ordinato all’operatore di una popolare applicazione di smartphone (Air quality index) di astenersi dall’utilizzare i dati forniti dall’ambasciata degli Stati Uniti sull’inquinamento a Pechino. Parallelamente alle statistiche ufficiali sulle condizioni dell’aria di Pechino, l’ambasciata americana diffonde propri dati che sono generalmente considerati più affidabili e regolarmente consultati dai pechinesi. r