Sonde per le endoscopie non sterilizzate, i Nas al Policlinico
 











L’inchiesta parte da una certezza: quando i carabinieri del Nas sono arrivati nel laboratorio di endoscopia del centro di chirurgia "Mario Rubino" al Policlinico hanno accertato che l’apparecchiatura per certificare l’avvenuta sterilizzazione della sonda usata per le gastroscopie e le colonscopie non funzionava. Era fuori uso. Un particolare non di poco conto. E così l’accertamento del Nas si è trasformato in una relazione che ora è sulle scrivanie delle procura di Bari.
Il caso  è molto delicato e scoppia quando ai carabinieri del Nas di Bari arriva una segnalazione riguardante le procedure di sterilizzazione delle sonde usate nel laboratorio di endoscopia del Policlinico. Procedure che non sempre sarebbero state rispettate. La strumentazione, in altri termini, non sempre sarebbe stata disinfettata così come prevedono i protocolli sanitari. Una segnalazione molto grave che i militari del nucleo specializzato hanno deciso di approfondire con
un controllo nel laboratorio. Le procedure sono molto semplici: dopo ogni accertamento (la gastroscopia o la colonoscopia) la sonda deve essere sterilizzata per evitare il rischio di infezioni. Un’operazione che necessità di trenta minuti. Al termine un piccolo macchinario, simile ad un registratore di cassa, rilascia uno scontrino che di fatto attesta la riuscita della sterilizzazione. Il documento è molto importante perché di fatto permette di tracciare l’operazione. I carabinieri, invece, durante il controllo, hanno accertato che il piccolo registratore non funzionava, che non c’era neanche il nastro. "Il regolare funzionamento del macchinario è stato subito ripristinato con l’acquisto dei nastri. Il problema è stato risolto. E comunque la tracciabilità è stata sempre garantita perché veniva annotata a mano", spiega il direttore generale del Policlinico Vitangelo Dattoli che aggiunge: "Tutto è sempre avvenuto nel rispetto della norma, è un reparto di eccellenza".
I militari hanno
messo nero su bianco l’irregolarità riscontrata, trasmettendo le carte alla procura. Si indaga infatti per capire se la sterilizzazione sia stata sempre ef- fettuata o se invece come denunciato nella segnalazione, sia per le eccessive richieste, sia per la fretta legata alle urgenze, la procedura in alcuni casi sia saltata. Ed è per questo che ora l’accertamento si concentra anche sul numero di accertamenti effettuati. Il laboratorio è aperto dalle 8 alle 14, dal lunedì al venerdì. Agli accertamenti vengono sottoposti ogni giorno quattro pazienti che hanno prenotato con il Cup ed altri, invece, che si rivolgono al centro per un controllo perché sono stati sottoposti ad un intervento chirurgico. La sterilizzazione, dopo ogni esame, richiede 30 minuti. Inevitabilmente gli accertamenti eseguiti in una giornata non possono es- Si sta verificando il numero degli esami effettivi con i tempi della sterilizzazione.Gabriella De Matteis,repubblica