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Russia, Putin a Camere riunite: focus su economia. "Le sanzioni occidentali? Uno stimolo"
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Era un discorso atteso quello che il presidente Vladimir Putin ha tenuto oggi per il tradizionale messaggio di fine anno all’Assemblea federale, le Camere riunite del Parlamento. Forte di una popolarità da record (secondo il centro indipendente Levada, a fine novembre l’85% dei russi appoggiava il suo lavoro), nel suo undicesimo messaggio alla nazione Putin si è concentrato sull’economia: il Paese sta vivendo infatti un momento di forte crisi con la svalutazione del rublo, il calo del prezzo del petrolio, le sanzioni economiche e le gravi tensioni con l’Occidente per la crisi Ucraina. Il tradizionale discorso sullo stato della nazione, è iniziato subito dalla Crimea e dall’Ucraina: quello che l’Occidente ritiene il motivo dell’attuale crisi con la Russia e delle conseguenti difficoltà economiche che il Paese vive per via delle sanzioni, per Putin è solo una scusa degli Usa e dei loro alleati usato per indebolire la Federazione. La Russia "rispetterà sempre il popolo fratello dell’Ucraina e la sua sovranità", ha detto il leader del Cremplino sottolineando che "la tragedia nel sud-est" a cui si assiste oggi, dimostra che la politica russa verso la crisi è "giusta". Al riguardo ha accusato di nuovo l’Occidente di "cinismo". Ma, ha continuato, "la Russia non sceglierà mai l’isolamento o la ricerca di nemici. Il nostro obiettivo di avere quanti più partner affidabili. La rimozione delle barriere, piuttosto che la costruzione, è l’obiettivo", quindi "la Russia non interromperà per nessun motivo la cooperazione con gli Usa e l’Europa". Tuttavia poi ha di nuovo criticato gli Usa che "cercano di influenzare, direttamente o non direttamente, le relazioni con i nostri vicini". Possibilista anche il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker. Per l’unione europea la Russia al momento "è un problema strategico" ma "spero domani possa tornare a essere partner". Russia, Putin a Camere riunite: focus su economia. "Le sanzioni occidentali? Uno stimolo" Attacco all’Unione europea. Sull’associazione dell’Ucraina all’Ue, secondo Putin "non c’è stato nessun dialogo, anzi detto in parole povere ci hanno mandato a quel paese". Sul problema che di fatto ha scatenato la crisi ucraina, Mosca, ha spiegato, non è stata inizialmente considerata come parte in causa, nonostante "gli aiuti" prestati anche dopo il crollo dell’Urss a Kiev. La crisi in Ucraina è stato solo un pretesto per imporre sanzioni alla Russia visto che gli occidentali desiderano da tempo frenare la crescita del Paese, ha detto aggiungendo che "le sanzioni sono una reazione nervosa degli Stati Uniti e dei loro alleati". Ha poi voluto ricordare che la politica del contenimento "non è stata inventata ieri" ed è stata condotta contro la Russia "da decenni, se non secoli". "Parlare con la Russia da una posizione di forza" ha concluso," non ha senso". Lo "stimolo" delle sanzioni e "libertà al business". "Tempi tempi stressanti e difficili attendono la Russia", ma "le sanzioni" occidentali e altri vincoli esterni "sono soltanto un enorme incentivo per lo sviluppo accelerato" del Paese, ha detto il presidente russo. Il discorso di oggi si tiene dopo che il governo ha annunciato un periodo di recessione e la Banca centrale ha annunciato che interverrà senza limiti per arginare il crollo del rublo che mette a rischio al stabilità finanziaria russa. Alle sanzioni si risponde dando più libertà al business, il governo russo - ha annunciato - deve prendere decisioni per ridurre il controllo sul business e lo deve fare nel 2015, oltre a congelare il livello di tassazione per quattro anni. "I rapporti tra le imprese e lo stato dovrebbero essere basati sul partenariato e la parità di dialogo" ha detto Putin. Il riferimento alle tasse riguarda anche l’attualità fiscale, dopo che il business nazionale e internazionale ha dimostrato tutta la sua contrarietà per le nuove tasse decise dal governo nelle ultime settimane. "Per generare un margine aggiuntivo di sicurezza per il sistema finanziario - ha continuato - abbiamo un grande mercato interno e le risorse naturali, il capitale e la ricerca scientifica. Ci sono talenti, intelligenze, persone laboriose che possono imparare in fretta cose nuove. La cosa principale ora: dare ai cittadini la possibilità di rivelare se stessi. Libertà per lo sviluppo, iniziative economiche civili, questa è la migliore risposta sia ai vincoli esterni che ai nostri problemi interni" ha detto. Russia, Putin a Camere riunite: focus su economia. "Le sanzioni occidentali? Uno stimolo" "Amnistia totale" per rientro capitali. Putin ha proposto una "amnistia totale" per i capitali che rientrano in Russia dall’estero. A suo dire, questo significa che "chi legalizza i suoi capitali e proprietà in Russia" avrà la "garanzia" che autorità non solleveranno questioni fiscali o giudiziarie nei suoi confronti. La richiesta alla Banca centrale. Il presidente ha chiesto al governo e alla Banca centrale "azioni dure e coordinate" contro le speculazioni sul rublo. "Sapete che la Banca centrale ha scelto un regime di libera fluttuazione dei cambi, ma questo non significa che non si preoccupa di accompagnare il cambio del rublo o che il rublo possa diventare oggetto di speculazione finanziaria che resta impunita" ha detto Putin. "Chiedo alla Banca centrale e al governo di svolgere un’azione severa, coordinata per scoraggiare i cosiddetti speculatori dal giocare con le fluttuazioni del tasso di cambio della valuta russa. Le autorità sanno chi sono questi speculatori, e ci sono strumenti per colpirli. E’ tempo di usare questi strumenti". Entro 2018 tasso annuo investimenti al 25% del Pil. La Russia deve imparare a trasformare i risparmi in investimenti e a far convivere due obiettivi: tenere a bada l’inflazione e stimolare la crescita. Inoltre secondo Putin i "risparmi" della Russia dovrebbero diventare una fonte per gli investimenti nello sviluppo. "Abbiamo una grande quantità di risparmio interno, abbiamo bisogno che queste risorse diventino investimenti efficaci. Entro il 2018, a dispetto di vincoli esterni, è necessario portare il tasso annuo degli investimenti al 25% del Pil" ha detto. Questo significa che, abbiamo da risparmiare tanto e dobbiamo investire. I nostri risparmi devono lavorare per l’economia nazionale, andare allo sviluppo, piuttosto che promuovere l’esportazione di capitali. Ciò richiede anche di migliorare significativamente la stabilità del sistema bancario". Invertire il trend a zero crescita. Si deve invertire il trend a zero crescita inaugurato negli ultimi mesi dalla Russia. Anzi la crescita dell’economia russa dovrebbe diventare tre o quattro volte più veloce nelle prospettive a breve termine, ha detto il presidente. Il valore della Crimea. "Per la Russia, la Crimea ha un valore, enorme, sacro e civile, come il monte del tempio di Gerusalemme" ha detto il presidente russo che ha fatto appello al sentimento patriottico russo amplificato dalla crisi ucraina. La Russia è "uno stato che ha dimostrato la propria sovranità. E questo è stato possibile solo grazie a voi cittadini". La Crimea "ha deciso autonomamente e liberamente di unirsi alla Russia". I rapporti con gli Stati Uniti e corsa agli armamenti. "I nostri amici americani, direttamente o da dietro le quinte influenzano sempre le relazioni con i nostri vicini, a volte non si sa con chi parlare: con i governi di alcuni paesi o direttamente con i loro protettori americani", ha denunciato il presidente. La Russia non parteciperà ad una corsa al riarmo ma "si difenderà", ha detto il leader del Cremlino. Le nuove sanzioni annunciate da Barack Obama ma sono un’arma che il Cremlino definisce "inutile". L’aiutante presidenziale Jurij Ushakov dopo il discorso alla nazione di Putin ha specificato: "Il presidente ha detto chiaramente oggi che non saremo schiacciati da alcuna sanzione". La fiducia nella Cecenia. Putin si è detto fiducioso che le forze locali cecene riusciranno a occuparsi dell’attacco terroristico di Grozny, ha definito gli aggressori dei "ribelli", in riferimento ai separatisti degli anni ’90 che hanno combattuto contro le forze federali. In una sparatoria scoppiata dopo mezzanotte a Grozny, capitale della repubblica di Cecenia, sono morti tre agenti della polizia stradale e sei militanti. La sparatoria ha rotto la patina di stabilità che sembrava essere garantita da anni al governo del leader Ramzan Kadyrov, nominato dal Cremlino. Nonostante l’emergenza terroristica a Grozny, Kadyrov dopo aver guidato personalmente uno degli scontri per neutralizzare i guerriglieri asserragliati nella casa della stampa, è volato a Moscaper non perdersi il discorso. Russia, Putin a Camere riunite: focus su economia. "Le sanzioni occidentali? Uno stimolo" Juncker: La Russia "è un problema strategico". La Russia è ora "un problema strategico" per la Ue a causa della crisi ucraina, ma Bruxelles lavorerà perché Mosca torni a essere un partner, ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. "Sì, spero che la Russia possa essere un partner strategico" ha detto Juncker dopo aver incontrato il premier bulgaro per discutere della cancellazione del progetto di gasdotto tra Russia ed Europa: "South Stream può essere costruito, le condizioni ci sono da tempo, la palla è nel campo della Russia, gli ostacoli che ci sono non sono insormontabili". La diretta tv. Il discorso di fine anno è stato trasmesso in diretta tv dalle emittenti Rossia e Primo canale, alle 12 ora locale (le 10 in Italia) e si è tenuto nel Gran Palazzo del Cremlino alla presenza di circa 1.100 persone, tra deputati e senatori, membri del governo, i vertici della Corte costituzione e Suprema, governatori e presidenti dei parlamenti regionali, i leader religiosi del Paese e i direttori dei principali media. In prima fila il premier Dmitri Medvedev, e il Patriarca di Mosca, Kirill, assente invece nell’ultimo discorso all’Assemblea federale, a marzo, in cui si siglò l’annessione della Crimea. All’evento hanno partecipato anche nuovi rappresentanti della Crimea e Sebastopoli. Le reazioni. "Il presidente ha mandato un messaggio chiaro: la Russia è forte e siamo in grado di difendere la sua sovranità in ogni situazione", ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, definendo la situazione economica della Russia come "in linea con le tendenze economiche globali". "Ci si aspettava che il presidente producesse un’enorme pillola con cui curare tutti i dolori economici, ma queste cose non succedono nella vita reale".r
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