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Salve D’Esposito, famoso quanto sconosciuto |
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Con un’ampia manifestazione, che ha avuto in mattinata l’apposizione ufficiale, nella Villa Comunale di Sorrento già a lui intitolata, di un busto che lo raffigura, realizzato dallo scultore Aniello Apreda, ed una serata musicale svolta dal cantante Raffaello Converso (accompagnato dal pianista ed arrangiatore dei brani Mimmo Napolitano, il clarinettista Giuseppe Di Colandrea, il contrabbassista Carlo Sparano ed il percussionista Gianluca Mirra) a rievocarne la copiosa produzione, è stato celebrato, pochi giorni fa, con il contributo della giornalista Giuliana Gargiulo e del critico d’arte Angelo Calabrese, il musicista Salve (Salvatore) D’Esposito, nato il 9 agosto 1903 in quell’incantevole zona turistica presso Napoli che è Sant’Agnello di Sorrento, e morto a Roma il giorno 22 del mese di gennaio del 1982. Pianista, direttore d’orchestra e compositore di accurata formazione accademica acquisita presso il glorioso (ahimè,ben più di oggi!) conservatorio “San Pietro a Majella”, sotto la guida di insigni musicisti come Gennaro Napoli, Giovanni Barbieri e quel Florestano Rossomandi insegnante di illustri allievi ai quali il pianismo teorico, concertistico e didattico del mondo intero deve un contributo insostituibile, D’Esposito fu musicista poliedrico, apprezzato concertista, in Italia ed all’estero, che già ad otto anni arricchiva al cinema la visione di film muti improvvisando al pianoforte, autore di musica sinfonica, cameristica e di colonne sonore, direttore d’orchestra (anche al Teatro di San Carlo), sensibile alla musica jazz, ma soprattutto, per i più, autore di celeberrime ed eseguitissime melodie, come “Anema e core” e “Me so’ ’mbriacato ’e sole”. Generosa la sua produzione di canzoni che annovera ben oltre cento titoli, scritta anche in collaborazione di illustri firme quali Tito Manlio, Nicola Salerno (Nisa), Michele Galdieri, Enzo Bonagura e perfino Giuseppe Marotta e Domenico Rea. La sola “Anema e core” può vantare l’interpretazione di Antonio Basurto, Tito Schipa, Beniamino Gigli, Ferruccio Tagliavini, Giuseppe Di Stefano, Frank Sinatra, Ornella Vanoni, Fausto Cigliano, Tullio Pane, Achille Togliani, Bruno Venturini, Grace Jones, Michael Bublè, Andrea Bocelli, Luciano Pavarotti e tanti, tanti altri ancora, ha dato titolo ad una pellicola cinematografica ed è stata tradotta in svariate lingue per essere adottata da Stati Uniti, Canada, Danimarca, Inghilterra, Argentina, Brasile, Spagna, Portogallo, Giappone, Grecia, Finlandia e più. Non meno opimo il gruppo delle composizioni puramente strumentali del compianto maestro, sostanzialmente tutto da divulgare, ma di cui l’ascolto, attualmente possibile su rete informatica, già della sola “Risveglio Silvestre”, per malia timbrica, gradevolezza melodica e raffinatezza armonica, ne impone la necessaria pubblicazione. È un desiderio già dei suoi discendenti, attenti custodi del suo ampio patrimonio artistico, e, con buona probabilità, già realizzabile nel corso di quest’anno. Non possiamo che augurarcene la riuscita, fiduciosi di piacevoli sorprese. Rosario Ruggiero
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