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Ad un musicista il premio “Artista Esemplare” |
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Rosario Ruggiero
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È andato ad un musicista. Il Premio “Artista Esemplare”, quest’anno alla sua terza edizione, è stato conferito al concertista Sergio Fiorentino. Nato tre anni fa, questo riconoscimento ha la precipua particolarità di voler additare al mondo intero non già la lunghezza o l’eccezionale felicità di una carriera artistica, raffinatezza espressiva o inarrivabile perizia tecnica, ma la significatività etica di una vocazione alle muse. Una manifestazione, quindi, forse più rivolta al pubblico che al suo stesso protagonista del momento, con l’intento di sensibilizzare indistintamente tutti verso un presupposto indispensabile per il conseguimento di quello che non è altro che magnifico dono all’umanità: un alto traguardo espressivo. Da qui anche la possibilità di un’assegnazione in memoriam, come avvenuto questa volta con quel superbo pianista napoletano, oggi ritenuto non da pochi come uno dei maggiori del XX secolo, musicista dallo sterminato repertorio (da Bach ai contemporanei, non tralasciando praticamente tutta l’opera pianistica di Chopin, di Rachmaninoff, tantissimi lavori di Liszt, Mozart, Beethoven, fino ad autori di rarissima esecuzione), straordinarie capacità professionali (l’esecuzione pubblica di tutta l’opera per pianoforte solo di Sergei Rachmaninoff in meno di una settimana; sostituzioni di altri concertisti, con programma già definito, a pochi giorni dal concerto, tra l’altro in registrazione radiofonica diretta; imperturbabilità esecutiva assoluta in occasione di imprevedibili incidenti come l’improvviso spegnimento totale delle luci in sala), impressionante padronanza tecnica, affascinante comunicativa, artista che ancor giovanissimo lasciò ammirati colleghi del calibro di Arturo Benedetti Michelangeli e Vladimir Horowitz, virtuoso da essere paragonato a Sergei Rachmaninoff, ma persona che per un infausto incidente d’aeroplano dovette frenare bruscamente una strepitosa carriera, ripiegando nell’insegnamento, ciò nonostante non interrompendola mai e continuando ad esibirsi in contesti minori, e per ben altri compensi, con immutata valentia e disponibilità massima. Solo dopo circa otto lunghissimi lustri la sua grandezza, tanto vergognosamente trascurata dalla sua città e dalla sua nazione, sarà doverosamente riscoperta, ed il talentoso artista tornerà a calcare più prestigiosi palcoscenici mondiali, ad incantare più ampie platee. Purtroppo durerà poco. Qualche anno ancora e la sua vita artistica ed umana incontrava la sua ultima, eterna pausa. Svoltosi nell’auditorium dell’istituto statale di istruzione secondaria “Santa Caterina da Siena – Amendola” di Salerno, il Premio “Artista Esemplare” 2016 ha avuto (altra nota di congruità dell’evento) la partecipazione di circa duecento studenti lì riuniti ad apprendere valori umani ed artistici oggi sempre meno promossi, quindi più rari. Dopo l’illustrazione biografica e didattica del dirigente scolastico Anna Rita Carrafiello, una scultura dedicata al pianista, dal significativo titolo, “Nobile indifferenza”, realizzata all’uopo dalla ceramista Adriana Ferri, è stata consegnata all’unica figlia del compianto maestro, unitamente ad un’attestazione del premio su cui campeggia la motivazione: «per l’impagabile lezione etica, data nel corso di tutta la sua vita, di un’abnegazione all’arte dei suoni indomita e disponibilissima, la quale, a dispetto di infausti impedimenti fisici e deplorevolissima disattenzione umana, non ne ha mai fiaccato l’altissimo sacerdozio artistico, permettendogli così di lasciare al mondo un magistero pianistico, tecnico, musicale e professionale, oggi rimpianto, difficilmente eguagliabile».
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