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IRLANDA, ANCHE I BOVINI CONTAMINATI DA MANGIMI ALLA DIOSSINA |
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L’Irlanda conferma: la diossina contenuta nei mangimi avvelenati da olii industriali che ha contaminato i maiali e’ stata mangiata da alcune mandrie di bovini, finendo nelle loro carni. Gli animali verranno abbattuti, ma Dublino, nel confermare che l’allarme si estende anche agli allevamenti di bovini ci tiene a tranquillizzare: i capi interessati sono pochissimi, e i livelli di diossina sono molto piu’ bassi di quelli dei suini - due-tre volte la soglia legale, contro le 80-200 volte dei maiali. Quindi, affermano, non c’e’ alcun rischio per la salute umana e non ci sara’ il ritiro delle carni bovine dai supermercati. Dopo i test in 11 allevamenti, solo in tre e’ emerso nelle mucche un livello ’’illegalmente alto di diossina’’, ha detto il ministero dell’Agricoltura dell’Eire, dopo che in mattinata, in Irlanda del Nord (GB), erano stati poste in isolamento otto mandrie che pure avevano consumato mangimi entrati in contatto con l’olio industriale finito in una macchina utilizzata per asciugare il mangime presso la Millstream Power Recycling, una ditta della contea di Carlow che trasforma prodotti alimentari di scarto in cibo per i maiali. A tentare di rassicurare non solo i consumatori irlandesi, ma anche quelli di tutti i paesi dove viene esportata la carne bovina irlandese sono scesi in campo il ministro dell’Agricoltura Brendan Smith e lo stesso primo ministro Brian Cowen. Smith ha sottolineato che la percentuale di diossina ’’rappresenta una violazione tecnica dei livelli, ma non a un livello da suscitare preoccupazioni per la salute della gente’’. Tuttavia, a causa della crisi dei maiali, c’e’ anche un’altra preoccupazione, quella per l’occupazione: gia’ centinaia di persone sono state licenziate dalle aziende che temono danni per 500 milioni di euro. E l’allerta che si estende ai bovini non potra’ non peggiorare le cose. Il capo dei servizi veterinari al Ministero, Paddy Rogan, ha detto che si prevede di abbattere 100.000 maiali nei 10 allevamenti dove veniva usato il mangime contaminato. Cowen, rispondendo a interrogazioni parlamentari sulla crisi, ha voluto minimizzare il problema per quel che riguarda i bovini: ’’Il numero di capi nelle mandrie che e’ stato identificato come consumatore di questi mangimi e’ meno dello 0,08% dell’1% di tutto il bestiame del Paese. E’ importante conoscere i fatti e le prove scientifiche’’. Per questo, argomenta, non c’e’ rischio per cittadini che imponga un ritiro come quello deciso per la carne suina. CONTROLLI TAPPETO CARNE SUINA E BOVINA Controlli a tappeto in tutta Italia sulle carni suine con tonnellate di sequestri. Si fanno i primi bilanci sull’allarme della carne con livelli troppo alti di diossina, dopo l’allerta di sabato scorso sul mangime tossico. Il ministro della salute e del lavoro Maurizio Sacconi, rassicura spiegando che non ci deve essere ’’un ingiusto allarme’’. ’’La sottosegretario Martini sta seguendo le cose e la situazione come si e’ visto e’ assolutamente sotto controllo - ha detto oggi a Venezia - l’intervento dei Nas, da noi stessi sollecitato, e’ stato tempestivo. E’ stato possibile identificare immediatamente i prodotti che possono in qualche modo essere sospetti - ha aggiunto il ministro - quindi c’e’ assoluta tranquillita’. Per fortuna noi abbiamo, oltre a tutto, una rete di veterinari come nessun altro paese europeo ha’’. Il timore e’ quello di un effetto psicosi sui consumi. Sono oltre 228 i supermercati e ipermercati in tutta Italia sottoposti fino ad ora ai controlli del Nucleo antisofisticazione (Nas) dei Carabinieri. Anche oggi gli uomini dell’Arma hanno proseguito nell’attivita’ ispettiva per verificare la presenza di carne proveniente dall’Irlanda sugli scaffali della grande distribuzione. Secondo i Nas ’’la situazione e’ sotto controllo, ma l’attivita’ di prevenzione proseguira’ in modo sistematico anche nei prossimi giorni’’. I carabinieri, inoltre, hanno fatto partire i controlli anche nelle 40 piattaforme di importazione e distribuzione di carni all’ingrosso. I controlli erano partiti ieri e in via preventiva, sebbene non vi fossero ancora indicazioni dall’Unione europea, erano stati intensificato i controlli alle frontiere anche sulle carni bovine provenienti dall’Irlanda. Il sospetto, confermato dalle stesse autorita’ irlandesi, era gia’ da qualche ora concreto e oggi l’Unione Europea ha avuto le informazioni sulle mandrie non in regola e sulla decisione di abbattere gli animali. Intanto i controlli hanno permesso di bloccare una novantina di partite di carni suine. ’’In attesa che l’Ue possa accogliere la nostra proposta di etichettatura delle carni suine rivolgo un appello ai produttori: autoregolamentatevi sin da ora scrivendo sui prodotti che si tratta di carne italiana’’, ha detto il sottosegretario al Welfare Francesca Martini. ’’Siamo profondamente convinti dell’utilita’ dell’etichettatura delle carni fresche - ha concluso - ma per la maggior tutela dei consumatori possiamo proporre ai produttori di autoregolarsi’’. Per domani e’ invece atteso un parere da parte dell’Efsa, l’agenzia sulla sicurezza alimentare europea con sede a Parma, sui rischi per salute legati al consumo di carne contaminata da diossina. In Italia, al momento si registra una sostanziale stabilita’ degli acquisti di carne bovina e suina degli italiani che ogni anno in media consumano a testa 25 chili di carne bovina e 31 chili di carne suina e derivati. ’’Sembrano avere avuto successo - ha spiegato la Coldiretti - le rassicurazioni delle Autorita’ competenti sulla assoluta assenza di rischi in Italia anche grazie alle garanzie offerte dal capillare sistema di controllo nazionale’’. D’altra parte, continua l’organizzazione, ’’dall’Irlanda arriva solo lo 0,3% della carne suina importata in Italia mentre la percentuale sale al 7 per la carne bovina che tuttavia e’ facilmente riconoscibile sugli scaffali dei supermercati grazie all’obbligo di indicare la provenienza in etichetta. In controtendenza sembra esserci addirittura un aumento le richieste negli allevamenti che vendono direttamente la carne e sono in grado di garantirne provenienza e alimentazione’’.Ansa
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