ISRAELE BOMBARDA MINISTERO INTERNO HAMAS, DECINE DI RAID
 







di Aldo Baquis




E’ caratterizzato da decine di raid aerei e dal richiamo di migliaia di riservisti israeliani il secondo giorno della operazione ’Piombo Fuso’ lanciata da Israele contro le strutture di potere di Hamas a Gaza. Il bilancio aggiornato delle vittime palestinesi e’ di circa 300 morti e molte centinaia di feriti. Israele ha avuto finora una vittima: un civile ucciso ieri da un razzo a Netivot, Neghev.
Per tutta la giornata l’aviazione israeliana ha colpito decine di obiettivi di Hamas fra cui caserme, depositi di munizioni, zone di lancio di razzi e decine di tunnel al confine con l’Egitto utilizzati per introdurre nella Striscia armi e svariati generi di consumo. In serata Hamas ha affermato che sarebbe stata colpita anche l’universita’ islamica, un importante simbolo culturale. L’obiettivo degli attacchi - viene spiegato a Tel Aviv - e’ di ridurre le strutture di Hamas all’impotenza. I suoi dirigenti sono costretti a darsi alla clandestinita’.
Israele ha tuttavia autorizzato l’ingresso a Gaza di aiuti umanitari.
Mentre decine di edifici utilizzati da Hamas sono ormai ridotti in macerie, i servizi di emergenza locali sono pure oggetto di continui attacchi, cosi’ come le emittenti di Hamas. I cieli di Gaza sono presidiati costantemente dall’aviazione israeliana, che cerca di impedire nuovi lanci di razzi contro il Neghev. In questa atmosfera caotica il braccio armato di Hamas, Brigate Ezzedin al-Qassam, cerca egualmente di sferrare duri attacchi alle retrovie israeliane. Da ieri i lanci di razzi e di colpi di mortaio sono stati complessivamente oltre 150.
Oggi per la prima volta Hamas ha fatto ricorso a razzi Grad potenziati, da 122 mm, con una gittata di oltre 40 chilometri. Hanno colpito la periferia di Ashdod, una citta’ di oltre 200 mila abitanti parte dei quali vivono delle attivita’ del suo porto commerciale. Se esso diventasse un obiettivo di Hamas, il traffico commerciale ne risentirebbe duramente. Anche Beer
Sheva (la principale citta’ del Neghev, pure di 200 mila abitanti) si trova adesso alla portata dei razzi palestinesi.
Complessivamente, oltre mezzo milione di israeliani devono ora prestare la massima attenzione alle sirene di allarme. Se risuonassero nella loro citta’ avranno a disposizione non piu’ di 45 secondi di preavviso per cercare riparo. Per ragioni cautelative, nelle localita’ israeliane che si trovano a meno di 20 chilometri da Gaza le scuole resteranno chiuse ad oltranza. Intanto a Rafah, nel sud della Striscia, centinaia di palestinesi sono riusciti ad aprire un varco nel muro di confine con l’Egitto e sono penetrati nel Sinai superando le linee dei militari egiziani.
La tensione nella zona e’ altissima, anche perche’ Hamas accusa i dirigenti egiziani di collusione con Israele. Si allargano intanto le manifestazioni di protesta popolare contro i bombardamenti israeliani a Gaza. In Cisgiordania un dimostrante e’ stato ucciso a Naalin dal fuoco di soldati che
temevano di essere sopraffatti dalla folla.
Altre manifestazioni sono avvenute a Ramallah e Hebron. In Israele ha fatto scalpore la protesta del ministro arabo Ghaleb Majadla (sport e cultura) che si e’ rifiutato di partecipare alla odierna seduta di governo in protesta per il bombardamento di Gaza. Scioperi sono segnalati in numerose localita’ arabe israeliane. Ad Um el-Fahem centinaia di dimostranti si sono scontrati a lungo con la polizia israeliana.
L’aviazione israeliana ha bombardato e distrutto questa mattina il ministero dell’Interno di Hamas a Gaza, nel primo raid aereo contro un edificio governativo. Lo affermano fonti palestinesi. L’edificio e’ stato distrutto.   Al momento non si hanno notizie di vittime.  L’aviazione israeliana ha lanciato anche decine di raid aerei sulla Striscia di Gaza durante la notte, uccidendo sette palestinesi, tra i quali sei bambini. Lo affermano fonti ospedaliere.  Tra le vittime quattro bimbe di eta’ comprese tra 1 e
12 anni che facevano parte di una stessa famiglia e abitavano presso la moschea della citta’ di Jabaliya, obiettivo del raid israeliano nel nord della Striscia.     Fonti militari israeliane hanno confermato che l’aviazione ha
eseguito ’’diverse decine di raid’’ durante la notte, senza aggiungere particolari.
DECINE DI RAID NELLA NOTTE, UCCISI 7 PALESTINESI
L’aviazione israeliana ha lanciato decine di raid aerei sulla Striscia di Gaza durante la notte, uccidendo sette palestinesi, tra i quali sei bambini. Lo affermano fonti ospedaliere. Tra le vittime quattro bimbe di età comprese tra 1 e 12 anni che facevano parte di una stessa famiglia e abitavano presso la moschea della città di Jabaliya, obiettivo del raid israeliano nel nord della Striscia. La maggior parte dei raid notturni sarebbero stati portati sulla città di Gaza, afferma un corrispondente della Afp. Fonti militari israeliane hanno confermato che l’aviazione ha eseguito "diverse
decine di raid" durante la notte, senza aggiungere particolari.
COLPITO UFFICIO DI HANIYEH, ISRAELE
L’ufficio del leader di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh e’ stato colpito la scorsa notte dalla aviazione israeliana. Lo riferisce il portavoce militare. Nella nottata l’aviazione e la marina militare hanno colpito anche altri obiettivi di Hamas, ha aggiunto il portavoce, fra cui laboratori utilizzati per la produzione di armi e di esplosivi. In una intervista alla radio militare il viceministro della difesa Matan Vilnay ha escluso che Israele abbia ieri tentato di uccidere Haniyeh. ’’Se avessimo voluto eliminarlo, lo avremmo fatto’’ ha osservato.
CISGIORDANIA, PALESTINESE FERISCE COLONI
Quattro israeliani sono stati feriti oggi nella colonia di Kiryat Sefer, in Cisgiordania, da un palestinese armato di un cacciavite che è stato poi ferito a sua volta e neutralizzato. Lo riferisce la radio militare israeliana, secondo cui l’episodio rientra nelle
proteste verificatesi in Cisgiordania in seguito ai bombardamenti israeliani su Gaza. Ieri due dimostranti palestinesi sono stati uccisi dal fuoco di militari israeliani durante gravi incidenti verificatisi a Naalin e a Ramallah.
MO: GAZA, RAZZO COLPISCE ASHQELON, FERITI
Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza è esploso nel centro della città israeliana di Ashqelon, dove avrebbe ferito alcune persone. Secondo le prime informazioni, almeno un ferito è grave e diverse persone sono in stato di shock. In mattinata altri razzi sono stati sparati da Gaza verso insediamenti agricoli nel Neghev occidentale. Questi attacchi non hanno però provocato vittime.
ONU, BAN KI-MOON CHIEDE FINE IMMEDIATA VIOLENZE
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, è tornato ieri sera a chiedere l’immediata fine di tutte le violenze nella Striscia di Gaza, da due giorni sotto l’assalto incessante di Israele in risposta agli attacchi missilistici
lanciati da Hamas. In un comunicato diffuso dal suo portavoce, Ban chiede il ritorno del dialogo pacifico tra il primo ministro israeliano Ehud Olmert e i presidenti palestinese Mahmoud Abbas, egiziano Hosni Mubarak e siriano Bashar al-Assad.
CINA A ISRAELE, FINE IMMEDIATA OPERAZIONI MILITARI
La Cina ha chiesto oggi ad Israele di interrompere immediatamente ogni operazione militare nella Striscia di Gaza, facendo appello ad entrambe le parti affinché cessino le violenze che negli ultimi giorni hanno causato oltre 300 morti. La Cina "é scioccata e seriamente preoccupata per le operazioni militari in corso a Gaza, che hanno causato un gran numero di morti e feriti - afferma il vicepremier cinese Li Keqiang in un comunicato -, e chiede con forza che le parti in causa cessino immediatamente le loro operazioni militari ed adottino misure realistiche per smorzare le tensioni a Gaza".
GAZA, AD ASHQELON UN MORTO E 15 FERITI
Un israeliano ucciso ed
almeno quindici feriti: questo il primo bilancio della esplosione di un razzo palestinese di tipo Grad ad Ashqelon sparato da Gaza. Lo ha riferito la radio militare.
HAMAS MINACCIA UCCIDERE MINISTRI ISRAELIANI
In ritorsione agli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza che in due giorni hanno causato quasi 300 morti, Hamas minaccia di uccidere esponenti del governo israeliano. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz nel suo sito internet. Fatah Hamad, un alto dirigente del movimento islamico palestinese, ha dichiarato che ad essere presi di mira per primi saranno il ministro degli esteri Tzipi Livni e quello della difesa Ehud Barak. Hamad ha esteso le minacce alle massime cariche della Autorità nazionale palestinese in Cisgiordania e a "coloro che, nel mondo arabo, hanno cospirato contro di noi", riferendosi apparentemente all’Egitto.Ansa