SCOPRIRE GLI OCEANI CON GOOGLE EARTH
 











Dopo aver dato la possibilità di planare sulle città e di ammirare le stelle da vicino, con la nuova versione di Google Earth 5.0, presentata oggi in contemporanea in tutto il mondo e scaricabile gratuitamente, ci si potrà tuffare negli abissi marini restando nell’asciutto delle nostre case.
Come novelli Jacques Cousteau potremo esplorare i fondali marini e navigare tra i contenuti forniti da famosi oceanografi, alla scoperta delle aree marine protette, all’inseguimento delle balene in migrazione, e vedere il letale impatto dell’inquinamento sulla temperatura dell’acqua e sull’ecosistema marino.
La grande novità dell’ultima versione di Earth (che dal suo lancio nel 2005 ha registrato oltre 500 milioni di download unici) è infatti la funzione Google Ocean, accompagnata da ’La macchina del tempo’, Marte in 3D, dalla possibilità di creare dei propri tour e dalla funzione ’Gps tracking’ per uploadare gli itinerari dai dispositivi Gps. La funzione
per la scoperta degli oceani nasce, oltre che da quello spirito enciclopedico che contraddistingue la stessa idea del motore di ricerca ideato da Larry Page e Sergey Brin, da una ’linea verde’ incentrata sulla sensibilizzazione per i temi ambientali.
A confermarlo è il Ceo della società che ha sede nella Silicon Valley, Eric Schmidt: "Nelle discussioni sui cambiamenti climatici, gli oceani sono spesso sottostimati", ha spiegato Schmidt, nonostante essi ricoprano oltre il 70% della superficie del pianeta e circa l’80% della vita terrestre si trovi sott’acqua. "La biodiversità che si teme subirà danni nei nostri oceani nei prossimi 20-30 anni - ha continuato - equivale più o meno alla perdita dell’intera foresta pluviale amazzonica".ansa