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Donne over 50 a rischio diabete: come prevenirlo? Una spesa intelligente e attività fisica
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Contro il diabete ’rosa’, attivita’ fisica su misura e spesa intelligente al supermarket: evitare di guidare il carrello tra gli scaffali poco prima di pranzo e non farsi tentare da offerte famiglia e confezioni maxi. Sono alcuni dei consigli degli esperti per la prevenzione al femminile della ’malattia del sangue dolce’, che colpisce soprattutto le donne, specialmente durante la menopausa. Di questo tema si e’ parlato a Milano in un incontro promosso da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna): ’Allenatevi contro il diabete’, e’ l’invito degli specialisti riuniti per l’occasione. Con oltre 200 milioni di malati nel mondo, e tre milioni in Italia (di cui un sesto nella sola Lombardia), il diabete di tipo 2 e’ considerata dalle autorita’ sanitarie internazionali una vera e propria epidemia. "In Italia il numero dei casi e’ in costante aumento", spiega in una nota Stefano Genovese, responsabile di diabetologia all’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano). Per il 2030 si calcola che i pazienti saranno "oltre 5 milioni", avverte. Inoltre, sempre nella Penisola, "oggi 1,5 milioni di persone ancora non sanno di essere malate". Il diabete e’ una malattia subdola, ricordano gli esperti, con sintomi sempre leggeri e sfuggenti: solo un po’ di sete in piu’, ferite banali che faticano a guarire, infezioni alle vie urinarie. Eppure basta davvero poco per ’dribblare’ la "malattia del cibo e della pigrizia". "Abbiamo declinato il diabete al femminile - sottolinea Francesca Merzagora, presidente di Onda - perche’ la donna e’ tre volte colpita da questa malattia: si puo’ ammalare piu’ degli uomini, soprattutto dopo i 50 anni; e’ ancora la donna che cura l’alimentazione di tutta la famiglia e decide cosa va in tavola; svolge poi l’importantissimo ruolo di caregiver nei confronti dei familiari malati, sostenendoli nella gestione della malattia". Durante la menopausa, ’’il diabete puo’ fare la sua comparsa e complicare una condizione gia’ delicata". Piu’ attenzione, dunque, agli stili di vita. Prima regola, muoversi di piu’. Ma "con attenzione - precisa il diabetologo - perche’ il movimento, come ogni medicina, va prescritto ’su misura’". E cosi’ "chi e’ tonica puo’ pensare al cardiofitness in palestra, chi e’ in sovrappeso puo’ ottenere benefici lasciando la macchina a casa e passeggiando fino al supermercato"; mentre "se una donna e’ piu’ anziana e’ ottima la ginnastica in acqua". Cruciale anche la dieta. "Limitare i cibi con zuccheri semplici o con indice glicemico elevato come pane, pasta, dolci non e’ una condanna - assicura Andrea Mangiagalli, medico di medicina generale della Asl 2 di Milano - puo’ essere l’occasione per scoprire che esistono ottimi piatti leggeri e saporiti per nulla pericolosi. La terapia del diabete di tipo 2 e’ infatti soprattutto una terapia ’comportamentale’", puntualizza. Infine, bisogna imparare a fare la spesa. "Non andare mai al supermercato prima di pranzo, quando il picco insulinico e’ alto, e’ fondamentale. Si e’ scoperto infatti che, in questi casi, soprattutto le donne tendono ad acquistare cibo ’proibito’ e in quantita’ eccessiva per loro e per i loro familiari. Attenzione anche alle ’offerte famiglia’ o a confezioni troppo grandi: l’obiettivo e’ far acquistare piu’ cibo di quello che realmente serve".Adnkronos |
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